Assenza parla di province. Gela è vicina
Sono 194 gli emendamenti presentati in commissione Affari istituzionali in merito al disegno di legge per il riordino delle Province. Una pioggia di novità chieste da maggioranza e opposizione che potrebbero far slittare l’ok al disegno di legge. Intanto il deputato regionale del Pdl Giorgio Assenza è intervenuto in Aula “a difesa delle Province – ha detto – contro la demagogia imperante”. E ha spiegato che “Un fatto è diminuire i costi della politica, riducendo il numero di assessori e consiglieri nonché abbattendo drasticamente le indennità, ben altro è quello di sopprimere un ente oggi costituzionalmente garantito che deve invece assorbire competenze regionali a partire dai Piani regolatori e da tutte le autorizzazioni ambientali e urbanistiche venendo incontro alle esigenze delle collettività”. “Il disegno di Crocetta è chiaro – ha concluso Assenza – Cioè rinviare sine die le elezioni, nominare nove pro consoli di sua fiducia, lavorare per aumentare, se pur cambiandone il nome, gli enti intermedi, magari a partire da Gela e dal suo comprensorio. E tutto ciò alla faccia del risparmio di spesa e alla dabbenaggine di chi crede ai proclami televisivi e alle cortine di fumo giornalistiche!”. L’on Assenza è una persona assolutamente attendibile soprattutto per la sua professione e per la credibilità che ne deriva. Assenza svolge un ruolo importante tra gli avvocati della Provincia e le sue dichiarazioni devono farci pensare al di la dei sentimenti di qualuqnuismo antipolitico che qualcuno intende cavalcare. Senza le province, prima di arrivare ad una normalizzazione, ci saranno enormi difficoltà con costi inimmaginabili. Da non sottovalutare infine il riferimento gelese. Senza dubbio legittima e motivata la rivendicazione della cittadina natale di Crocetta ma fare tanti guai per questo sogno gelese ci sembra troppo. Per inciso il progetto Gela includerebbe come si vede dalla cartina Acate Vittoria e Comiso. Forse Assenza lo sa!
Giorgio ha ragione, si sta costruendo un pastrocchio, senza un progetto ben definito, si rischia la paralisi, il moltiplicarsi di enti e sottoenti. Il riordino deve essere ben congegnato, deve portare ad efficientamento ed ad una effettiva sburocratizzazione e semplificazione, al momento niente lascia credere che la strada intrapresa sia quella giusta . Attenti alle soluzioni pasticciate ed alle scorciatoie , tutto in questo momento ci vuole, tranne aggiungere confusione a confusione.
Qual’é la fonte di questa cartina?
Al momento i dipendenti della prov. con un contratto diverso da quello dei dipendenti regionali, molto più salato,con quale contratto verrebbero inquadrati questi dipendenti,una volta assorbiti dalla regione penso che diventeranno dipendenti regionali,allora dovè il risparmio?
Organizziamole meglio, aboliamole con giudizio, tutto quello che volete ma, ripeto, meno politici gesticono soldi (e quindi clientele) e meglio è. La politica ha dimostrato di essere perfettamente in grado di affossare qualunque cosa su cui allunghi la mano e la Provincia, con tutti i dipendenti che ha, ne è una prova. Se lo scatto di Crocetta serve ad accelerare la discussione ben venga, non vedo perchè dopo che, a turno, tutte le forze politiche ne hanno parlato, ora bisogna rinunciare solo per non toccare le rendite di posizione di qualche signorotto locale che, magari, è stato trombato alle politiche.