Ma a che punto stanno le candidature a Ragusa?
Come è andata la super riunione di lunedi a Palermo? Quella che avrebbe dovuto dare indicazioni al centrosinistra sulle alleanze da consolidare per le prossime amministrative. Non ci sono notizie precise ma sembra che si sia trattato di una riunione, come si suol dire, interlocutoria . Insomma niente di concreto ma alcuni molto vicini alle leadership dei partiti dicono che l’idea sarebbe quella di lasciare tutte le realtà locali libere di fare le alleanza che vogliono in base alle esigenze di ogni città. Cosa significa questo, per esempio, a Ragusa dove si aspettavano con interesse le decisioni delle segreterie regionali della coalizione del csx. Se è vera la notizia vuol dire che non ci sono ordini dall’alto ma neanche veti o obblighi. Insomma nessuno vieterebbe una alleanza del Pd con Territorio e la grande coalizione potrebbe essere una soluzione percorribile. Ma questo non piace a tutti. Alcuni partiti rivendicano la loro antica nobiltà arrogandosi il diritto di prendere decisioni, magari contro la logica ma in linea con le vecchie regole e le controversie personali. E gli avversari che fanno? In verità neanche tanto. Quelli di Grillo hanno precisato, sempre da Palermo, che ancora non ci sono ne liste ne nomi ratificati dal coordinamento regionale in nessuna realtà locale. Il PDL cerca di mettere d’accordo i candidati di sempre. Mallia o Barone questo il dilemma. L’Idv ha il suo candidato mentre altri movimenti stanno ponderando la questione per capire se vale la pena scendere in campo. Alla fine però tutti, da qualunque parte si guarda il quadro generale sembrano pronti a correre per arrivare almeno al ballottaggio. Gli esperti dicono infatti che il gioco si farà dopo il primo turno quando la necessità porterà ad alleanze di ogni genere.
L’alleanza Pd – Territorio mi pare un abominio politico. Per chi da anni strepita contro il modello di sviluppo imposto da Di Pasquale e contro il modello di non – sviluppo targato Cosentini mi pare sarebbe davvero una soluzione assolutamente incoerente. Eppure non serve un genio per capire quello che i cittadini vogliono. L’ha sintetizzato l’esponente della mozione Renzi che sembra essere il più lucido in questa fase. Attenzione amici del Pd, se non si tiene la barra dritta si va a sbattere e si perdono migliaia di voti. Questa volta non ci sono appelli, una ulteriore sconfitta (per giunta nonostante la contaminazione con chi in precedenza era considerato il diavolo) non può che avere come sbocco le dimissioni del gruppo dirigente per fare spazio alla vera ventata di nuovo (e di entusiasmo) portata da coloro (i renziani) che non hanno mai perso di vista l’obiettivo.