Territorio sono io.
Territorio sono io.
Rigettando le accuse rivoltegli dagli ex colleghi del gruppo parlamentare Territorio all'ARS , Nello Dipasquale rivendica, senza tema di smentite, la paternità del movimento che è nato a Ragusa alla fine del 2011. Come abbiamo scritto in un altro articolo della nostra rete, all'indomani della presentazione delle liste per le prossima elezioni politiche, si sono registrati alcuni potenti scossoni nella politica regionale che hanno avuto conseguenze inimmaginabili. Tra queste lo scioglimento del gruppo Territorio che da una parte vede, ora, il suo capogruppo rientrare nell'ambito crocettiano e dall'altra i suoi colleghi che lamentano tradimenti e sconfessano il loro creatore. Ma a questo punto bisogna fare una considerazione. Probabilmente l'ex sindaco di Ragusa era abituato a guidare, senza ostacoli, la sua macchina da guerra. A Palermo , invece, ha trovato personaggi un po più tosti e le sue strategie spesso non coincidono con le loro . Comunque crediamo che nessuno possa smentire che Territorio sia una sua creatura e per confermarlo, l'on Dipasquale ha indetto per sabato prossimo, alle ore 17,30, presso la sede del movimento che è a Ragusa in via Archimede, un'assemblea regionale generale alla quale parteciperanno tutti gli iscritti. Sarà l'occasione per affrontare la questione del gruppo parlamentare e spiegare, dice Dipasquale, le motivazioni che lo hanno spinto ad avvicinarsi ancora di più al presidente Crocetta. Da spiegare poi anche l'ipotesi che è stata fatta circolare in merito alla possibilità di nominare Dipasquale assessore regionale. Si tratterebbe, dicono i suoi ex colleghi Alice Anselmo,Marcello Greco, Salvatore Lo Giudice e Gianfranco Vullo che lo hanno ufficialmente sfiduciato del prezzo che Crocetta dovrà pagare per il figliol prodigo.
Ryanair a Catania: Dai nemici mi guardo io dagli amici....
Ryanair a Catania: Dai nemici mi guardo io dagli amici....
Cosa stanno tramando i due personaggi della fotografia. Incominciamo con il dire che i due sono rispettivamente l'ing. Ursino, amministratore unico della Soaco, a sinistra, e l'ing Mancini, amministratore unico della Sac di Catania a destra. L'immagine si riferisce alla visita di qualche giorno fa a Comiso di un rappresentante dell'Air One accompagnato dai vertici di Sac e Soaco. Ma mentre la signora Cavatorta della compagnia aerea nazionale andava in giro per l'aerostazione i due amministratori confabulavano tra loro. Probabilmente al centro della accesa discussione c'era la vicenda Ryanair. Infatti è di oggi la notizia che la compagnia low cost irlandese, che da tempo, è corteggiata da Comiso, ha stipulato un accordo per operare su Catania. Insomma probabilmente l'accordo, possibile, con Comiso è servito agli irlandesi per scardinare il blocco catanese e domani, a quanto si dice, Mancini, in conferenza stampa dirà che il quarto( o quinto) aeroporto d' Italia è costretto a subire le offerte della Ryanair. Dunque Mancini e Ursino, forse, stavano proprio parlando di questo futuro accordo che non andrà giù ai ragusani e ai vertici della Soaco. Domani pomeriggio, alle ore 16,30 è previsto un incontro, a Poggio del Sole, per parlare di aeroporto e sarà presente anche il presidente della Sac Taverniti che avrà le idee più chiare dopo la conferenza stampa di Mancini. Sarà interessante sapere quali condizioni verranno praticate per i servizi a terra alla Raynair e perchè per Comiso non era possibile ne dare incentivi ne praticare sconti. Insomma la teoria perversa che vuole che Catania sia il peggior avversario di Comiso, con quello che sta accadendo in questi giorni, sembra davvero la più accreditata.
I retroscena dell'accordo universitario. Stasera a Teleiblea Paolo Pavia
I retroscena dell'accordo universitario. Stasera a Teleiblea Paolo Pavia
Paolo Pavia, non ci sta! Contrariamente a quanto è stato sbandierato sulla stampa la storia della convenzione con Catania non è ancora conclusa ma addirittura sembra complicarsi. Nonostante quindi le dichiarazioni di giubilo da parte degli enti coinvolti si prospettano tempi durissimi. E questo perchè, dice Pavia, ci sono dei retroscena che gli studenti e i ragusani non sanno ma che porteranno alla chiusura definitiva della facoltà universitaria. La notizia in verità non ci stupisce perchè, da tempo, diciamo che la storia delle convenzione sembra una commedia comica nella quale gli attori si impegnano a fare progetti che non porteranno a niente. Pavia interverrà questa sera a Teleiblea, ospite del direttore Mario Papa per spiegare cosa sta davvero accadendo e nel corso dell'intervista parlerà anche della sua posizione politica all'interno dell'IDV.
Territorio: Fine di un "Gruppo" in Assemblea Regionale.
Territorio: Fine di un "Gruppo" in Assemblea Regionale.
La questione della composizione delle liste elettorali ha creato un vero ciclone che ha spazzato alleanze e strategie all'interno dell'Assemblea Siciliana. Oggi addirittura, quella che era considerata la "gioiosa" macchina da guerra di Nello Dipasquale, il gruppo parlamentare di Territorio, si è dissolto come neve al sole. Le motivazioni sono molteplici ma la più accreditata è quella che fa riferimento ad una serie di accordi sottobanco e personali che ognuno dei vari componenti del gruppo stesso stava mettendo a fuoco in vista delle elezioni. Dipasquale a questo punto si sarà sentito tradito in quelli che erano le sue intenzioni per il futuro e come si suol dire ha mandato tutti a...... quel paese. E cosi il gruppo "Territorio" non esiste più. Nello è tornato all'origine e cioè la lista del presidente Crocetta che da tempo lo "corteggiava".- "Ritengo che la frantumazione dei gruppi, finisca oggi per rallentare un lavoro di tessitura democratica di riforme che ha bisogno di tempi veloci". Così aveva detto Rosario Crocetta che puntava ad allargare la base certa su cui poggiare la sua azione di governo, dando più forza al gruppo che all'Ars porta il suo nome. Un desiderio che ha trovato espressione, dopo una fase di studio, nella scelta di Nello Dipasquale, deciso a confluire nella sua Lista dopo avere lasciato in tronco il movimento per il Territorio, di cui era tra l'altro capogruppo a Palazzo dei Normanni. E' bene però precisare che Territorio resta come movimento politico e continuerà a fare il suo lavoro nelle varie realtà locali. Il cambiamento non sposta gli equilibri già esistenti alla Regione, dato che Dipasquale gravitava già nell'ambito della maggioranza; un ritorno formale al via semmai quello dell'ex sindaco di Ragusa, eletto ad ottobre tra le fila crocettiane per poi formare, assieme ad altri quattro deputati, gruppo Territorio. Naturalmente non si può dire tutto e Dipasquale motiva ufficialmente la sua decisione con parole del politichese più scontato che richiamano "la valenza del progetto politico che il governatore sta portando avanti per il futuro della Sicilia", parla di "collaborazione attiva e concreta", e Crocetta ricambia "con immensa soddisfazione" alle dichiarazioni al miele del figliol prodigo . A fare da contraltare è Salvino Caputo di Fratelli d'Italia, dal suo posto tra i banchi dell'opposizione: "Questo sistematico 'cambio di casacca' – dice il vicepresidente della commissione Attività produttive - che ci riporta alla Prima Repubblica e ci fa temere la riapertura del famigerato 'mercato delle vacche', certamente non fa bene alla Politica con la P maiuscola e aumenta la sfiducia della gente nella classe politica". "Bisogna porre urgente rimedio a quest'anomalia varando una legge che impedisca la trasmigrazione da un partito all'altro", conclude Caputo.
Il Prefetto in visita alla GdF provinciale
Il Prefetto in visita alla GdF provinciale
I prefetto di Ragusa è stato questa mattina in visita ufficiale al comando provinciale della Guardia di Finanza in piazza Libertà a Ragusa. Il rappresentante dello Stato ha avuto modo di apprezzare la logistica e l'organizzazione delle Fiamme Gialle iblee che ormai da più di un anno occupano la sede prestigiosa, al centro della città, che nel passato ha ospitato la direzione dell'Intendenza di Finanza. Dopo aver visitato gli uffici il Prefetto si è soffermato con il colonnello Fallica e con gli ufficiali del comando provinciale per discutere alcune direttive che da tempo sono in vigore per quanto riguarda l'ordine pubblico e la prevenzione nel territorio. Al termine dell'incontro c'è stato un momento dedicato alla stampa che era stata invitata proprio per chiarire le motivazioni della visita. Il prefetto ha voluto sottolineare gli ottimi rapporti che vi sono fra l'organismo territoriale e le varie forze dell'ordine e la visita odierna è servita a completare un percorso di conoscenza iniziato all'indomani dell'insediamento del prefetto Vardè a Ragusa.
Minardo OK, Leontini forse!
Minardo OK, Leontini forse!
Ora che le liste dei candidati alle prossime elezioni politiche sono state completate abbiamo un quadro definitivo per quelle che saranno le nostre rappresentanze in parlamento. Poca roba in definitiva ma ormai ci siamo abituati ad essere solo una ruota di scorta e portatori d'acqua per i grandi partiti e quindi dobbiamo accontentarci. Iniziamo con il PD che sembra dato vincente nei sondaggi. Per la Camera nessuna posizione utile per esponenti iblei. Eccellente invece la presenza di Venerina Padua tra i sicuri eletti al senato visto che la troviamo al terzo posto. Nelle liste del centro destra fino a pochi minuti prima delle chiusura effettiva delle liste ci sono stati dei cambiamenti con l'eliminazione di nomi altisonanti. Per quanto riguarda la nostra provincia il deputato uscente Nino Minardo è riuscito a conquistare una posizione utile e per non rischiare neanche un pò si è sistemato in quarta posizione, dopo gli intoccabili del PDL come Antonio Martino, Stefania Prestigiacomo, Giuseppe Castiglione e prima di Basilio Catanoso e Vincenzo Garofalo. Considerando che all'interno del partito di Berlusconi contano di più le amicizie che altro si può dedurre che ormai Minardo è entrato in un ambito politico di grande spessore. A questo punto dobbiamo pretendere che il quasi certamente rieletto Minardo dia a tutti noi e a tutti gli elettori del partito l'assicurazione di essere il baluardo insuperabile della provincia iblea. Insomma abbiamo capito che in queste elezioni, nel centro destra bisogna essere nel posto giusto e visto che qualcuno, almeno, c'è riuscito speriamo di poter contare su di lui. Qualche speranza, ma sottoposta al vaglio dei votanti, anche per Leontini candidato in quarta posizione al Senato . Qui bisogna spiegare come è fatta la legge elettorale. Il Pid Cantieri Popolari aveva stretto un'alleanza con ilo PDL. L'accordo era che un paio di nomi dei Cantieri sarebbero stati inseriti nelle liste della camera del Partito di Berlusconi. Ma come sempre accade in politica, e nelle liste di Silvio, all'ultimo momento, quando non c'è più tempo per porre rimedio, si danno le fregature. Nessun posto dunque in Sicilia orientale per i Cantieri e quindi l'unica speranza resta per il senato. La legge in questo caso dice che per le liste apparentate occorre superare uno sbarramento minimo del 3% per avere almeno un senatore. La lista del PID vede queste posizioni: Cordaro detto Toto, Roberto Saverio Clemente, Maira detto Rudy e Innocenzo Leontini seguito da Caronia detta Marianna. E' però vero che se il centro destra vincesse al senato in Sicilia avrebbe diritto al premio di maggioranza e quindi al PID, che fa parte della coalizione vincente, andrebbero almeno un paio o anche due senatori in più. Ma che c'entra Leontini che comunque è in quanta posizione? Per la cronaca occorre dire che Caronia e Clemente sono già deputati regionali e quindi rifiuterebbero la carica di senatore e gli altri posti sarebbero a disposizione di Maira e Leontini. Dicevamo quindi una possibilità che però dipende da molte concomitanze.
Si all'elettrodotto ma a certe condizioni
Si all'elettrodotto ma a certe condizioni
Diciotto consiglieri comunali hanno detto "si" al progetto dell'elettrodotto tra la Sicilia e Malta. Questo è il risultato della seduta del massimo consesso cittadino ragusano che ieri sera ha affrontato questo delicato argomento. A votare "no" sono stati solo i rappresentanti del gruppo territorio e quelli vicini all'ex sindaco Dipasquale. La vicenda cominciò a giugno dello scorso anno quando fu presentato il progetto dell'elettrodotto al Comune di Ragusa. L'amministrazione guidata da Dipasquale si disse subito contraria perchè attraversando tutto il territorio comunale e parte della riserva dell'Irminio avrebbe avuto un impatto devastante dal punto di vista ambientale. La pratica era andata comunque avanti speditamente con il benestare di tutti gli uffici regionali e nazionali e in questi giorni è tornata a Ragusa dove doveva essere affrontata in consiglio comunale. Il commissario Rizza aveva fatto capire che si trattava di qualcosa di interesse sovra comunale chiedendo ai consiglieri di valutare bene la questione. Alla fine, considerato che non era un'opera particolarmente impattante, è stato dato parere positivo ma con una serie lunghissima di prescrizioni. Intanto la direzione dei lavori dovrà essere affiancata da tecnici del comune di Ragusa per garantire la osservanza continua delle prescrizioni in materia d'ambiente. Poi c'è l'indennizzo richiesto che dovrà essere calcolato come per le linee aerea a fortissimo impatto e quindi non inferiore a 600 mila euro. Infine la questione delle maestranze. Per i sindacati si tratterebbe di una occasione importantissima per il lavoro in provincia. Ora anche non è stato possibile imporre una clausola riguardante le maestranze locali c'è stato un impegno da parte della ditta appaltatrice di rivolgersi con grande disponibilità ai lavoratori della provincia. Per Calabrese, consigliere comunale del PD, il voto favorevole era praticamente obbligatorio e comunque si è tentato di ottenere il massimo dei ristori per il territorio. A proposito dei rappresentanti del movimento "Territorio" il segretario cittadino del PD ha espresso una certa ironia sul loro comportamento ribadendo che dopo anni di poca attenzione per l'ambiente ibleo, vedi avversione al piano paesistico, piani edilizi etc etc, ora gli uomini di Dipasquale sono diventati dei difensori del territorio. Miracoli della politica.