Territorio si guarda dentro ma non gli piace l'elettrodotto.

Territorio si guarda dentro ma non gli piace l'elettrodotto.

territorio direttivo 1Territorio deve guardarsi dentro e così oggi pomeriggio è prevista la riunione dei quadri regionali per discutere sul futuro. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nei giorni scorsi a Palermo quando in pratica si è sciolto il gruppo parlamentare con la conseguente adesione del leader Dipasquale al gruppo della della Lista Crocetta. Forse il movimento ha subito una trasformazione da locale a regionale con una velocità esagerata  e non è stato in grado di restare in carreggiata. Di questo si dovrà appunto discutere e questa sera saremo in grado di capire il percorso futuro di Dipasquale. Solo e magari assessore della giunta Crocetta o ancora nel gruppo in posizione critica. Intanto ieri serà si è svolto il direttivo provinciale  la partecipazione di decine e decine di simpatizzanti  e l'intervento finale del segretario regionale , on. Nello Dipasquale . Nello ha  spiegato  le motivazioni che lo hanno recentemente visto aderire al Gruppo Parlamentare Lista Crocetta all'Ars  ribadendo l'intenzione di  dare pieno appoggio al progetto politico di Crocetta.   La riunione di ieri sera è servita a discutere anche di alcune tematiche importanti per l'area iblea a partire dall'elettrodotto Sicilia - Malta, su cui Territorio ha lanciato nelle scorse settimane il proprio allarme riprendendo le preoccupazioni che erano già state avanzate a giugno scorso da Dipasquale quando era sindaco di Ragusa. Preoccupazioni che restano, nonostante le inconsuete rassicurazioni di qualche ambientalista poco attento. E' allo studio la possibilità di presentare un'azione giudiziaria affinché sia quantomeno rivisto il sito dell'elettrodotto. Prima di concludere l'assemblea, si è dato inizio alla campagna di tesseramento 2013.


Piccola e media industria : Va davvero male

Piccola e media industria : Va davvero male

soldiLa Piccola Industria di Confindustria Ragusa, guidata da Giorgio Cappello, avvalendosi della collaborazione dell'Ufficio Studi dell'Associazione, ha completato la sua “Indagine Congiunturale delle PMI in Provincia di Ragusa”, che analizzando un campione ampio e significativo di piccole imprese (fino a 35 dipendenti), fotografa la situazione economica del 2012 appena concluso e registra le previsioni da parte degli imprenditori iblei per il 1° trimestre 2013.  Sono cinque i parametri che l'indagine ha inteso analizzare - Fatturato (Italia ed Estero), Occupazione, Accesso al credito bancario (a breve e a medio-lungo), Crediti clienti in sofferenza non riscuotibili nel breve periodo, Investimenti – e dieci i Settori merceologici analizzati: Alimentari, Chimica, Impianti, Legno-Arredo, Marmi e Graniti, Metalmeccanica, Plastica, Prefabbricati, Terziario e Trasporto . “Dalle rilevazioni elaborate dal nostro Ufficio Studi – dichiara il Presidente della Piccola Industria, Giorgio Cappello - per la prima volta dopo quasi tre anni gli imprenditori iblei lasciano trapelare una seria, profonda e generalizzata difficoltà, con una flessione particolarmente accentuata del trend produttivo, che preoccupa seriamente. Si tratta pur sempre di un dato medio all’interno del quale restano differenze importanti tra le imprese: il manifatturiero ragusano è diviso tra un 60% delle imprese in via di contrazione, il 20% in situazione di stabilità, e solamente il 20% in leggera espansione, ma quest’ultima si mantiene entro una forbice di incremento del fatturato che non supera, nel migliore dei casi, neanche il 10% nel 2012 rispetto al 2011. E’ evidente e netto lo stacco tra i modelli di business internazionalizzati e quelli proiettati sul mercato interno”.   “Mi preoccupano - più dei dati negativi, aggiunge Cappello - gli ostacoli all’operatività aziendale segnalati dagli Imprenditori in questo momento. Quasi un imprenditore su 7 dichiara che il maggiore problema è il ritardo nei pagamenti da parte dei propri clienti; seguono burocrazia e ottenimento di credito da parte degli istituti finanziari. In questa situazione congiunturale difficile – conclude Cappello - è vitale lavorare sulle condizioni di contesto necessarie alle imprese per uscire dallo stallo produttivo, che nel primo trimestre di quest’anno continuerà a logorare soprattutto il dato occupazionale della provincia di Ragusa".  Tornando all'indagine emerge chiaramente l'esplodere della crisi delle piccole e medie imprese che per più  di 30 anni hanno contribuito al successo del modello Ragusa. Il Fatturato Italia nel 2012 ha subìto infatti, rispetto al 2011, una diminuzione consistente nel 60% delle imprese intervistate, ed è rimasto fermo ai livelli dell'anno precedente in un altro 20 % dei casi esaminati. La previsione per il 1° trimestre di quest'anno è ancora negativa, con un'ulteriore diminuzione nel 50% dei casi e la stasi ai livelli più bassi già raggiunti nel 40% delle imprese esaminate.  Meno grave, ma non rosea, la situazione del Fatturato Estero, con un lieve aumento nel 2012 in 4 casi su dieci, ma senza ulteriori miglioramenti nel 1° trimestre 2013. Il dato è peraltro limitato dal fatto che solo alcuni comparti merceologici – alimentari, metalmeccanica, plastica e materiali edili di pregio – riescono a far giungere le loro produzioni ai mercati esteri, mentre gli altri comparti restano confinati in un recinto per lo più regionale, penalizzato dalla forte contrazione della domanda locale.

 

Quasi ovunque, con eccezione per alcune imprese dei settori trasporto rifiuti e net-economy, la crisi ha generato il calo dell'Occupazione. Nel 2012, più di un terzo delle imprese ha ridotto il suo organico, mentre solo una su otto ha assunto personale. Il dato peggiora ulteriormente nelle previsioni del 1° trimestre 2013, con un 50% delle imprese che prevedono ulteriori riduzioni di personale, un 35% che mantiene a stento l'organico attuale, e solo una su 15 che ne prevede un aumento, peraltro limitato.  L'Accesso al credito mostra in tutta la sua gravità la “chiusura dei rubinetti” da parte delle banche. Il credito a breve termine ottenuto dalle imprese nel 2012 è aumentato solo in un caso su sei, mentre ha subito una contrazione in più di un caso su tre. Ancora più limitato il ricorso al credito a medio-lungo termine, cresciuto solo nel 7% dei casi a fronte di una diminuzione nel 35% dei casi. Le previsioni per il 1° trimestre 2013 non mostrano segnali di miglioramento, poiché gli incrementi previsti da alcune aziende sono annullati dall'ulteriore contrazione attesa dalle altre.  Evidente e grave la situazione dei Crediti in sofferenza, che nel 2012 ha visto quasi il 70% delle imprese subire un incremento delle posizioni non riscuotibili nel breve periodo, e che nel 1° trimestre 2013 preannuncia, senza particolari recuperi, piuttosto un ulteriore incremento nel 60% dei casi.  In ultimo, la situazione degli Investimenti. Un terzo delle imprese intervistate dichiara di aver aumentato gli investimenti, ma un altro terzo dichiara di averli ridotti e il terzo residuo dice di averli mantenuti constanti. Il dato dimostra la volontà delle piccole imprese ragusane di non arrendersi alla crisi, e di voler tentare, specie nei settori alimentare, impiantistico, green-economy e net-economy, l'avvio di progetti di innovazione che possano consentire la permanenza sul mercato nell'immediato futuro.


E' Iano Gurrieri il commissario della Camera di Commercio.

E' Iano Gurrieri il commissario della Camera di Commercio.

iano gurrieri La notizia anche se ancora non trova la conferma ufficiale è però da considerarsi assolutamente attendibile visto che ci arriva direttamente dall'assessorato regionale. Siamo molto soddisfatti di questa scelta perchè l'on Gurrieri è sempre stato un difensore della nostra provincia combattendo tutte le principali battaglie nelle quali è stato impegnato l'intero territorio ibleo. Tra le tante sue  attività politiche e pr0mozionali l'on. Sebastiano Gurrieri è stato amministratore capofila per il riconoscimento dell'olio Dop Monti Iblei e promotore del riconoscimento dell'IGP per l'uva da tavola, è stato attivo interprete durante il suo lungo mandato delle esigenze locali (presidente per sei anni della Conferenza dei sindaci della Provincia di Ragusa); da parlamentare regionale è stato promotore, insieme all'on. Zago, in commissione trasporti dell'accordo-quadro per l'individuazione delle somme da destinare alla realizzazione dell'aeroporto di Comiso, promuovendo - ed essendone tuttora parte attiva - il tavolo di concertazione permanente che ha seguito e sollecitato tutto l'iter del raddoppio della Catania-Ragusa, giunto ormai all'atto finale della firma della convenzione.  Crediamo che sia stata fatta la scelta giusta.


Vogliamo i danni!

Vogliamo i danni!

BancaMontePaschiSienaNon sappiamo quanti dei nostri lettori abbiano avuto a che fari con la cosiddetta truffa dei Paschi ma siamo certi che la notizia farà piacere a tutti. Infatti quando il cittadino viene tradito nelle sue più sincere convinzioni come ad esempio nella fiducia verso le banche è giusto che qualcuno paghi. Il Codacons lancia oggi una azione risarcitoria contro Monte dei Paschi di Siena, per lo scandalo dei derivati che sta causando pesanti perdite in Borsa.
Correntisti e azionisti Mps possono costituirsi parte offesa nel procedimento aperto a Siena, e chiedere di essere risarciti per i danni subiti – spiega il Codacons – I clienti della banca, oltre a vivere ore di incertezze sul futuro dell’istituto, hanno subito un utilizzo poco trasparente se non “spericolato” dei propri soldi, mentre gli azionisti vedono andare in fumo il denaro investito nei titoli della società, a causa delle pesantissime perdite in Borsa registrate da Mps.  Una situazione di cui unico responsabile è proprio l’istituto di credito senese, agevolato dalla mancata vigilanza di chi, come Bankitalia, aveva l’obbligo di controllare ed evitare simili operazioni.  Stiamo predisponendo sul sito www.codacons.it l’apposito modulo attraverso il quale i clienti della banca e gli investitori potranno depositare formale costituzione di parte offesa presso la Procura di Siena, e avviare così l’iter per veder tutelati i propri interessi economici – spiega l’associazione – Oggi intanto è stato inviato ai PM di Siena Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso un esposto del Codacons contro Bankitalia, in cui si chiede “l’intervento dell’autorità procedente per fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda, poiché accertati i fatti e le eventuali responsabilità si potrebbero configurare, diverse fattispecie penalmente rilevanti quali ipotesi di omissione di vigilanza e concorso negli illeciti contestati per la vicenda MPS”.

Ponte o non ponte

Ponte o non ponte

ponte-sullo-stretto1Si riaccende il dibattito sul Ponte di Messina. Ora che sembra quasi certa la sua non fattibilità ci sono degli interventi che invece lamentano la dismissione del progetto paragonandola ad un oltraggio economico e sociale per la Sicilia. Ecco cosa ne pensa l'on Giorgio Assenza.  La mozione che impegna il governo della Regione "a porre in essere tutte le iniziative volte alla revoca del progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto", approvata in aula con il voto favorevole di Pd e Cinque Stelle, denota la pericolosa confusione di idee e prospettive della parte politica che dovrebbe essere al governo della Sicilia. Ancora una volta, come spesso è successo nella storia della nostra terra, la vocazione al suicidio ha il sopravvento sulla ragione.   La Sicilia, nonostante il gap di reddito, di occupazione, di produttività, ha concrete possibilità di sviluppo. Se ciò non è avvenuto finora, è perché essa è rimasta intrappolata da politiche pubbliche sbagliate. Il Sud d'Italia necessita, per colmare le differenze con il Nord d'Italia e con il resto d'Europa, di infrastrutture che diano possibilità certe di sviluppo e lavoro per uscire dalla spirale perversa dell'assistenzialismo.

Revocare il progetto per la realizzazione del Ponte vuol dire condannare la Sicilia a un isolamento mortale, rinunciare alle possibilità di sviluppo e crescita, perdere posti di lavoro anche nell'immediato, compiere un errore micidiale di prospettiva. E se oggi i leader nazionali della sinistra scendono in campo ventilando la soluzione della crisi attraverso una politica di investimenti pubblici, non si comprende come in Sicilia quella stessa ricetta viene confutata dai loro rappresentanti siciliani.

É questa la compagine che dovrebbe governare il Paese e la Sicilia: i Siciliani facciano si che questo non avvenga!


Soprintendente via. Per ora nisseno è meglio.

Soprintendente via. Per ora nisseno è meglio.

 ferrara alessandroAnche l'ing. Alessandro Ferrara, soprintendente di Ragusa va via. Insomma Ragusa può a ragione vantarsi di capoluogo più commissariato d'Italia. Infatti dopo la Provincia, l'Asi, la Camera di Commerco, l'Asp, il Comune, lo Iacp ora tocca anche alla soprintendenza. Noa sarà un vero e proprio commissariamento perchè in questo caso si tratta solo di un avvicendamento ma è chiaro che per qualche tempo anche questo importante ufficio regionale incaricato di delicati compiti di controllo sarà senza un vero responsabile. La notizia comunque è quella che vede, come dicevamo, l'ing. Ferrara è stato nominato dirigente generale dell'assessorato all'industria. Un ruolo di primaria importanza in una Sicilia che deve rivedere le sue posizioni nel sistema produttivo e dare il giusto spazio  alle rinnovate esigenze ambientalistiche. Ora si pone però il problema di chi sarà nominato Soprintendente a Ragusa. Anche qui il compito sarà molto delicato visto le questioni che si prospettano. Basti pensare al piano paesistico, al parco degli iblei e, non ultimo, il nuovo elettrodotto. L'ing. Ferrara aveva, secondo noi, trovato il giusto equilibrio tra le forze in campo. Da una parte le esigenze della imprenditoria e dall'altra le necessità del territorio e della difesa dello stesso.  Da anni il balletto dei nuovi incarichi passa sulla testa dei ragusani. Non tocca a noi dirlo ma sappiamo che ad esempio l'archeologo Distefano, molto conosciuto ed apprezzato in provincia, oltre a vantare una inoppugnabile conoscenza del territorio ha tutti i titoli e l'anzianità di servizio per aspirare all'incarico. Ma come sempre accade per Ragusa è meglio qualcuno che venga da fuori in modo da approvare ogni direttiva palermitana senza che possa avere remore di coscienza. Anche questa volta sarà così. L'assessore regionale al BBCC lo scienziato Zichichi è troppo "scienziato" per occuparsi di questo. A lui basterà che da Crocetta arrivi qualche suggerimento ed ecco fatto. Scusate infine se facciamo riferimento ad una  difficile valutazione campanilistica ma sembra che, per ora, tutto quello che gira intorno alla di Caltanissetta va avanti. Insomma si può dire: Nisseno è meglio e ragusano puah!


Niente Bit o altro..Turismo nella m...elma. Le accuse di spreco.

Niente Bit o altro..Turismo nella m...elma. Le accuse di spreco.

bit2013Abbiamo voglia di parlare di turismo in Sicilia. Tutti dicono che è il settore trainante dell'economia ma nessuno ci crede veramente. La conferma viene anche dal Governatore Crocetta che, confondendo spettacolo con turismo, ha nominato alla guida di questo assessorato un ottimo cantante che non ha nessuna idea di cosa occorre agli operatori del settore.  E così in attesa della fine della sua tournee il turismo siciliano non sarà presente agli appuntamenti fieristici di inizio anno nei quali si discute  delle stagioni future.  Anche nella provincia di Ragusa c'è lo stesso disinteresse da parte delle autorità anche se per loro c'è la giustificazione dei bilanci risicati se non addirittura inesistenti.  Comune di Ragusa e Provincia di Ragusa avevano assicurato la loro intenzione di aiutare gli albergatori a partecipare alla BIT ma grazie, appunto, alla mancanza di fondi questo non sarà possibile.  Gli associati del Citur si riuniranno quindi martedi prossimo presso l'hotel Montreal per vedere di trovare una soluzione ma i tempi sono ormai strettissimi. E' anche vero che da qualche tempo è stata adottata da parte degli enti e dei loro funzionari la strategia del se  "Dio vuole"  un po come fanno gli arabi. Insomma si lascia che le cose vadano avanti da sole  poi se Dio vuole si fanno. Un ottimo sistema per rinviare tutto e far cadere le braccia agli  operatori di ogni settore.  A Palermo la situazione sta addirittura degenerando. Battiato a quale forse sta incominciando a piacere  il ruolo, della serie che " comandare è meglio di...."  rigetta ogni accusa di  incompetenza e assenza dal posto di lavoro  e accusa i suoi predecessori di aver fatto man bassa  e sprecato milioni di euro. Asserzione che molti considerano assolutamente veritiera anche se si guarda ai vari circuiti del Mito costati tantissimo, con artisti spesso sconosciuti ma strapagati.  E a lui rispondono gli interessati con qualche frecciatina.  "L'assessore Franco Battiato, se pur nel frattempo impegnato nel proprio tour artistico, dice che sta lavorando per la Sicilia e per l'incarico avuto dalla Presidenza? Ci crediamo. Ma afferma pure che il suo impegno è volto anche a riparare i danni, i disastri, causati da passate gestioni: quindi, faccia nomi ed esempi circostanziati" lo dichiara il vicecapogruppo del Pdl all'Ars, Marco Falcone, il quale ricorda che il ruolo dell'Assemblea "oltre che legislativo e di indirizzo, è pur di controllo. Dunque, se occorrerà per far luce su gestioni dissennate della cosa pubblica - conclude Falcone - potrebbe anche esser istituita una commissione d'inchiesta all'uopo. L'importante è non sparare mai nel mucchio: sarebbe demagogico".  E ben venga la commissione. Ma ci saranno morti e feriti. L'assemblea è pronta a questo?

I giovedi del Turismo del Citur.

I giovedi del Turismo del Citur.

citur (1)

Continua la manifestazione “I Giovedì del turismo”, organizzata dal Citur che ieri si è svolta presso il Poggio del sole Resort alle 16.30.  Questo secondo appuntamento focalizzato sullo Sviluppo del Turismo attraverso  l'Aeroporto di Comiso ha visto una nutrita partecipazione di operatori del settore turistico e di pubblico .  Tre i relatori d' eccezione:  Tonino  Taverniti, Presidente della Sac, Rosario Dibennardo, Presidente della Soaco e Luigi Crispino ex Presidente di Air Sicilia.   Dopo un breve saluto da parte  di Marco Nuzzarello, direttore  della struttura che ha ospitato il seminario,  ha preso la parola il  Presidente del Consorzio turistico ibleo, Mario Papa  che aperto i lavori  affrontando il tema con l'intento di  valutare il punto in cui è arrivato l'iter del'aeroporto. Tanta  carne al fuoco e dibattito acceso  per uno degli argomenti più scottanti della Provincia iblea negli ultimi anni.  File rouge del seminario è stata la stessa domanda di sempre  “Quando aprirà l'aeroporto di Comiso?. La risposta è assai complessa e nonostante ci siano ottime prospettive i presidenti di Sac e Soaco  non si sono sbilanciati circa una data certa.  Interessante anche il dibattito sulle eventuali rotte che potranno coinvolgere Comiso.  Taverniti  insediatosi solo dal  3 gennaio guarda a Comiso come ad un aeroporto  a vocazione turistica, come punto di partenza, con voli charter e soprattutto low cost, in attesa poi di  rotte verso le grandi città italiane che comunque hanno bisogno  di incentivazioni.  Per Dibennardo  il  quadro è più complesso visto che è necessario fare delle attente valutazioni dei costi di organizzazione  e guardare ad una potenziale  e segmentata clientela che però necessita del coinvolgimento di tutta l'imprenditoria iblea che deve supportare lo sforzo della società aeroportuale. A ravvivare l'incontro ci ha pensato Luigi Crispino , che ha fornito non solo previsioni sul numero dei  passeggeri che potrebbero circolare sui voli per e Comiso  ma anche ha accennato ad una possibile data d'apertura coincidente con il ritorno in campo  di alcune compagnie come ad esempio la Windjet che oggi non disdegnerebbe di atterrare al Magliocco.  Per lui, Crispino,  la data fatidica è il 21 di giugno con il l primo volo da Roma a Comiso.  Da dire che molti dei presenti hanno voluto porre domande alle quali sono state date risposte abbastanza soddisfacenti. Bilancio dunque  positivo visto che si è riusciti a fornire risposte  concrete sulla questione dell'Aeroporto.  Prossimo appuntamento per le delizie della gastronomia  con il tema  “le eccellenze enogastroniche in provincia”. Presenti i ristoratori stellati  l'incontro  si svolgerà presso la Dimora di Spartivento, giorno 31.01.2013 alle 16.30

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Inaugurata la rassegna Artincontro

Inaugurata la rassegna Artincontro

artincontroL’arte nella sua espressione più pura. L’arte come manifestazione della sensibilità umana. L’arte capace di esprimere l’identità di un territorio. Sono le tre direttrici che ieri pomeriggio hanno caratterizzato l’inaugurazione della collettiva a palazzo Garofalo, in corso Italia 85 a Ragusa, nel contesto della quinta rassegna “Artincontro”, la manifestazione promossa dall’associazione Officina 90 e curata da Sonia Migliore. Ed è stata proprio quest’ultima a tagliare il nastro, affiancata dal parroco della Cattedrale, don Carmelo Tidona, che ha messo a disposizione i bassi di palazzo Garofalo, di una mostra che andrà avanti sino a lunedì 28 gennaio (orari per le visite dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20) e che costituisce la summa di tutto ciò che gli artisti iblei sono in grado di esprimere. Pittura, scultura ma anche mosaici per uno spaccato in grado di interpretare al meglio l’esigenza di una città, quella di Ragusa, che vuole puntare ancora di più sulla cultura nonostante il difficile momento economico. “Ma perché questo accada – ha detto Sonia Migliore – è indispensabile cooperare tutti assieme, muoversi in maniera sinergica, riuscire a trovare quelle formule che, come nel caso di questa edizione di Artincontro, sono destinate a favorire il confronto tra chi ama le varie manifestazioni dell’arte e della cultura. Siamo riusciti a fare esporre a questa collettiva ben 42 artisti, con opere di qualità che rivelano il percorso di un territorio chiamato a smarcarsi dai consueti cliché e che guarda al futuro con un certo entusiasmo”.

Alla collettiva d’arte partecipano: per la pittura Ninì Arcidiacono, Salvatore Alfano, Giovanni Aquila, Nuccio Battaglia, Sissi Burtone, Clara Calì, Elena Campo, Giorgio Cappello, Annalisa Cavallo, Rossella Cutraro, Carmen D’Aleo, Giuseppe Diara, Angelo Di Quattro, Angelo Di Stefano, Ivo D’Orazio, Franco Filetti, Salvatore Fratantonio, Pina Gangi, Maria Grazia Gianfreddo, Salvatore Iacono, Carlo La Perna, Giovanni La Rosa, Daniele Liali, Giovanni Lissandrello, Francesco Lucifora, Pietro Maltese, Elena Paradiso, Riccardo Penna, Italo Schembari, Danilo Spata, Saro Spata, Donata Scucces, Anna Tensavalli Mantello; per la scultura Sergio Cimbali, Giuseppe Criscione, Davide Di Martino, Nino Franciò, Salvatore Licitra, Alfio Nicolosi, Giorgio Nobile, Giorgio Romano; per i mosaici Adriana Schembari.


Chiaramonte il meglio dell'offerta gastronomica

Chiaramonte il meglio dell'offerta gastronomica

Vito_FornaroE’ stato il Sindaco, l’Ing.Vito Fornaro, a ricevere, nella splendida cornice del Castello Utveggio di Palermo, dalla mani della giornalista di Antenna Sicilia, Michela Giuffrida, questo speciale e ambito riconoscimento. Si tratta del premio “Best in Sicily” attraverso il quale la rivista “Cronache di gusto” celebra ed esalta  da ben sei anni, gli ambasciatori dell’eccellenza enogastronomica siciliana.

Un riconoscimento conferito ogni anno a chi opera bene nel settore, difendendo al contempo un patrimonio che solo la Sicilia vanta, non solo in termini di produzione ma anche di origine di ciò che nasce sull’Isola, quale garanzia dell’unicità e della qualità dei prodotti.

Da Chiaramonte Gulfi che oggi rappresenta il miglior Comune nell’ambito dell’ offerta enogastronomica sull’Isola, a chi produce il vino, l’olio, il formaggio, da chi mette a tavola ricette raffinate che rispecchiano la tradizione a chi difende l’antica arte pasticcera conventuale, da chi commercializza le migliori carni a chi offre ospitalità di alto livello, dal migliore servizio bar alla migliore pizza, tutti rappresentanti dell’eccellenza enogastronomica siciliana nel mondo.

Semplice e chiara la motivazione espressa dai redattori della rivista che promuove il Made in Sicily: “Il miglior Comune per l’offerta enogastronomica del territorio è quest’anno Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa. Abbiamo scelto questo comune, perché rappresenta una splendida enclave per alcuni prodotti come l’olivo extravergine, grazie alla Tonda Iblea, il vino, che qui è il Docg Cerasuolo di Vittoria e anche per piccoli ristoranti e strutture ricettive che man mano si vanno affermando. Non è un caso che nei sei anni di Best in Sicily abbiamo già premiato vari produttori di olio e bravissimi macellai di questo comune”.

In questa poche righe si mette in risalto la peculiarità di questo Comune e del suo territorio, con le sue aziende e i suoi abitanti, che con perseveranza, anche in momenti di profonda crisi, “coltivano l’eccellenza”, dimostrando come nei piccoli centri si conservi la cultura dell’enogastronomia e la tradizione dell’ospitalità.

Un riconoscimento al Comune, ma anche ai suoi amministratori, che, con la cura quotidiana della città, con il sostegno dato alla aziende, con le tante iniziative che catalizzano l’interesse di migliaia di persone, creano un circuito virtuoso che produce eccellenza e qualità della vita.

“Non vi è dubbio che per questo importante  premio il merito va anche ai nostri produttori e a quanti portano alto il nome di Chiaramonte Gulfi,  - come ha sottolineato il Sindaco, Vito Fornaro. “ Con loro  va condivisa questa gratificazione. Siamo particolarmente orgogliosi di aver ricevuto questo  riconoscimento che, non è un premio ad una azienda o a un singolo prodotto, ma all'intera comunità, al territorio , alle aziende che con sacrificio e dedizione si impegnano ogni giorno investendo in innovazione, qualità e ricerca di nuovi mercati. Un premio alla nostra cultura e alla nostra tradizione.”.

Il Sindaco, Vito Fornaro si è recato a Palermo insieme alla Giunta comunale con una folta delegazione di produttori e ristoratori locali.

Durante la degustazione sono stati presentati alcuni prodotti tipici del territorio chiaramontano, a base di olive, formaggi , pomodorini, ovviamente esaltati dal  pluripremiato olio extra vergine di oliva, prodotto principe del territorio.

Oltre al Comune di Chiaramonte Gulfi sono state premiate diverse aziende siciliane: i migliori produttori di vini, di formaggi, di olio, di conserve, di carni, oltre al miglior bar, pizzeria, ristorante, albergo della regione.

 

La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un confronto tra addetti ai lavori sul tema del “Made or Born in Sicily ?” dove è stato registrato l’intervento di autorità, personaggi del mondo della finanza, della grande distribuzione, associazioni di categoria. Un dibattito da cui sono scaturite le difficoltà in cui si muove il settore, ma anche le grandi potenzialità dal punto di vista occupazionale che il settore può ancora esprimere. Interessanti gli interventi di Alessio Ponz de Leon Pisani,  coordinatore degli uffici Ice (istituto commercio con l’estero)  del Sud Italia, di   Giuseppe Licitra, presidente del Corfilac, Salvatore La Lumia, presidente del movimento Turismo del vino, Alessandro Chiarelli, presidente della Coldiretti

Presente anche l’Assessore regionale all’Agricoltura, Dario Cartabellotta che ha riservato un particolare apprezzamento per Chiaramonte Gulfi e la sua tradizione.