Ma quanto mi costi?

Ma quanto mi costi?

cons com ragusaLunedi mattina al Comune di Ragusa è prevista la riunione  della commissione Affari Generali per  discutere la proposta di adozione del regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale dei consiglieri comunali e degli altri soggetti obbligati per legge”. Giorgio Mirabella, capogruppo di Pid- Cantiere Popolare ha subito dichiarato di essere  pienamente favorevole dando  la disponibilità a procedere all'adozione di tale regolamento.  “E' ben noto che si tratta di un adempimento di legge e bene ha fatto il Commissario straordinario Margherita Rizza a invitare gli organismi consiliari a valutarne l'adozione. In questo modo ciascun consigliere comunale – ovviamente parlo per l'ambito di cui ho titolarità – potrà trasmettere al Comune della propria situazione patrimoniale. E poi ritengo che il Comune stesso procederà all'eventuale pubblicazione. Capisco perfettamente che si tratta di dati sensibili, che nulla hanno a che vedere con l'attività che si svolge all'interno del Comune. Ma in questo modo, una volta per tutte, si potrà sfatare l'idea diffusa ai più, che essere consigliere comunale o amministratore e ricoprire incarichi per un ente pubblico sia fondamentale fonte di reddito. Mirabella continua : Io parlo come consigliere comunale ovviamente, e sarò ben fiero e lieto di fornire i documenti richiesti, in modo che possano finalmente essere smentite le illazioni di chi ritiene che far politica ed essere rappresentante nelle Istituzioni sia una fonte di guadagno considerevole e di grande valore, al punto da stravolgere l'assetto economico di noi consiglieri. Nulla di più falso. In questo modo, inoltre, si capirà anche quanto effettivamente ciascun consigliere comunale introita dal Comune per il servizio svolto, al netto delle trattenute previste per legge”. Caro Mirabella, una protesta ben motivata. E' vero che negli ultimi anni ci sono state delle leggende metropolitane che parlavano di stipendi elevati per i consiglieri. Forse erano altri tempi. Quando i soldi c'erano per tutti. Ora effettivamente l'emolumento del consigliere è molto ridimensionato ma anche questo deve essere meritato. Infatti non basta dire quanto è basso lo stipendio. Bisogna dimostrare di aver fatto qualcosa in più della sola presenza in consiglio. Non vogliamo gente che sappia fare progetti e scrivere leggi ma almeno informate su quello che votano. Siamo stanchi di sentire dire che questo o quell'atto è stato votato perchè così aveva deciso il capogruppo. Un po di dignità in vista della nuova campagna elettorale.


Strada Romana? Cercasi soprintendente.

Strada Romana? Cercasi soprintendente.

strada romana 2Un nostro lettore ha aggiunto un commento alla notizia che parla della "strada romana" di cava dei porcari:  "sono un appassionato di motociclette, dice lui,  ma se questa è veramente una strada di epoca romana lo si dica chiaramente: finora, mi pare, non è mai stato detto bello chiaro, in modo ufficiale, dagli organi preposti (ad es.Soprintendenza)… se questa è veramente una strada romana, non solo dovrebbe essere chiusa al transito di qualsiasi veicolo ma, addirittura, dovrebbe essere pubblicizzata come tale: sarebbe una attrattiva turistica e archeologica importantissima per il nostro territorio; invece mi pare che non gliene freghi niente a nessuno… non è che per caso nessuno se la sente di prendere una posizione chiara e netta su questo?  La questione dunque diventa interessante. Quelli di Progresso Sud accusano il sindaco di incompetenza ed incuria, il motociclista si chiede se è vero che la strada abbia un interesse archeologico. Abbiamo chiesto a Giovanni Distefano, archeologo direttore del parco Archeologico di Camarina.  La tradizione storica locale indica questo percorso come   risalente all'epoca antica e specificatamente all'età romana. Pur ritenendo che un collegamento tra l'antica Comiso ed il territorio dell'altopiano doveva certo esistere già dall'epoca classica non c'è tuttavia una prova archeologica diretta ed inconfutatabile che il selciato della strada possa risalire all'epoca greca o romana. Non c'è dubbio però che il manufatto, cioè la strada, con la sua bellissima pavimentazione rappresentano un bene culturale  che deve essere tutelato. Infatti il bene culturale non è importante solo l'antichità ma soprattutto il suo valore storico, ambientale e tradizionale.  Dunque l'appello alla Soprintendenza sembra azzeccato. Intanto dobbiamo dire che a Ragusa il posto di soprintendente è vacante ed il relativo bando pubblicato dalla regione  scade il prossimo 28 febbraio. I dirigenti intenzionati a partecipare all'assegnazione di questa carica devono dunque far pervenire la loro domanda con il relativo curriculum entro la data suddetta. Abbiamo chiesto al dott. Distefano, indicato da molti come possibile soprintendente,  se farà la domanda ma la sua risposta è stata  chiara: No grazie!.


Prove di sindaco

Prove di sindaco

sindacoContinuano le interlocuzioni politiche in vista delle amministrative di primavera a Ragusa. La coalizione formata da rappresentanti del Pd e della lista Megafono riceverà domani mattina, sabato 16 febbraio, alle 11, nella sede del Partito Democratico in via Natalelli a Ragusa, una delegazione dell’Udc. L’obiettivo è valutare la possibilità di una convergenza dei programmi per il governo della città. Il comunicato  è senza dubbio interessante ma crediamo che si debba sapere  di  che tipo di delegazioni  si tratta. Chi parteciperà ad esempio per l'UDC ? Il gruppo che sembra più vicino a Sonia Migliore o i dissidenti ?  Questi ultimi, a rigor di logica, sono autosospesi  e non potrebbero far parte di una delegazione del partito. Ma se mancano loro che tipo di incontro sarà? Senza una grossa fetta degli iscritti che accordi si possono fare? Anche il PD avrebbe bisogno di chiarezza. I veleni del dopo "regionali" non si sono ancora dissolti e sarà difficile trovare un accordo interno prima di discutere con gli alleati. Infine,  il Megafono ha attinenze con Territorio? Se si perchè non si parla di Giovani Cosentini? Troppe domande per un solo incontro. A noi sembra, per chiudere, che questo appuntamento doveva essere programmato per fine febbraio per non essere fuorviati da interessi più grandi ma abbastanza distanti. E dall'altra parte cosa sta accadendo. Minardo Nino ha lanciato l'idea delle primarie ma   potrebbe essere una mossa sbagliata. Infatti viste le tante candidature possibili chi assicura che gli esclusi lavoreranno per il prescelto?


Sequestro nei negozi

Sequestro nei negozi

articoli sequestratiNell’ottica d’intensificazione dell’attività operativa nel settore della sicurezza sui prodotti e della tutela dei consumatori, la Guardia di Finanza ha sequestrato 10.159 prodotti non sicuri. L’attività di servizio posta in essere, ha consentito di individuare nr. 4 esercizi commerciali ubicati in Ragusa di primarie catene in franchising presso i quali sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro complessivamente 10.159 pezzi non conformi con il codice al consumo. La tipologia dei prodotti, sottoposti a sequestro varia da prodotti di  bigiotteria quali collane, anelli, bracciali, orologi, spille, e monili vari a prodotti di cosmesi quali trousse, ciprie, ombretti, smalti per unghie, matite per occhi ed accessori per capelli.  Tali prodotti infatti, per essere conformi alla direttiva vigente  devono essere commercializzati sul territorio nazionale, riportando,  sulle confezioni o sulle etichette delle confezioni dei prodotti posti in vendita al consumatore, chiaramente visibili e leggibili, quantomeno le indicazioni relative:

- alla denominazione del prodotto;

- al nome del produttore o di un importatore  facente parte dell'unione europea;

- al paese di origine se situato fuori dell'unione europea;

- all'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo o all'ambiente;

- alle caratteristiche merceologiche del prodotto.

Tutte queste informazioni riportate sulle targhette annesse ai prodotti destinati ai consumatori e agli utenti devono essere scritte  anche in lingua italiana.

In assenza di tali prescrizioni, è vietato il commercio sul territorio nazionale di qualsiasi prodotto o confezione di prodotti che non riportino le predette indicazioni, in forma chiaramente visibile e leggibile.

La commercializzazione di tali prodotti che non rispetta le condizioni dettate dal D.lgs 206/2005,  costituisce inoltre turbativa alla concorrenza.

Complessivamente agli esercizi controllati, sono state applicate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di euro 1.032,00 circa ad un massimo di euro 51.646,00 circa per ciascun esercizio commerciale.

 


Ma almeno diteci come sta ora il gatto.

Ma almeno diteci come sta ora il gatto.

c0019451tsDall'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Ragusa  arriva questo comunicato in risposta all'articolo su un quotidiano dal titolo: "Micio travolto in strada sensibilità animalista e venalità veterinaria" La storia è surreale. Sabato 9 febbraio 2013 compariva sulle pagine della cronaca di Ragusa del quotidiano, un articolo nel quale una ragazza ed un giornalista, entrambi animalisti, raccontavano una vicenda, a dir loro, dai risvolti incredibili ed assurdi con  protagonisti un micio randagio investito e la venalità dei medici veterinari che lo hanno soccorso e curato. La storia si era svolta il 3 febbraio  quando la ragazza, trovato il gatto investito, si rivolgeva ad un veterinario libero professionista, titolare di un 'ambulatorio, affidandogli la cura dell'animale che versava in gravi condizioni.  La sera stessa, il professionista dopo aver effettuato un rx, una fluidoterapia ed una terapia farmacologica per stabilizzare il soggetto, diagnosticava una frattura del bacino, una a carico della colonna vertebrale ed un grave stato di disidratazione ed ipotermia del paziente, pertanto dietro il consenso della ragazza, lo ricovera nella clinica privata in terapia intensiva. Il giorno dopo il gatto veniva sottoposto ad esame ecografico, esami ematologici (da cui si rilevava un grave stato itterico) e venivano continuate le terapie del caso, anche per i 3 giorni successivi.  Giornalmente la ragazza  si informava delle condizioni del micio e dopo 4 giorni di ricovero il gatto veniva dimesso accompagnato da terapia e regolare parcella. Probabilmente la ragazza è rimasta colpita dall'entità della richiesta e si è rivolta ai giornali. A nome dei veterinari della provincia il dott. Muriana ha voluto intervenire per difendere la categoria: Non vediamo  alcuna venalità sull'operato del  collega ne la mancata sensibilità animalista, vista la perizia, i risultati ottenuti, e l'onestà fiscale di cui tanto si parla. Quindi anzichè sparare a zero su colleghi liberi professionisti, che vivono onestamente del proprio lavoro, si punti invece il dito contro le istituzioni che dovrebbero assumersi l'onere del soccorso e della cura degli "animali nullatenenti".  Questi andrebbero ricoverati  e curati presso apposite strutture comunali già esistenti, ma non ancora attive, nelle quali dovrebbero operare medici veterinari del servizio sanitario nazionale dell'ASP di Ragusa o liberi professionisti convenzionati. In questo caso non ci sarebbe nulla da pagare. In tempi di crisi, quando la gente normale si lamenta di quello che accade nella sanità sembra strano pensare ad una soluzione così avanzata e forse dispendiosa. La sensibilità infatti non va a braccetto con i costi delle cure mediche e lo sappiamo bene. Pur a malincuore dobbiamo convenire con Muriana. Ma alla fine il gatto come sta? Il quadro clinico sembrava veramente tragico e se poi se l'è cavata si dovrà pur dire grazie al veterinario, senza badare a spese. Intanto bisogna ricordare  ai lettori che   L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento da cui derivi danno ad uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Forse dunque ci voleva un altro personaggio in questa storia da accusare di crudeltà ed insensibilità.  L'automobilista. Infatti non ci sono più scuse, la norma  stabilisce che gli animali coinvolti in un incidente hanno il diritto a essere soccorsi e che ignorarli in una situazione di estremo bisogno diventa omissione di soccorso, e in quanto tale, perseguibile dalla legge, a prescindere dal fatto che la persona coinvolta e che non ha prestato soccorso sia o non sia la stessa che ha causato l’incidente. Se vogliamo che le cose cambino nel nostro Paese per il bene degli amici a 4 zampe affinché la loro dignità venga riconosciuta, è assolutamente necessario che queste sanzioni vengano applicate in modo sistematico. Solo così, infatti, si farebbe più attenzione quando si è al volante. In Italia, i gatti e icani, che vengono travolti dalla auto restano purtroppo sempre troppi.


Costituito il Comitato no muro

Costituito il Comitato no muro

muro ferroviaA detta del commissario Rizza non sarà facile resistere alle Ferrovie sulla questione del muro sui binari della via Paestum. Infatti, in occasioni simili, anche a qualche chilometro da Ragusa, alla fine hanno vinto quelli delle FFSS che hanno dalla loro la legge e le decisioni dei consigli comunali. Ma gli abitanti della zona non desitono e giovedì 14 febbraio, presso il saloncino parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano in Ragusa, si è tenuta la prima riunione del comitato cittadino," No al Muro-Passaggio Sicuro". Alla presenza dei molti promotori, partecipanti alla riunione, si sono gettate le basi per tutta una serie di iniziative volte ad impedire l' erezione del muro in via Paestum, ovviamente quello nel passaggio a livello. Tra i primi atti del comitato la richiesta di udienza inviata a S.E. il prefetto dott. Vardè, nonchè ai responsabili della protezione civile per Ragusa, e agli organi istituzionali che al momento governano la città. Per quelli del Comitato è inopportuno affrettare i tempi per la realizzazione di scale ,passerelle e quanto altro alla luce del fatto che sia sensato valutare bene cosa si perde in termini di sicurezza per la città tutta. Se nel 1994 e successivamente nel 1998 non si avvertiva una forte sensibilità verso i temi di messa in sicurezza del territorio, e non si trovò una valida soluzione al problema, oggi sicuramente più informati e reduci da eventi molto vicini nel tempo,( vedi L'Aquila e Modena), riteniamo che la valutazione dei rischi in caso di eventi sismici,(se no erro siamo zona sismica), sia indispensabile per la tutela di tutti i ragusani. Il passaggio a livello di via Paestum è cruciale, essendo l' unico terrapieno per uscire dalla città ed il più sicuro passaggio per tutta Ragusa per raggiungere gli ospedali(l' altro tragitto sarebbe viale Del Fante). Sicuri di trovare ulteriore sostegno da parte di tanti altri cittadini, ricordiamo che il prossimo appuntamento sarà il prossimo giovedì sempre presso i locali di S. Giuseppe A. in via Pietro Nenni alle 20:00, e vi invitiamo tutti a seguire le ns iniziative e gli appuntamenti sulla pagina facebook: no al muro passaggio sicuro, dove si potrà esprimere amicizia e aiuto , assieme agli oltre 1500 cittadini, che con la loro firma ,hanno già dimostrato il sostegno all' iniziativa


Una strada romana in moto

Una strada romana in moto

strada romanaCome tutti sanno parte importante del parco urbano di Cava Porcaro è la strada Romana, una straordinaria testimonianza archeologica che assieme , ad esempio, alle catacombe arricchisce e valorizza il territorio comisano  Nel parco, da qualche tempo,  la strada romana è il monumento più a rischio, infatti, dato che in quell'area  nessuno si occupa di sorvegliare, alcuni sconsiderati hanno cominciato ad usarla come pista per le gare di motocross. Già questa insana pratica, che dura da tempo, ha creato forti danni, con basole divelte e parti del monumento distrutte. Ci  si chiede  se  da parte delle autorità competenti ci sia  la capacità di comprendere quale danno si può fare ad una così bella testimonianza del passato. Il movimento Progresso Sud  fa così  una pubblica denuncia  affinché si provveda immediatamente a impedire che il vandalismo e la distruzione continuino. Non  si può assistere  impassibili a tutto ciò dice Progresso Sud, se il sindaco non è capace di tutelare il patrimonio che intervenga la sovrintendenza o il prefetto, insomma qualcuno si smuova o tra poco di cava porcaro non resterà più niente, neppure il ricordo.

 

 


Moria di delfini nel Mediterraneo

Moria di delfini nel Mediterraneo

delfino mortoIl ritrovamento di un delfino morto su una delle nostre spiagge  avvalora, probabilmente, la tesi che è in atto una epidemia che colpisce questi straordinari mammiferi acquatici. Infatti si aggrava in queste ore il bilancio dei delfini morti nel Tirreno dopo le recenti segnalazioni da parte della rete scientifica di monitoraggio predisposta dal ministero dell’Ambiente.

Senza contare il delfino della foto, sono 8 i nuovi spiaggiamenti di carcasse di delfino nella varietà stenella striata (stenella coeruleoalba). Sale così a 42 il bilancio complessivo degli esemplari di stenella spiaggiati dal 5 gennaio. Un allarme ambientale nei mari italiani che ha portato fra gennaio e febbraio una mortalità anomala di stenelle tra Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, contro la media storica di meno di 4 animali l'anno.

Nel dettaglio si tratta di tre nuovi casi di ritrovamento di carcasse di delfino fra Campania e Calabria (segnalati dall'istituto zooprofilattico del mezzogiorno, Sezione di Salerno) a Sapri, Napoli  e Castelvolturno; due casi in Sicilia (segnalati dall'istituo zooprofilattico della Sicilia, sezione Palermo-Caltanissetta-Messina) a Patti e Scicli; due casi nel Lazio (segnalati da IZS Toscana e Lazio) a Fondi e Tarquinia, e un altro caso in Toscana (segnalato da IZS Toscana e Lazio, sezione di Grosseto) a Orbetello.

Dalle prime indagini sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall’uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari. La causa più probabile è di natura infettiva (in numerose carcasse è stata rinvenuta traccia di un batterio, photobacterium damselae, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l’eventuale presenza di virus e l’eventuale fioritura di alghe anomale.

Il ministero dell'Ambiente sta monitorando da vicino la situazione grazie alla rete scientifica appositamente voluta e finanziata dal dicastero: Università di Pavia, Università di Padova, Asl, Istituti Zooprofilattici e Arpat. Inoltre il ministero dell’Ambiente ha allertato il Reparto ambientale marino (Capitanerie di Porto e Guardia costiera). Sono attesi nelle prossime settimane dati certi che mettano al confronto le conoscenze teoriche sulle correnti marine con i dati meteo-marini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, così da ricostruire un quadro complessivo della situazione,

I documenti, le schede, le relazioni con la mappa dei ritrovamenti sono disponibili a questo indirizzohttp://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0575.html&lang=it


Acqua. Forse.....

Acqua. Forse.....

acquaLunga e proficua riunione questa mattina, al comune di Ragusa, per discutere della questione acqua. Il commissario Rizza ha incontrato i responsabili dei vari settori dell'amministrazione e ha così potuto valutare la situazione alla luce dei risultati  delle analisi fatte in questi giorni. A quanto pare i due pozzi sotto osservazione, il  B ed il B1, ora non hanno più problemi per quanto riguarda l'ammoniaca ma per uno dei due c'è ancora il rischio della salmonella e quindi non potrà essere utilizzato.  Stando così le cose, il commissario Rizza, che ha inviato queste analisi all'ASP e agli uffici preposti, una volta avuta la risposta potrà autorizzare l'immissione dell'acqua del pozzo  nella rete comunale. Non si tratta però della fine dell'emergenza perchè manca comunque un pozzo. Il Comune, sta pensando anche a scavare dei nuovi pozzi per poter soddisfare le richieste  della cittadinanza ma è necessario soprattutto intervenire sulle cause dell'inquinamento

 


Interventi nell'area ASI

Interventi nell'area ASI

asi ragusaFinalmente, l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive della Sicilia, il tanto discusso Irsap,  ha avviato il processo di riorganizzazione e riqualificazione degli agglomerati industriali siciliani.  Confindustria di Ragusa  aveva più volte segnalato la necessità di intervenire per la soluzione delle problematiche più urgenti, in particolare per la revisione dell’impianto di pubblica illuminazione dell’agglomerato di Ragusa e la realizzazione di quello di Modica-Pozzallo. A quanto pare  il Commissario dell’IRSAP, Alfonso Cicero, ha disposto l’attuazione del progetto di manutenzione straordinaria dell’impianto di Ragusa e l’inserimento nell’elenco annuale del Programma delle opere pubbliche degli agglomerati siciliani del progetto di realizzazione della pubblica illuminazione di Modica-Pozzallo, finanziato con fondi POR, che l’Assessorato Regionale delle Attività produttive, retto da Linda Vancheri con l’apporto del nuovo dirigente generale Alessandro Ferrara, ha finalmente sbloccato.  Il commissario Cicero ha dato mandato al dirigente coordinatore dell’ufficio di Ragusa, Franco Poidomani, oggi anche dirigente IRSAP, in stretta sinergia con la gestione commissariale, di attivare i progetti per eseguire i lavori necessari nel più breve tempo possibile, e di prevedere un efficiente sistema di gestione e manutenzione ordinaria, con le procedure previste dalla legge e dentro i contenuti di efficienza, legalità e trasparenza che caratterizzano l’azione dell’IRSAP.   Risulta inoltre che il Commissario Cicero, dopo il suo insediamento, avvenuto il 21 dicembre, e la nomina del Direttore Generale, Giuseppe Francesco Barbera, avvenuta l'11 gennaio, stia lavorando per organizzare al meglio la sede centrale dell'IRSAP, contenendo la spesa e creando una task-force di dirigenti e funzionari che sono in piena attività per completare la fase di start-up del nuovo Ente Regionale. Quanto prima però dovranno arrivare risultati concreti e tangibili, da troppo tempo attesi dalle forze produttive dei territori.  Si avvia così un importante processo di rinnovamento, che ha tra i propri obiettivi quello di portare   gli agglomerati industriali siciliani a competere con i sistemi produttivi nazionali, attraverso la  qualificazione delle aree esistenti, la pianificazione strategica e il marketing territoriale, l'ottimizzazione delle risorse e l'abbattimento dei tempi della burocrazia, con particolare attenzione ai percorsi di legalità delineati dal nuovo Presidente della Regione, Rosario Crocetta.

 

 

 

 

Confindustria Ragusa è tornata a segnalare inoltre altri annosi problemi per i quali il commissario Cicero ha dato disposizioni al dirigente coordinatore perché avvii e concluda i procedimenti e le  attività necessarie per risolverli:

 

  • problema sicurezza – il sistema di videosorveglianza realizzato dalla Provincia Regionale di Ragusa, e mai messo in funzione, mostra una serie di malfunzionamenti, segnalati alla Provincia ma a cui questa non ha dato riscontro. Il Commissario Cicero è però disponibile perché si proceda alla revisione dell’impianto, alla sistemazione delle parti non funzionanti e alla gestione del sistema, purché previa cessione delle opere dalla Provincia all’IRSAP.

 

  • immagine e decoro delle aree – pur essendo tra quelle meglio tenute della Sicilia, è stata segnalata la necessità di una gestione costante del verde e della viabilità, con la sistemazione delle fasce a verde affidate ai singoli insediati, che versano in stato di degrado. Il Commissario ha dato mandato di provvedere a un primo intervento di sistemazione delle parti non curate e di individuare la modalità di  gestione costante delle aree.

 

  • sistema idrico integrato - non mostra particolari problemi, e l’ex Consorzio ha provveduto a soddisfare anche le esigenze dei Comuni di Ragusa, Modica e Pozzallo, anticipando le somme necessarie e accumulando un credito complessivo di oltre quattro milioni di Euro (2 milioni nei confronti di Ragusa, 500 mila nei confronti di Modica, oltre un milione e mezzo nei confronti di Pozzallo, pur essendo i tre comuni i soggetti che incassano le tariffe). L'IRSAP, tramite l'ufficio di Ragusa, sta assicurando l'acqua alla città di Ragusa anche in questi giorni, in cui si registrano situazioni di emergenza nell'approvvigionamento.