In piazza contro il randagismo e la tuttologia burocratica

In piazza contro il randagismo e la tuttologia burocratica

Cani_randagiSul sito del Comune di Ragusa è possibile vedere l’avviso d’interesse rivolto alle associazioni animaliste per il potenziamento delle pratiche di adozione dei cani randagi ricoverati nei canili del Comune nonché per gli interventi di reimmissione nel territorio comunale di cani già ricoverati e sterilizzati. Le associazioni interessate devono far pervenire apposita istanza entro il termine di scadenza del 24 gennaio 2014. Questa è la situazione al momento ma sapiamo che non c'è il consenso delle stesse associazioni che invitano a manifestare tutti i cittadini sensibili ai Diritti degli Animali e tutti i cittadini stanchi di vivere in una città dove il randagismo diffuso, l'abbandono di cani, la riproduzione incontrollata in strada stanno diventando solo "emergenza" da rincorrere di volta in volta. Il randagismo va affrontato con grande attenzione e con procedure razionali; sembra una problematica di secondo o terzo livello ed invece, oggi più di prima, rappresenta un pericolo reale per tutti e non un "capriccio" degli animalisti. Le associazioni dicono che non essere consapevoli di ciò significa non aver compreso il percorso che la Regione e la Dott.ssa Lucia Borsellino hanno indicato e pianificato con il cosiddetto "Progetto Pilota per l'Emergenza Randagismo negli Iblei" coordinato dalla Prefettura di Ragusa. Secondo gli interessati ed addetti ai lavori, non soddisfatti dell'azione del Comune, l’improvvisazione, la “tuttologia”, la superficialità e il taglio di spesa non supportato da dati oggettivi non producono mai “risparmio” ma solo disordine, mala gestione, equivoci, difficoltà su difficoltà e soprattutto nel nostro caso solo perdita di tempo e di esperienze preziosissime. Nessuno vuole rivivere la tragedia del Pisciotto; e molti animalisti hanno continuato a lottare instancabilmente da 5 lunghi anni affinché il Progetto Pilota per l’Emergenza Randagismo venga portato a compimento fino in fondo. Martedì , 21 gennaio, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 in Piazza Poste a Ragusa chi vuole manifestare è invitato a portare gli animali (muniti di collare, guinzaglio, museruole e palette) per continuare ad affermare che i Diritti dei più Deboli vanno tutelati con tutta l’attenzione necessaria e soprattutto che se si vuole risolvere il problema del randagismo non si può più intervenire in maniera approssimativa.


Il Comitato Pro Tribunale incontra il Ministro

Il Comitato Pro Tribunale incontra il Ministro

La Giustizia Umiliata. Quale Democrazia Senza Diritti?” si è svolta a Napoli l’ottava conferenza nazionale dell’Avvocatura cui ha partecipato, intervenendo, il Presidente del Comitato “Pro Tribunale Modica” avv. Enzo Galazzo. L’Assemblea, partecipatissima, ha rivolto dure critiche al Ministro Annamaria Cancellieri e alla riforma della geografia giudiziaria che ha  causato la soppressione del Tribunale di Modica. A rappresentare il Ministro, assente ai lavori, anche se aveva confermato la partecipazione, sono stati i due Sottosegretari, Berretta e Ferri. Entrambi hanno auspicato l’adozione di nuovi, risolutivi decreti correttivi.
«Incompatibili con la funzione ministeriale». Così l'avvocatura, riunita a Napoli per la Conferenza nazionale, giudica «gli atteggiamenti» tenuti dal guardasigilli Annamaria Cancellieri. In un documento unitario, licenziato dalla Conferenza, «l'avvocatura italiana prende atto delle espressioni e dei toni utilizzati dal ministro della Giustizia per giustificare la sua assenza alla Conferenza. Toni ancora una volta non rispettosi dell'alta funzione che la Costituzione attribuisce alla professione forense». Gli avvocati hanno sottolineato poi «che il ministro, dopo avere assicurato la presenza all'assise, ha ritenuto prioritario recarsi invece a Mosca per l'organizzazione di seminari, visite e partecipazioni a convegni per lo scambio di esperienze nel campo della formazione giuridica e penitenziarià, mentre a Napoli l'avvocatura ha proposto soluzioni concrete e di immediata efficacia per superare le inefficienze della giustizia italiana». Intanto il sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta chiede agli avvocati riuniti a Napoli per la Conferenza nazionale dell' Oua (Organismo unitario dell' Avvocatura) di non rinunciare al confronto e di accettare l' invito del ministro Cancellieri ad un incontro il 28 gennaio. «Continuate pure la protesta, che è legittima, in tutte le forme - ha detto Beretta, intervenuto ad una tavola rotonda - ma non rinunciate a nessun incontro. Il dibattito con il governo è complicato - ha aggiunto - ma necessario». Dopo la dura contestazione di ieri al sottosegretario Cosimo Ferri, i toni alla Conferenza Oua («La Giustizia umiliata: quale democrazia senza diritti») sono stati più distesi. Ma la lettura del documento di risposta al Guardasigilli, accusata di «atteggiamenti incompatibili con la sua funzione ministeriale», è stato applaudito ed accompagnato dal coro «dimissioni». E le dimissioni minacciate anche dal presidente dell' Oua Nicola Marino, alle quali potrebbero aggiungersi quelle dei presidenti degli organismi territoriali dell' Avvocatura, l' astensione dalle udienze dal 18 al 20 febbraio e la manifestazione davanti al Parlamento indetta per la stessa data, sembrano ancora poco all' ala più radicale della protesta, rappresentata dai giovani avvocati, che oggi hanno disertato in gran parte la Conferenza.
Il Comitato Pro Tribunale di Modica, intanto, si prepara ora all’incontro del 20 gennaio, a Roma, con il Ministro della Giustizia Cancellieri. Si appresta all’importante appuntamento dopo avere incassato, il 7 gennaio scorso, la disponibilità del Presidente della Regione Crocetta a farsi carico delle spese di gestione e di funzionamento. E’ stata così assolta la condizione voluta dal comma 397 della Legge di Stabilità dello Stato (Legge 147/2013) che prevede, in presenza di tale impegno, la possibilità di istituire a Modica una sezione distaccata del Tribunale, e perciò di utilizzare il Palazzo di Giustizia, sulla base di una convenzione Stato – Regione. Il Sottosegretario Ferri, su pressante invito della Sen. Venerina Padua, che ha seguito i lavori,  ha assicurato la sua presenza all’incontro.


E' cambiato tutto: Ora Comiso è strategico

E' cambiato tutto: Ora Comiso è strategico

È stato illustrato oggi in Consiglio dei ministri dal ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, il nuovo Piano nazionale degli aeroporti italiani, che ha individuato undici aeroporti strategici, fra cui quello di Catania, e ventisei scali di interesse nazionale, fra cui quello di Comiso. «Sì tratta di un grande risultato per l’aeroporto casmeneo», hanno commentato il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti, «un risultato per il quale ci sentiamo in dovere di ringraziare sia il governo centrale che quello regionale, soprattutto il presidente Rosario Crocetta e l’assessore Antonino Bartolotta. Sicuramente è stato riconosciuto il costante incremento di traffico e rotte, l’aumento di “peso specifico” potremmo dire, dello scalo, che diventa ogni settimana che passa sempre più importante per i cittadini iblei».«Senza dubbio è una bella iniezione di fiducia per l’intero territorio», hanno proseguito i vertici Soaco, «nonché la riprova di come il sistema integrato Catania-Comiso funzioni appieno. Da qui in avanti la strada sarà meno impervia e ci vedrà, come sempre, al lavoro per migliorare i servizi offerti alla nostra comunità».
In merito, è intervenuto anche il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, che si è detto «profondamente soddisfatto e orgoglioso per l’importante, meritato riconoscimento ottenuto dall’aeroporto di Comiso. Una volta concluso l’iter burocratico, che seguiremo con grande attenzione, con lo status di scalo di interesse nazionale la nostra aerostruttura non potrà che migliorare e crescere ancora più rapidamente, puntando a divenire il luogo d’ingresso privilegiato per tutto il territorio ibleo».


Ritardi inammissibili

Ritardi inammissibili

Da quasi un anno si attende l'espletamento delle procedure per il cosidetto “bando lavoro” per la custodia dei bagni e delle ville comunali a Ragusa e ogni volta che si è in dirittura d'arrivo, ecco che si riscontrano vizi di forma, si appalesano necessità di rettifiche del capitolato, si prospettano i possibili rinvi della gara.
Addirittura stavolta, dopo che fino a due settimane addietro assicurazioni verbali erano state fornite da assessore e dirigente, tutto potrebbe essere messo in discussione, o attraverso una rettifica del bando di gara oppure ( di nuovo!, sic!) un rifacimento del bando con la riapertura dei termini di presentazione delle offerte e dunque con il conseguente rinvio della chiamata al lavoro per chi in graduatoria attende di essere avviato.
Le scusanti - tecniche, burocratiche o amministrative che siano - non sono né giustificabili e né tantomeno credibili, a maggior ragione dinanzi a palleggiamenti tra uffici dello stesso Ente. Se non si è capaci di espletare una gara, pur minima, lo si ammetta specie nei confronti di chi, aggrappato a una speranza di attività lavorativa e a un pur minimo reddito vitale, da mesi attende risposte e da anni pretende certezze.
A meno che non si voglia perseguire la già battuta e tanto criticata strada dei sussidi ( vera e propria pratica delle elemosine) intesa come rimedio peggiore del male, rispetto a un'attività lavorativa in regola e con un ritorno sociale anche per la comunità. Cosa, tra l'altro, anche i nuovi amministratori si sono cimentati nelle scorse settimane.

E se dal fronte bando lavoro nulla di nuovo, se non i ripetuti inghippi burocratici, sul fronte cantieri di servizio finanziati dalla Regione ancora ritardi.
Stavolta, a quanto si apprende da fonti giornalistiche, la pubblicazione della graduatoria degli eventuali aventi diritto alla chiamata al lavoro sarebbe slittata per problemi di software ( di nuovo sic!). Da un lato si vorrebbe far intendere che la graduatoria è pronta da alcune settimane ( come anche al Sindacato è stato comunicato ) e dall'altro lato oggi si riscontra il fatto della mancata pubblicazione nelle bacheche del segretariato socalale per problemi di adeguamento al software di riferimento.
Eppure si tratta di un primo corposo elenco ( circa 250 ) di disoccupati che potrebbero essere avviati al lavoro per tre mesi, con una graduatoria almeno doppia di possibili avviandi al lavoro nei cantieri di servizi.
La CGIL di Ragusa, con questa nota di Nicola Colombo, dichiara che inanzi al dolore sociale e ai drammi individuali e familiari che si consumano quotidianamente tra i disoccupati, gli inoccupati e i cosidetti indigenti non esistono giustificazioni di sorta che possano attenuare i ritardi burocratici ( e non solo) che ancora una volta si registrano rispetto alle politiche sociali finalizzate al sostegno al reddito e alle attività lavorative, sia pure a tempo determinato e a part time, nella città di Ragusa.
Anche in questo caso reclamiamo celerità e certezza perché sul lavoro, sul reddito, sui bisogni elementari dei ceti sociali più esposti alla crisi non è possibile praticare la politica del rimando simile alla pratica del carciofo o, con più attinenza, alla metafora dello struzzo che affonda la testa nella sabbia per rendersi invisibile rispetto a limiti, colpe o paure che lo riguardano!


Quota sessantamila

Quota sessantamila

Nei primi 4 mesi e mezzo di attività sono transitati dallo scalo di Comiso 59.513 passeggeri, ai quali si aggiungono i 5.302 di gennaio (a oggi), per un totale di 64.815. Particolarmente brillante il mese di dicembre, con 15.874 passeggeri, che hanno sancito il superamento, di slancio, dell’importante soglia psicologica dei 50.000.
«Con 8 rotte (Bruxelles Charleroi, Dublino, Francoforte Hahn, London Stansted, Kaunas, Milano Linate, Pisa e Roma Ciampino) e numerose trattative in corso, l’aeroporto casmeneo si pone quale prezioso supporto per un territorio che ha nel suo dna l’impresa e la produttività», hanno commentato il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti. «Il 2014, ne siamo certi», hanno proseguito i vertici Soaco, «sarà per lo scalo l’anno della consacrazione. Siamo al lavoro per un costante sviluppo dell’aeroporto, che è unanimemente considerato dagli addetti ai lavori un gioiellino su cui puntare, e per comprendere quali nuovi possibili collegamenti attivare. Intanto, abbiamo pubblicato il bando per l’assegnazione di uno spazio commerciale per l’attività di edicola, libreria, tabacchi, regalistica e souvenir. Come sempre, per rendere il miglior servizio possibile ai cittadini iblei e ai visitatori della Sicilia orientale».


Chi erano costoro?

Chi erano costoro?

Ci siamo chiesti, ieri  mattina,  che tipo di "forconi"  fossero quelli che il Prefetto di Ragusa ha ricevuto nella sua stanza. Nonostante il cappellino azzurro ci era comunque sembrata strana la mancanza del leader storico, Mariano Ferro, assente ad un appuntamento così importante. Alla domanda della nostra giornalista quale fosse la differenza tra loro  la risposta è stata sibillina ed improntata alla speranza di una prossima riunificazione. Ma di certo non era stata una bella immagine ed ecco che oggi arriva il chiarimento da parte del coordinatore provinciale del movimento Franco Pitino.

Molti hanno creduto che quelle poche decine di persone che ieri si sono
presentate davanti alle Prefetture in varie città d’Italia, tra le quali anche quella di Ragusa, fossero Forconi. Non lo erano, o comunque non erano i Forconi di Mariano Ferro.
Certo si prova imbarazzo nel vederli dopo i maestosi annunci, fare clamorosi flop su flop, Roma prima, poi Palermo e adesso le Prefetture. Certo è bello lo slogan ‘tutti a casa’ , ma difficilmente riusciranno a raggiungere il loro obiettivo di far cadere il governo fino a quando non riusciranno a portare in piazza un milione di persone. Tutti a casa? Con un sit-in di 7 persone? Di certo nessuno può negare che ambedue i movimenti hanno la stessa genesi: la rabbia di un popolo sofferente a causa dell’ innegabile, diffuso, generale disagio verso cui la “Casta” continua a spingerlo. Ma l’obiettivo del Popolo de I Forconi è avere risposte. Noi ricordiamo al Governo che il suo compito non è di limitarsi alla repressione, ma quello di rispondere a tutte quelle persone che sono scese in piazza il 9 Dicembre scorso. Altrimenti ci attrezziamo per farci sentire e vedere.


L'incapacità di reagire della gente iblea.

L'incapacità di reagire della gente iblea.

Il quadro economico presenta l’acuirsi della recessione e l’incapacità di reazione del territorio ragusano rispetto alla necessità di tornare ai dati pre-crisi”. E’ quanto scritto nella relazione presentata in occasione dell’assemblea ordinaria Fnaarc, il sindacato degli agenti di commercio aderente a Confcommercio, dal presidente provinciale uscente Roberto Sica prima dell’elezione del nuovo direttivo e dell’individuazione di Lorenzo Battaglia quale neo vertice del sindacato di categoria. Sica, nella sua relazione, ha tratteggiato le difficoltà delle famiglie di mantenere inalterato il loro livello dei consumi. “Ciò significa, tra l’altro – è spiegato nel documento – che se dovesse ripartire nel 2014 il Pil, il nostro territorio avrà un'uscita dal tunnel con almeno un anno di ritardo. Nella nostra realtà l'incremento dei prezzi al consumo appare più modesto rispetto al 2012 principalmente per il rallentamento occupazionale (tasso di disoccupazione oltre il 21%), dato superiore di 8-10 punti rispetto alle previsioni nazionali”. I recenti dati disponibili a livello regionale (luglio 2013) segnano il contenimento oltre che dei consumi privati anche di quelli pubblici fortemente condizionati dai vincoli di bilancio. Le statistiche sull'anagrafe delle imprese segnalano una nuova contrazione della base produttiva per numero di imprese attive (-0,7% nel primo trimestre del 2013). Il calo dei consumi delle famiglie è alla base della crisi del comparto della distribuzione che segna un saldo negativo nel primo quadrimestre 2013 di meno 1.557 imprese. A dicembre 2012, comunque, il consuntivo dei movimenti turistici verso la Sicilia segna una modesta crescita delle presenze (+2,1%) e degli arrivi (+2,81%) da attribuire prevalentemente alla componente straniera; i dati dell'osservatorio turistico regionale segnano una crescita della domanda turistica nella provincia di Ragusa del 7,7% avvantaggiando le strutture extralberghiere (b&b). Sul fronte del credito si segnala un acuirsi della crisi con la riduzione dell'erogato per le famiglie produttrici e le Pmi (-2,5% e -2,3%) a fronte di un recupero dei finanziamenti a favore delle società finanziarie e assicurative. “Come abbiamo nei nostri precedenti report segnalato, sin dal 2009 – è scritto nel documento Fnaarc – in questo quadro generale desolante la provincia di Ragusa - praticamente commissariata in tutte le istituzioni locali e senza prospettive - non riesce a mettere a punto i mezzi e gli strumenti che abbiamo più volte definito come il modo strategico e organizzato dello sviluppo locale. Non demordiamo da questi sforzi; nel piccolo lo dimostra il nostro coinvolgimento attivo da oltre 10 anni sul tema delle infrastrutture materiali”.


Regalo di fine anno per il segretario generale: più trenta per cento

Regalo di fine anno per il segretario generale: più trenta per cento

SAMSUNGCerto è difficile non tenere conto di quello che dice e scrive il consigliere Migliore. Lei occupa buona parte della nostra posta elettronica ed anche molto spazio nei giornali on line ma spesso ha ragione. Ed oggi dopo la sfuriata di un paio di giorni fa ritorna alla carica con un vicenda che sembra, ora, davvero paradossale. La Migliore ha stigmatizzato in tutti i modi il comportamento da "predica bene e razzola male" dell'amministrazione comunale di Ragusa che sbandierando alla città le spese del passato approfitta della confusione per aumentare gli emolumenti ai funzionari apicali che sono, come sempre, la spina dorsale dell'amministrazione stessa. Insomma non si può fare a meno dei dirigenti e siccome possono essere anche pericolosi, sempre relativamente al loro lavoro, nessuno li vuole contro soprattutto un sindaco ed un'amministrazione giovane. E' questo che fa intendere il consigliere d'opposizione che ha scoperto una delibera "da ultimo dell'anno" che incrementa lo stipendio del neo segretario generale del comune. Ecco cosa scrive Sonia Migliore: Non posso esimermi, nel rispetto del mio ruolo di consigliere di opposizione, dallo stigmatizzare con forza la determina sindacale n.105 del 30 dicembre 2013, in cui il sindaco Piccitto aumenta l'indennità di posizione del segretario generale con una maggiorazione del 30%, a partire dal 1° gennaio 2014”. E’ quanto denuncia, in una nota, il consigliere comunale dell’Udc, Sonia Migliore. Che aggiunge: “La stessa determina spiega che l'art. 41, comma 4, del Ccnl prevede che: “..gli enti, nell'ambito delle risorse disponibili, possono (e non devono) corrispondere una maggiorazione dei compensi...” e pertanto, si dice ancora in delibera, “la misura della retribuzione da considerare ai soli fini dell'aumento è pari a 70 milioni delle vecchie lire”. Inoltre si dice che “gli enti assicurano che la retribuzione di posizione del segretario non sia inferiore a quella stabilita per la funzione dirigenziale più elevata” e che, dunque, “la retribuzione di posizione del segretario generale non può essere inferiore a 41.679,69” che è quella stabilita per il dirigente. Ancora si dice che “..verificato che sussistono i presupposti oggettivi e soggettivi (cioè ci sono i soldi) per il riconoscimento della maggiorazione nella misura del 50% in favore del segretario generale,... in questa prima fase (significa che la aumenteranno ancora) è opportuno concederla nella misura del 30%”. E non solo, ma l'aumento della retribuzione di posizione al segretario generale, in virtù del fatto che la stessa non può essere inferiore a quella dei dirigenti, è destinata a fare “ascendere (quindi aumentare) l' indennità di posizione complessiva dei dirigenti a 43.989,57 euro da quella attuale di 41.679,69 euro”. Quindi si aumentano anche le indennità di posizione dei dirigenti che, a questo punto, superano, con buona probabilità, i 90.000 euro annui. All'indennità di posizione per il segretario poi si aggiunge, ovviamente, anche l'indennità di retribuzione. Mi dispiace intervenire di nuovo sulla questione che avevo già affrontato pochi giorni fa, ma non solo la Giunta Piccitto non “dimezza stipendi ai dirigenti”, come aveva annunciato impropriamente nei giorni scorsi, ma addirittura aumenta le indennità al segretario generale, in un contesto in cui "poteva" non farlo, come prevede il già citato art. 41, comma 4, del Ccnl”. “E’ ovvio – continua Sonia Migliore – che il sindaco decide di avvalersi di questa possibilità di aumento perché le casse del Comune glielo consentono, in barba alle tristi condizioni economiche dei cittadini che ancora devono pagare i 10 milioni di tasse aumentate il mese scorso: Imu, Tares e persino bollette Ici del 2008, tutte sbagliate e che gli uffici stanno sistematicamente annullando o rettificando, creando caos e sconforto in chi non può pagare neanche la luce. Scelte politiche, sindaco, non "dovute" ma solo "volute" e soprattutto non dica più che il Comune era al disastro perché non è vero e lei lo sta abbondantemente dimostrando con gli ultimi atti delle 17 assunzioni, tra cui 4 dirigenti, e l'aumento dell'indennità al segretario”.


Un etto di... "sballo"

Un etto di... "sballo"

foto stupefacenteInizio anno da sballo saltato per tanti giovani sul territorio di Ragusa. Infatti nel corso di mirati servizi preventivi di controllo eseguiti dalla Guardia di Finanza soprattutto nel settore del piccolo spaccio di stupefacenti sono stati fermati e segnalati numerosi giovani con al seguito alcune dosi di hashish e marijuana.
Le zone battute dalla Fiamme Gialle, da fine anno fino alla Befana, sono quelle tristemente note per episodi di microcriminalità che vedono coinvolti soprattutto i più giovani che, in occasione del periodo vacanziero festivo, hanno voluto provare gli effetti nefasti del “fumo”.
In particolare la notte di San Silvestro, in Vittoria, è stato fermato un ventenne con hashish in stecche e strani congegni per meglio inalare i fumi della droga (maschera antigas con pipe da aspirazione), mentre a Capodanno altri quattro poco più che maggiorenni volevano festeggiare l’anno nuovo con la marijuana già pronta per l’uso tra le Marine di Modica e Ragusa.
Ancora il giorno 4 a Scicli e il giorno 6 ad Ispica sono stati sequestrati più di venti grammi di droghe leggere e sintetiche a tunisini e italiani di passaggio sul territorio ragusano, mentre giorno 7 un discreto quantitativo di hashish è stato rinvenuto nella disponibilità di un quarantenne tunisino che aveva la sua postazione di spaccio presso Punta Braccetto ove, nascoste nelle rocce di un muro a secco, sono state rinvenute le dosi pronte, il coltello ed il bilancino di precisione.
Quasi un etto in totale lo stupefacente sequestrato dalle Fiamme Gialle mentre tutti i soggetti sono stati segnalati e/o denunciati per detenzione e spaccio di sostanze psicotrope.


I Forestali soddisfatti. E anche il PD

I Forestali soddisfatti. E anche il PD

I Forestali siciliani possono dormire tranquillamente stanotte. Infatti nonostante le minacce di Crocetta all'Ars ha tenuto l’accordo tra governo e parlamento sulla nuova norma che “riorganizza le risorse umane nel settore forestale”, e l’aula ha votato favorevolmente l’articolo contenuto nella legge di stabilità regionale. “Avere mantenuto il turn-over e avere abolito i limiti di età per la fuoriuscita dal comparto degli antincendio sono alcune delle misure per le quali il PD si è battuto dall’inizio, e che sono state inserite nell'articolo 12 della Finanziaria. Anche l’accoglimento delle nostre proposte per rendere produttivi i boschi attraverso la vendita della legna ai fini della produzione energetica, nell’ambito del Patto dei Sindaci sull’Energia, è un risultato importante”. Lo dicono il presidente del gruppo PD Baldo Gucciardi e i parlamentari regionali Antonello Cracolici, Mariella Maggio e Giovanni Panepinto. “Fin dall'inizio della discussione della manovra economica – aggiungono - il PD ha lavorato per garantire il comparto dei lavoratori forestali che, al di là di come talvolta viene dipinto da alcuni organi di informazione, svolge un lavoro importante per la difesa del territorio. Nelle prossime settimane – concludono i deputati democratici - il gruppo PD presenterà un ddl organico per il riordino del settore e per la valorizzazione dei boschi”. Secondo i bene inforforestali 2forestali 2mati si tratta di un articolo che fa una certa marcia indietro rispetto a quanto aveva previsto inizialmente il governo, e che aveva scatenato l’ira dei lavoratori siciliani che, nei giorni scorsi, hanno protestato davanti Palazzo dei Normanni. In sostanza, si unificano tutti i 24 mila forestali sotto la giurisdizione del dipartimento Foreste, ‘eliminando’, di fatto, le categorie dell’antincendio e della manutenzione. Saranno unificate anche le graduatorie, che verranno fatte, quindi, con lo stesso criterio per tutti.
Ma nella norma presentata dal governo, alcune novità avevano fatto molto discutere – e litigare, anche con la sua maggioranza, il presidente Crocetta – : si tratta dell’abrogazione del turn-over, del blocco dei contratti fermi al 2009 e del blocco delle giornate lavorative. Secondo l’accordo trovato, nella riscrittura approvata stasera resta esclusivamente il blocco dei contratti. I forestali, insomma, non potranno avere miglioramenti contrattuali, ma a parte questo il turn-over è stato ripristinato. Una ‘vittoria’, per i lavoratori, che consentirà una sorta di ‘avanzamento’: chi faceva 151 giornate lavorative l’anno, e andrà in pensione, lascerà il posto ai ‘centounisti’, che a loro volta – andati in pensione anche loro – lo lasceranno ai ‘settantottisti’. Aboliti anche i limiti di età per la fuoriuscita dal bacino dell’antincendio. La norma della finanziaria prevede che per il comparto dei forestali sia stanziata la somma di 180 milioni di euro per il 2014. Rispetto ai 240 previsti nella manovra dello scorso anno, un bel risparmio. Ma, in realtà, altri 50 milioni di fondi dell’Unione europea verranno destinati al pagamento dei lavoratori, somma che, però, non inciderà nel Bilancio regionale. Altro tema ‘caldo’ era quello sul rimborso delle trasferte ai forestali. Un capitolo che – a sentire Crocetta – pesava sulle casse regionali per circa 30 milioni l’anno. E che adesso ne costerà ‘soltanto’ venti. La norma del governo introduce, infatti, la figura del “forestale a chilometro zero”, come ha detto l’assessore alle Risorse agricole Dario Cartabellotta. Stop, quindi, ai ‘rimborsi d’oro’ per trasferte chilometriche: adesso i forestali dovranno lavorare nella loro zona di residenza, e saranno rimborsabili soltanto trasferte entro i 15 km.

Plauso del Partito democratico, che ha rivendicato i risultati raggiunti: “Avere mantenuto il turn-over e avere abolito i limiti di età per la fuoriuscita dal comparto degli antincendio sono alcune delle misure per le quali il Pd si è battuto dall’inizio – si legge in una nota firmata dal capogruppo Baldo Gucciardi, da Antonello Cracolici, Giovanni Panepinto e Mariella Maggio – , e che sono state inserite nell'articolo 12 della Finanziaria. Anche l’accoglimento delle nostre proposte per rendere produttivi i boschi attraverso la vendita della legna ai fini della produzione energetica, nell’ambito del Patto dei Sindaci sull’Energia, è un risultato importante”. I deputati Pd, poi, aggiungono: “Nelle prossime settimane il gruppo presenterà un disegno