Il dopo Comitato! La nota di Mauro
La presentazione del Comitato per la salvaguardia dell’aeroporto svoltasi mercoledì pomeriggi a Ragusa a quanto pare comincia a dare i suoi frutti. Alcuni personaggi della politica locale hanno voluto partecipare senza però intervenire proprio per cercare di capire quale sia la realtà al di fuori dei racconti offerti da coloro che di aeroporto vivono, legittimamente, ma che non voglio cambiare nulla. Leggiamo oggi la nota del Consigliere Mauro che già nei giorni scorsi nel consesso cittadino aveva chiesto al sindaco di fare qualcosa di fronte alla crisi irreversibile dello scalo. Naturalmente come spesso fa il sindaco Cassì non ci sono state delle risposte.
La provincia di Ragusa si trova in una situazione delicata, con la sua infrastruttura strategica – l’aeroporto di Comiso – minacciato da quella che viene percepita come una colonizzazione straniera. Mauro denuncia la mancanza di una governance locale competente e invocando, se necessario, la secessione come ultima risorsa per difendere l’autonomia e l’integrità economica della provincia. Mauro ha sottolineato la necessità di contrastare con forza e determinazione il tentativo di certi politici capaci di abbandonare l’aeroporto al suo destino, in cambio di benefici personali e per pochi eletti. “Questa gestione fallimentare, caratterizzata da scambi di favori e nepotismo, ha impedito lo sviluppo delle infrastrutture e del turismo locale. Secondo Mauro, è essenziale cambiare rotta immediatamente, scegliendo una governance del territorio che sia competente e in grado di rilanciare questa struttura strategica. Questa attuale, negli ultimi dieci anni, ha fallito”. L’aeroporto di Comiso, gestito dalla SAC (Società Aeroporto Catania), è al centro delle critiche di Mauro che denuncia come la gestione dello scalo sia stata sempre affidata alle stesse persone, che seguono ciecamente gli ordini di scuderia senza avere una visione strategica. Mauro ha richiamato l’attenzione sugli esempi di aeroporti, in Italia e all’estero, che hanno saputo adattare il loro sviluppo alle esigenze del territorio, creando sinergie turistiche e comprendendo il mercato. Per Ragusa, ha sostenuto, è necessario seguire questo modello per difendere il territorio e garantire un’autonomia d’impresa che supporti le politiche turistiche e mantenga l’equilibrio economico della provincia. Infine un appello al Libero Consorzio comunale. L’ente di Viale del Fante, – ha detto Mauro- torni ad essere centrale nelle scelte del modello di sviluppo del territorio. Ha sottolineato che l’esclusione delle istituzioni locali dalle decisioni strategiche non giova a nessuno e che è fondamentale che queste tornino a giocare un ruolo attivo e determinante. La provincia di Ragusa si trova a un bivio. Si decida da che parte andare.
di Direttore08 Ago 2024 22:08
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