Ragusa calcio: se tutto va bene siamo rovinati.

tifoLa lega lo aveva ufficializzato: siamo alla seconda rinuncia per il Ragusa Calcio. Non è stato, infatti, possibile recarsi a Battipaglia, neanche in condizioni di fortuna, e quindi ormai la fine sembra inevitabile. Tra l’altro c’è da dire che ai giocatori non conviene disputare alcuna partita di questo girone di ritorno appena incominciato per non pregiudiucarsi la possibilità di sistemarsi in qualche altra squadra fino alla fine del campionato. Una vergogna che in 60 e passa anni di storia non avevamo mai vissuto. E dire che all’inizio del campionato sembrava che addirittura ci fossero velleità da primato. La squadra rilevata da un gruppo straniero ” caprese” per la precisione, veniva giorno per giorno rafforzata con nomi altisonanti che avevano giocato in seri A o in Brasile o Argentina ma che poi non arrivavano mai. Comunque ci aspettavamo i fuochi d’artificio ma dopo le prime domeniche la realtà è subito venuta a galla. Ora ci si chiede come abbiamo fatto, noi ragusani, a cadere così in basso! Non c’è neanche da gridare al latrocinio o alla truffa: la squadra non è esistita, dal primo momento, nonostante i proclami. Ora i tifosi sono particolarmente delusi ed anche il sindaco è sul punto di svegliarsi “Ritengo inaccettabile il tentativo della dirigenza del Ragusa Calcio di gettare addosso all’Amministrazione comunale le responsabilità del probabile fallimento della società, responsabilità che sono e restano tutte dell’ ex presidente Enzo Vito e dell’ attuale presidente Nicola Savarese, che non ha rispettato l’impegno preso in occasione del suo insediamento alla guida del Ragusa”. Così ha detto Federico Piccitto messo all’angolo dalla situazione che si sta creando. Ora ci sono circa 80 mila euro di debiti, i giocatori non hanno contratto e non sono pagati. Nessuno è disposto a mettersi in campo per aiutare una società così disastrata.L’intenzione dell’Amministrazione è quella di spendere tutte le energie perché non si arrivi al punto di non ritorno, dato che oltre la terza rinuncia è prevista la radiazione. Ed è proprio questo il pericolo! Il comune deve fare uno sforzo per approntare un piano di emergenza con un commissario che abbia il compito di conlcudere il campionato senza altre rinunce. Occorre approntare una squadra, giovanile magari, poi si deve fare un calcolo delle spese che si devono affrontare per forza, tra trasferte e oneri, ed infine spiegare alla gente perchè, all’inizio del campionato nessuno ha avuto l’idea di fare delle indagini su chi si era presentato a millantare credito a Ragusa.Il sindaco non ha colpe dirette, magari è vero, ma quando si prende in mano una città si deve essere in grado di gestire ogni settore o almeno, con l’aiuto di qualche tecnico, e a Ragusa qualcuno lo abbiamo, con umiltà affrontare ogni argomento. Ora la frittata è fatta ed almeno rendiamola digeribile e non avvelenata.

di Direttore05 Gen 2014 13:01
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