Indietro di circa 30 anni.......... ma speriamo bene!

Indietro di circa 30 anni.......... ma speriamo bene!

Ci sembra di essere tornati indietro agli anni novanta quando questa provincia convinta delle proprie potenzialità, inespresse forse, chiedeva a gran voce maggiore attenzione dalle istituzioni. Era il momento della Vertenza Ragusa  che prendeva spunto dal famoso"modello Ragusa" che pur apprezzato e invocato dalle province vicine, veniva poi lasciato a consumarsi in un angolo. Ma quelle battaglie hanno dato qualche risultato.  forse ricorderete la questione petrolio quando si circondavano i pozzi di petrolio ( nella foto quelli di Via Achille Grandi) , anche le piattaforme a mare, per rivendicare un giusto ritorno economico e poi la questione agricoltura, le ASI  che venivano costruite e viaggiavano a mille, almeno da noi, l'idea dell'aeroporto come "volano" dello sviluppo, oggi in disgrazia(!!??) ed il mitico "patto per Ragusa" un centinaio di miliardi per le aziende della provincia. Insomma allora, forse, la compagine politica era compatta anche se di colore diverso e produceva risultati, favoriti in verità dalle generali capacità economiche regionale e nazionali. Ora siamo in serie D. Non volevamo la A e nemmeno la B  ma almeno la C cioè in terza fila . E non è così.  Da qualche parte però si tenta di rialzare la testa e accogliamo con piacere il tentativo dell'Associazione "Confronto" che si pone il problema della rinascita. Ecco il suo comunicato stampa.

Quella del Consiglio Direttivo dell’associazione Confronto è stata una seduta tanto partecipata quanto ricca di contenuti . Convocata  per  l’approvazione del programma della  futura attività sociale, la riunione, è stata caratterizzata dall’ampio  dibattito che ha fatto seguito alla relazione introduttiva del presidente Enzo Cavallo, e  dal quale sono scaturiti interessanti approfondimenti ed è emersa una analisi alquanto preoccupante sulle principali questioni  che investono il territorio ibleo e sono stati richiamati i limiti e le responsabilità di buona parte della classe dirigente provinciale.  “ Fino a qualche anno  fa quella di Ragusa è stata la provincia più avanzata sotto l’aspetto imprenditoriale e sul piano  produttivo, economico ed occupazionale. Oggi  non è più così e, viceversa, Ragusa  occupa paradossalmente gli ultimi posti  delle  graduatorie riguardanti i dati economici ed occupazionali regionali e nazionali. Una  realtà questa , per  fronteggiare la quale non bastano i protagonismi  isolati dei singoli rappresentanti  che, purtroppo,  per quanto apprezzabili spesso si rivelano inutili” . Da parte di tutti è stato affermato che, se non si ricorre al “gioco di squadra”  ed alla individuazione di azioni ben meditate e d adeguatamente  mirate,  difficilmente si riuscirà ad invertire una tendenza che ha già isolato  il nostro territorio che, così, rischia di essere definitivamente affossato con inimmaginabili conseguenze non solo per l’area iblea ma anche per l’intera economia siciliana tenuto conto dell’importanza imprenditoriale ed economica della provincia di Ragusa  (considerata per anni l’isola nell’isola) .  La classe politica iblea, negli ultimi  tempi ,  nei momenti in cui avrebbe dovuto mostrare il suo valore ed il suo peso, si è dimostrata debole, ininfluente ed  incapace di incidere laddove serviva e serve, subendo supinamente  le scelte e le imposizioni  verticistiche,  Palermitane e Romane. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e chi ha un minimo di competenza sa quanto pesano per il territorio, per gli imprenditori e per i cittadini.  L’assenza, ornai da anni,  di un rappresentante ibleo nel governo regionale, è la dimostrazione di una paradossale inconsistenza di chi ci rappresenta. Da decenni  si assiste e si legge che c’è chi si batte per gli ospedali, chi lotta per l’autostrada, chi pensa per il raddoppio della Ragusa-Catania, chi chiede interventi per il Porto di Pozzallo, chi vuole risposte  per il futuro  dell’aeroporto di Comiso, del Corfilac, della Bonifica, ecc. Alla fine, non solo non si riscontra  lo sblocco di ciò che per decenni sembra essere a portata di mano, ma addirittura si deve prendere atto della  chiusura di strutture essenziali  quali la Camera di Commercio , del moderno e funzionale Palazzo di Giustizia  di Modica, ecc.

“Confronto “ dopo aver più volte e da tempo sollecitato  la individuazione , col coinvolgimento di tutta la classe dirigente iblea, di una vera e propria “cabina di regia” promuovere e portare avanti efficaci azioni unitarie con l’indifferenziato apporto di tutti, senza distinzione alcuna, a difesa dei complessivi problemi del  nostro territorio,  ritiene che sia  venuto il momento per mettersi tutti insieme per scatenare la “battaglia per l’area iblea”  attraverso una nuova “vertenza Ragusa” e per una  mobilitazione generale  senza limiti di tempo e di spazio per la dignità ed il riscatto di un’intero territorio meritevole di ben’altra attenzione.

E’ per questo che viene auspicato il superamento di ogni difficoltà per la normalizzazione democratica  e valorizzazione della ex Provincia Regionale cui va riconosciuto,  non solo una importante competenza di natura amministrativa,  ma prima d’ogni coso un  ruolo politico per il coordinamento di tutte le azioni necessarie per la complessiva difesa non solo degli interessi  del nostro territorio ma anche della dignità di ogni cittadino ibleo.


Complimenti sig. Sindaco!!!!

Complimenti sig. Sindaco!!!!

E questa volta i complimenti sono veritieri e di tutto cuore. E' accaduto infatti che la giunta Cassì ha deciso di rivedere tutta l'organizzazione che gira intorno al MUDECO, il Museo del Costume a Donnafugata. Quando fu pubblicato il bando per questo progetto siamo stati in tanti a mostrare perplessità sull' argomento.  Furono inviate diverse lettere di protesta chiedendo spiegazioni ma il sindaco Piccitto, più che mai testardo in quell'occasione, non sappiamo perchè, andò avanti come un treno nonostante le evidenti incongruità. Ricordiamo ad esempio la poca chiarezza sui compiti del gestore, la mancanza di indicazioni precise sulla quantità degli oggetti, il punto di ristoro non specificato come categoria, i tornelli ed infine alcuni allestimenti molto criticati come i tendaggi che si vedono nella foto e  cosi via. Insomma a molti era sembrata un'altra delle trovate di Piccitto per ingessare strutture cittadine. Ora la notizia della quale vi facciamo .... edotti!

Giunta Municipale, nella seduta del 18 settembre scorso, ha deliberato di revocare l’atto di indirizzo (deliberazione di G.M. del 21 giugno 2017 n.271) con cui si autorizzava  il dirigente del settore VII ad adottare tutte le procedute ad evidenza pubblica necessarie per l’affidamento in concessione temporanea, per un periodo di due anni, della gestione del realizzando Museo del Costume presso i locali al piano terra del Castello di Donnafugata. L’atto deliberativo dispone  anche che siano di conseguenza revocati tutti gli atti gestionali prodotti in esecuzione dell’atto di indirizzo, riservandosi l’amministrazione comunale di fornire nuovi indirizzi ai dirigenti dei settori VII e XII in materia.

“Stiamo rivisitando in generale le modalità di gestione  del Castello di Donnafugata e dei beni in esso custoditi, fra cui la collezione “Gabriele Arezzi di Trifiletti”  di abiti antichi - sottolinea il sindaco Peppe Cassì -  di conseguenza, abbiamo ritenuto di revocare gli atti finora prodotti per l’affidamento in concessione del Museo del Costume, anche per assicurare la salvaguardia e la conservazione della collezione stessa, avendo riscontrato, dopo un attento e accurato sopralluogo,  delle criticità nel capitolato d’appalto predisposto a suo tempo, a lavori ancora da ultimare”.


Lucio Ficarra resta in carica per 2 mesi. Pensiamo all'ospedale nuovo!!

Lucio Ficarra resta in carica per 2 mesi. Pensiamo all'ospedale nuovo!!

Restano al loro posto almeno per un pò i commissari straordinari di Asp e Ospedali. La decisione  è stata fatta dalla giunta regionale di governo riunita mercoledi pomeriggio a Palermo e le lettere di incarico sono in fase di protocollo. Saranno notificate al più presto agli interessati che dovranno rispondere con accettazione e dichiarazione di requisiti e inesistenza di motivi ostativi.

 Ma questa  scelta fatta dalla giunta è, ancora una volta, di attesa. I nominati resteranno in carica per 60 giorni, giusto il tempo di giungere alla fine del percorso di nomina dei nuovi manager per i quali la Commissione sta ultimando i lavori.
Fermo restando le riconferme  a Commissario Straordinario per 60 giorni  per Antonio Candela all’Asp di Palermo, Salvatore Ficarra all’Asp di Ragusa, Giovanni Bavetta all’Asp di Trapani, Giorgio Giulio Santonocito all’Arnas Garibaldi di Catania.

Allora per il dott Ficarra ci saranno almeno altri 2 mesi per pensare al nuovo Ospedale. Secondo i soliti bene informati siamo davvero in dirittura da rrivo ma ora bisogna prendere il coraggio a due mani e dare il via alle operazioni di trasferimento.  Temiamo però che se passano ancora dei mesi si sia poi costretti a rinviare tutto alla prossima primavera e quindi saranno quasi 2 anni di ritardo dopo il primo "start" lanciato da Aricò. Speriamo bene!!!

 Per completezza dinformazione diremo anche gli altri nomi. Il primo nome nuovo è quello del Commissario per il Policlinico di Messina. Si tratta di Giuseppe Sanzio Laganga. Va a prendere il posto di Michele Vullo messo alla porta proprio dal Rettore che non lo ha inserito nella triade dei nominabili.

Il terzo ed ultimo nome nuovo è quello di Giovanna Volo che prende il posto di Giovanni Migliore il manager dell’Arnas Civico di Palermo volato a dirigere l’Ospedale di Bari.

 

 


Girotondo contro il Comune per il servizio socio-psico-pedagogico

Girotondo contro il Comune per il servizio socio-psico-pedagogico

Secondo la Cooperativa Sociale Girotondo  l’Amministrazione comunale, nel  comunicato stampa del 13 settembre 2018, ha riportato diverse  “inesattezze”.
Ciò premesso la stessa è costretta a chiarire alcuni punti della questione in pieno contrasto con quanto scritto dal competente assessorato. Pubblichiamo la nota poichè attraverso l' emittente Teleiblea abbiamo seguito, anche se solo in parte, la vicenda. Per dovere di cronaca, e senza commenti  dunque,  ecco il contenuto della suddetta nota della coop Girotondo:

L’Amministrazione comunale, secondo le normative vigenti, potrebbe attivare il servizio sia stipulando una convenzione a titolo gratuito (vedi successivo punto 2)  che, qualora avesse una seppur esigua disponibilità economica, procedendo ad affidamento diretto senza ricorrere all’evidenza pubblica (vedi successivo punto 3).

L’Amministrazione comunale dichiara il servizio socio psico pedagogico non essenziale e ne afferma solo un ruolo consultivo smentendo il capitolato di gara, vigente da almeno un decennio nella sua impalcatura base (vedi successivo punto 4).

Dinanzi  all’attuale atteggiamento dell’amministrazione viene da chiedersi, pertanto, se ha piena avvertenza della mission operativa del servizio, delle necessità del suo avvio immediato, delle possibilità giuridico operative per la sua realizzazione o se invece esistano altre difficoltà o vincoli inespressi che ne impediscano l’avvio.

NEL MERITO.

  • L’amministrazione comunale informa che il rapporto contrattuale con la cooperativa sociale “Il Girotondo” è scaduto a giugno e che quindi nessuna proroga è possibile ai sensi dell’art 106 comma 11 del d.lgs 50/2016 …” SI PRECISA CHE: proprio perché il rapporto contrattuale è concluso la vicenda non rientra nell’art. 106 rubricato “Modifica di contratti durante il periodo di efficacia”. Rientrerebbe invece nell’ipotesi di appalto già scaduto. In ogni caso ne l’Amministrazione ne la Cooperativa potevano parlare di  PROROGA in senso tecnico proprio per l’asserita carenza di fondi da parte dell’amministrazione.
  • “secondo la prevalente giurisprudenza non è configurabile un appalto pubblico di servizi a titolo gratuito…” SI PRECISA CHE: la dir. 2014/24/UE esclude dal suo ambito di applicazione gli atti a titolo garatuito e/o di liberalità. L’offerta a titolo gratuito “autoproposta” dalla scrivente non è inquadrabile nell’appalto di servizi ma, qualora accettata, si concretizzerebbe nella stipula di una CONVENZIONE dove il Comune ha una posizione dominante in quanto nel momento in cui intenda non proseguire il rapporto o  risolverlo anticipatamente la controparte non può eccepire nulla. I limiti nella scelta discrezionale della pubblica amministrazione alla stipula di una convenzione a titolo gratuito SONO SOLO 3: garantire la qualità del servizio, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità. (tutti requisiti in essere)
  • … nella normativa vigente anche l’affidamento a titolo gratuito si configura come contratto a titolo oneroso … e l’eventuale affidamento deve sempre avvenire all’interno della cornice dell’evidenza pubblica …” SI PRECISA CHE: trattandosi di offerta a titolo gratuito “autoproposta” l’affermazione risulta non pertinente. In ogni caso qualora l’amministrazione avesse reperito anche solo 1 euro per andare in affidamento diretto l’Art. 36 comma 2 del d.lgs 50/2016 stabilisce che le stazioni appaltanti possano procedere all'affidamento di lavori, servizi e forniture di importo inferiore ai 40 mila euro mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici.
  • “ … l’equipe socio psico pedagogica ‘supporta’ il servizio sociale professionale del Comune, ha un ruolo consultivo,…, non anche diagnostico clinico.” SI PRECISA CHE: il servizio socio psico pedagogico, fermo il limite di operatività clinico diagnostica (attività rientrante nell’ambito sanitario e quindi in alcun modo esperibile all’interno di tale servizio), E’ REGOLAMENTATO DA UN CAPITOLATO CHE STABILISCE COMPITI E MANSIONI tra le quali: favorire il benessere, contrastare la dispersione scolastica, sostenere e attivare risorse e capacità presenti nella scuola, consentire l’attivazione d’interventi su più fronti con osservazioni in classe, colloqui con insegnanti e famiglie, contatti con centri specialistici e attività psicopedagogiche di gruppo. Favorire l’integrazione degli alunni portatori di handicap attraverso: consulenza psicologia, educativa e sociale a minori e famiglie; azioni per la prevenzione dell’insuccesso scolastico e del disagio psico sociale, azioni per l’integrazione scolastica degli alunni immigrati. Realizzare progetti di accoglienza dei minori in ingresso, screeneng delle abilità e del livello di sviluppo raggiunto. Presa in carico di minori specifici individuati dall’osservazione e dallo screeneng effettuati dall’equipe, fornire assistenza psico sociale alle famiglie degli alunni con difficoltà e/o carenze educative. Operativamente: LO PSICOLOGO compie esami attitudinali, svolge colloqui con le famiglie e i docenti, colloqui individuali con i minori previa autorizzazione delle famiglie, integra gli interventi che vengono svolti in ambito scolastico ed extrascolastico per gli alunni in situazioni di disagio; IL PEDAGOGISTA effettua l’indagine pedagogica, predispone curricula differenziati, da consulenza psicologica ai docenti e ai genitori, effettua colloqui con la famiglia, facilita l’inserimento degli alunni diversamente abili o disagiati per ridurne lo svantaggio socio culturale e favorirne l’integrazione; L’ASSISTENTE SOCIALE acquisisce informazioni socio ambientali e ove necessario le comunica al servizio sociale professionale al fine di elaborare al meglio gli interventi e di sfruttare le risorse presenti nel territorio , fornisce consulenza e collaborazione a famiglie e docenti per gli adempimenti burocratici. I TERAPISTI, ognuno per le sue peculiarità di settore,  favoriscono il miglioramento della comunicazione interpersonale e delle relazioni prevengono il disagio e lavorano sull’integrazione psico-corporea con finalità socio educativa, prevengono il disagio motorio, sensoriale, psicologico e relazionale, facilitano la comunicazione tra l’alunno straniero la famiglia e la scuola. Tutte azioni che eccedono la mera attività di consulenza. A queste vanno aggiunte tutte le migliorie e innovazioni previste nel progetto migliorativo ed attuate nel biennio 2016/2018 ivi compreso lo spazio pomeridiano socio educativo.

Voli low cost: con i bagagli più cari ci rimette il territorio!

Voli low cost: con i bagagli più cari ci rimette il territorio!

Le low cost sono la croce e la delizia del trasporto aereo. Se da una parte, è vero, ti fanno volare in lungo ed in largo a prezzi spesso bassissimi. (Ieri ho visto un Berlino Catania per sabato prossimo a 19.99 ) dall'altra parte hanno drogato il settore e messo in difficoltà le compagnie di bandiera che pure hanno le loro colpe . I territori, vedi Ragusa con Comiso, vorrebbero essere inondati di voli a 20 euro convinti che questo fa crescere il turismo. E' vero ma solo in piccolissima parte. Venti euro a volo senza bagaglio serve a pochi perchè il vero turista, quello che poi spende in hotel e ristoranti non viaggia così leggero e quindi dovremmo batterci per avere voli con tariffe certe e stabili per una intera stagione in modo da favorire proprio il turista al quale si possono offrire pacchetti di servizi senza preoccuparsi del costo del volo.  Dovrebbe intervenire l'autorità competente. Ricordo che in Catalogna, qualche tempo fa, le compagnie che atterravano in quella regione spagnola offrivano, come incentivo, la possibilità di portarsi dietro un bagaglio in più invitando quindi il passeggero ad acquistare prodotti o souvenir. Ma la nostra Regione è assolutamente fuori gioco e proprio in campo turistico sembra "arrestata" . Non si sente parlare di turismo ormai da un anno e dire che Musumeci ai tempi della AAPIT di Catania era particolarmente attivo.  Ora è venuta fuori l'ultima boutade del bagaglio a mano a pagamento che appunto peggiora le cose. A fare più rumore, ovviamente, è stato l’annuncio di Ryanair: la revisione della policy bagagli da parte della low cost, oltre ad essere discussa e commentata, non è stata priva di strascichi. Ma il vettore irlandese non è stato l’unico a rivedere le regole sulle valigie da trasportare: recentemente, anche United ha modificato le tariffe. E, stando a quello che riporta la stampa di settore straniera, anche altri vettori oltreoceano stanno
ritoccando il costo dei bagagli per i clienti finali. Secondo gli analisti, l’elenco sarebbe destinato ad allungarsi .I motivi di una scelta : Si potrebbe dire che la colpa è di internet. Ma sarebbe solo una mezza verità, perché le cause, secondo quanto affermano gli analisti, sarebbero anche da ricercare nel costo del carburante.
Meglio ancora: le ragioni dell’aumento delle tariffe bagagli sono entrambe. Da un lato l’aumento del prezzo del fuel, dall’altro le regole sempre più spietate dell’ecommerce e dei comparatori dei prezzi.
Per comprendere come la miscela esplosiva dei due fattori vada a ripercuotersi proprio sulle valigie dei viaggiatori è necessario partire dal primo elemento, ovvero il fenomeno che condizionerà gran parte delle scelte dell’aviazione nei prossimi mesi: il rialzo del prezzo del fuel.
Negli ultimi tempi, il trasporto aereo aveva goduto di condizioni eccezionali per quanto riguarda il prezzo del carburante. Un costo ‘popolare’ del fuel aveva consentito ai vettori di proporre tariffe più aggressive e lavorare con una marginalità interessante. Ma tutto questo sta per finire: il petrolio ha invertito la marcia e il
barile è tornato a crescere. E con esso il costo del carburante.
A questo punto, per le compagnie aeree la scelta è obbligata: come ogni imprenditore (piccolo o grande che sia) sa, se aumentano i costi è necessario incrementare i ricavi. Il che, per le compagnie aeree, si dovrebbe tradurre in un aumento degli introiti per passeggero.
Il ruolo del web Aumentare le tariffe, però, potrebbe non essere una buona idea per i vettori. Oggi come oggi, molto spesso il passeggero compra innanzitutto un prezzo (e solo in seconda battuta un servizio): il cliente vuole arrivare a destinazione e lo vuole fare al minor costo possibile.
Sovente, dunque, i vettori si sono trovati a dover vendere innanzitutto una tariffa: la stessa che viene visualizzata dal cliente sui risultati dei metamotori. O che viene sottoposta dal viaggiatore stesso a una serie
di confronti sui vari siti di Ota e compagnie aeree.
Aumentare la cifra visualizzata dal cliente sul computer o sullo smartphone nel momento in cui deve decidere se effettuare l’acquisto o meno darebbe alle compagnie uno svantaggio enorme rispetto ai competitor.
E qui entrano in gioco i bagagli. Quasi tutti gli ospiti dell’aereo viaggiano con una valigia. Difficile immaginare passeggeri che intraprendono un viaggio all’estero muniti solo di zainetto. Il bagaglio, tranne rari casi, non è una scelta ma una necessità che accompagna il viaggio. Agire sul costo del trasporto delle valigie consente
alla compagnia aerea di aumentare gli introiti senza andare a modificare il prezzo visualizzato dal cliente al momento del confronto e della scelta.
Secondo gli esperti, soprattutto all'estero, sono diverse le compagnie pronte a mettere mano alla policy bagagli. Anche perché il caro carburante non sarà l’unico costo a salire: i vettori stanno anche facendo i conti con la forza contrattuale dei piloti, sempre più richiesti in un mercato in forte espansione come quello dell’aviazione.


Mirabella: Niente scuse su operazioni che potrebbero non essere legittime.

Mirabella: Niente scuse su operazioni che potrebbero non essere legittime.

Dopo la nostra intervista al sindaco Cassì in merito all'utilizzo dei fondi derivati dalla tassa di soggiorno registriamo la nota del consigliere Mirabella che pur comprendendo le scuse non accetta il comportamento di questa amministrazione sull'argomento. Diciamo subito che molte cose dette dal consigliere sono condivisibili a partire dalla mancanza di una visione propria della materia turistica ma non possiamo essere d'accordo sulla provocazione, perchè siamo certi si tratti di una provocazione, di eliminare ogni regolamento o tavolo di concertazione. In questo modo si darebbe libertà assoluta alle amministrazioni di utilizzare quei fonsi che ricordiamo vengono dal turista e a loro dovrebbero tornare in servizi e promozione. Forse possiamo essere comprensivi per quest'anno ma già da subito mettiamo a punto la macchina per stabilire come utilizzare i finsi del prossimo anno senza che si psprechi anche un solo centesimo.

Ecco cosa dice Mirabella:
Il problema è se la strategia architettata per riallineare il bilancio è lecita dal punto di vista amministrativo, oppure no.
Senza voler ergerci a giudici, come anche trapelato da ambienti vicini all’amministrazione, si tratta di una colossale forzatura che forse neppure riuscirà a superare le maglie non strette delle norme amministrative.
Non a caso non si parla più dei dipendenti della cultura… si sono persi per strada.
È certamente legittimo tutelare i servizi sociali, specie quelli obbligatori per legge, ma che ci azzecca questo ragionamento con l’impostazione sul soggiorno???
È opinione comune che non si amministra improvvisando, come in questa occasione.
Il Sindaco scopre ora che questo non è bilancio della giunta Cassì, ma una pietanza lasciata in frigo, forse volutamente, dalla precedente amministrazione, ma, allora era bene mangiarla subito, per evitare che andasse a male.
Non siamo più in campagna elettorale, non c’è bisogno di assicurare altre risorse per la promozione turistica, la tassa di soggiorno, se ben utilizzata, fornisce somme già abbastanza utili.
Non voglio soffermarmi sulla cervellotica valutazione circa l’utilizzo, nell’anno, del gettito della tassa di soggiorno, enormemente discutibile, né sulla risibile considerazione che i tempi stretti per l’approvazione del bilancio, - siamo arrivati a quasi tre mesi dall’insediamento della giunta, - siano stati incompatibili con le dinamiche dell’Osservatorio per la sua nuova composizione, per quanto si vuole ricorrere d una convocazione straordinaria delle organizzazioni di categoria, per mettere una pezza alle colpevoli omissioni, in questo caso del Presidente del Consiglio comunale che ha già convocato, con enorme ritardo la Commissione Trasparenza, ha dimenticato di presentare al Consiglio, alla prima seduta utile, l’approvazione di debiti fuori bilancio e, come stiamo vedendo, ha dimenticato di convocare le parti per la nuova composizione dell’Osservatorio per al tassa di soggiorno.
Ci sia consentito, pur nel rispetto delle prerogative di una giunta di operare al meglio, in fase di redazione del bilancio preventivo, anticipare quelli che saranno i rilievi che solleveremo in ordine alle riserve venute fuori da un primo esame dell’atto e a quelle che scaturiranno da un esame più approfondito, già avviato per un adempimento che poteva offrire, alla città, sensibili misure per un risveglio economico-turistico, propedeutico non solo al turismo della prossima stagione ma all’economia generale del comparto.
A poco serve fare, ora, promesse sulle prossime mosse a favore delle voci emergenti del turismo, abbiamo riletto il programma elettorale del sindaco alla voce ‘sviluppo turistico’, che era al secondo punto della lista di cose da fare, e possiamo notare come nulla si sia tentato di fare con la tassa di soggiorno, addirittura, per gli infopoint, invece di reperire personale specializzato, utilizziamo le somme per pagare gli stipendi.
Ci troviamo davanti, al di là delle forzature amministrative per esigenze di bilancio, a indicazioni assai generiche, superficiali, con pochi particolari che possano aiutare a capire quali siano le dinamiche che sovraintendono alle politiche turistiche.
Nessuna somma minimamente importante per il Castello di Donnafugata, nessun cambiamento in ordine alla scelta di sostenere eventi e spettacoli di dubbio beneficio per il turista, con 143.700 per interventi per l’organizzazione e gestione di eventi per attività culturali di promozione turistica, troppo vaga la spesa di ben 265.000 euro per generici contributi da erogare per interventi in materia di turismo.
Nessun cenno, nel piano predisposto, per interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali, rilevanti come attrazione turistica.
Nessun cenno per interventi per la promozione e valorizzazione di manifestazioni tradizionali e identitarie della città, nessun cenno per adeguamenti di strutture ricettive e servizi pubblici per l’accesso di animali.
Progetti di sviluppo di itinerari turistici anche in ambito extra comunale, anche per questo nessun cenno.
Capisco che leggere un regolamento comporterebbe che si dovrebbero, poi, rispettare gli articoli, altrimenti è tempo perso, ma, a questo punto, visto l’andazzo, consiglierei, se tutti sono d’accordo, di eliminare il regolamento e lasciare piena disponibilità di scelta alla giunta di turno, superando tavoli tecnici, osservatori e anche inutili passaggi in consiglio comunale se, come temo, una maggioranza asservita al governo cittadino, vorrà svolgere solo una funzione notarile di semplice nulla osta per le decisioni dei vertici politici sulla materia.


CCN : Basta con i "tavoli" ci vogliono i voli.

CCN : Basta con i "tavoli" ci vogliono i voli.

Qualcuno ha definito l'incontro di ieri, alla ex provincia di Ragusa,  una vera e propria farsa malamente orchestrata da un ente che, purtroppo, ha ben poco da dire e cerca ogni possibile spiraglio per conquistare un po di credibilità senza preoccuparsi di apparire schierati o troppo disponibili. Ma oggi arrivano le prime prese di posizione che aprono uno squarcio nella nebbia che gravita sull'aeroporto. Ecco il comunicato del Centro Commerciale naturale di Ibla che anche in passato aveva tentato di inserirsi nelle discussioni.
Chi era presente, ieri, alla riunione indetta dal Commissario dell’ex Provincia per parlare di Aeroporto, appartiene a quella stessa classe politica, amministrativa, dirigente che, almeno negli ultimi dieci anni, si è occupata dell’Aeroporto di Comiso relegandolo a figlio minore del sistema trasporti in Sicilia. Basta tavoli, incontri, chiacchiere. Il territorio vorrebbe più concretezza e meno passerelle, ma soprattutto un incremento dei voli nazionali in modo da generare traffico e far diventare lo scalo comisano più appetibile per i vettori”. E’ la posizione del direttivo del Centro commerciale naturale Antica Ibla che commenta l’esito della riunione di ieri alla sede del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa.
“Fatte salve le posizioni dei sindaci neoeletti di Comiso e Ragusa, appena arrivati sulla scena politica “decisionale” della provincia - dicono ancora da “Antica Ibla” - dobbiamo evidenziare come si siano ripetute negli anni le dichiarazioni su impegni, lavoro e fatica per reperire risorse a favore dell’aeroporto, ma sembra che al di là di quelle si sia fatto davvero poco, soprattutto per tutelare gli interessi di tutti gli imprenditori del settore turistico della provincia che hanno investito proprio in funzione della presenza di una infrastrutture che avrebbe dovuto essere capace di far aumentare le presenze nel territorio. Serve un cambio di strategia!”.
“Basta parole - aggiungono - chi vuole impegnarsi per l’aeroporto deve puntare per il 2019 all’incremento dei voli nazionali, giornalieri andata e ritorno per Roma o Milano, per consentire intanto ai nostri concittadini di poter raggiungere i centri nevralgici d’Italia e, allo stesso momento, aprire le porte di questa parte dell’Isola alle migliaia di turisti che vogliono vivere le nostre eccellenze e che transitano da quelle due grandi città. Bisognerà poi sforzarsi per mantenere queste rotte e generare traffico e far diventare Comiso uno scalo importante. Solo così - concludono - l’aeroporto comincerà a crescere, diventerà importante e sarà una reale struttura votata alla crescita economica della nostra provincia”.

Come dire : insomma è ineluttabile che il gioco finisca come previsto già da tempo ma almeno accontentate il territorio!!!


Tassa di soggiorno. Cassì chiede scusa!

Tassa di soggiorno. Cassì chiede scusa!

Cassi conferma. La tassa è servita per far quadrare il bilancio pagando anche stipendi dei dipendenti utilizzati nel settore turistico. Vedi video.


Incontro oggi per l'aeroporto

Incontro oggi per l'aeroporto

Incontro, come al solito interlocutorio, per cercare soluzioni alla questione aeroporto di Comiso. L'appuntamento era scaturito da una sollecitazione di Orazio Ragusa nei confronti del commissario Piazza affinchè si mettesse in piedi un tavolo in grado di affrontare l'argomento. E così oggi tutti presenti! A parte la solita passerella, che comunque diamo per obbligatoria e non differibile, almeno per i deputati, è scaturita una proposta semplice come l'acqua calda. Facciamo un tavolo ristretto per affrontare il tema. Non cambia nulla: in pochi è meglio ma ci vogliono un po di competenze.  Prima di entrare nel merito, brevemente, faccio due riferimenti: il primo a Giorgio Assenza che nell'intervento ha citato chi vi scrive pregandomi di non essere così pessimista nei confronti dello scalo. E' bene ricordare che non ho detto io che l'aeroporto è in crisi, che perde tot al giorno e che l'unica è regalarlo alla Sac. L'altra citazione è per il sindaco di Comiso. La signora Schembari ha ribadito che la struttura è di tutta la provincia e ha invitato gli altri sindaci a comprare parte di quel 35% di cui tanto si parla. Prima di tutto dovremmo sapere quanto vale ogni azione e poi chi avrebbe tanti soldi? In definitiva dobbiamo fare riferimento all'intervento di Giorgio Cappello che ha detto che, nonostante tutto, si va avanti. I soci hanno chiesto una piano industriale più veritiero e si sono impegnati a sorreggere la struttura. Bene allora tutto a posto. L'unica difficoltà vera è capire come SAC si impadronirà di Comiso. Cioè con le buone, mettendo soldi e buona volontà, oppure con prepotenza ricapitalizzando e cacciando via il comune casmeneo. Da notare un certo nervosismo da parte di alcuni ex componenti della Cam Com di Ragusa, fautori dell'accorpamento nella supercamera di commercio  unita, che sembrano aver dimenticando quanto si sono battutiti per arrivare a questo punto, di non ritorno.


Il dopo incendio all'Ospedale Civile.

Il dopo incendio all'Ospedale Civile.

E' andata bene ieri all'Ospedale Civile dove, in serata si è sviluppato un incendio che è stato prontamente domato. Ma come dicevamo nell'articolo pubblicato appena giunta la notizia dell'incidente il nostro nosocomio mostra tutti i suoi quasi 90 anni ed è giunta l'ora di metterlo in pensione. Speriamo che lo scampato pericolo serva da incitamento e stimolo ad accelerare il trasferimento al Giovanni Paolo Secondo. Intanto ecco il resoconto ufficiale e particolareggiato  di quanto è avvenuto ieri sera. La sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha disposto l’invio di due squadre operative preso l’ospedale civile di Ragusa dove a causa di un surriscaldamento di un pacco batterie posizionato su un balcone esterno, quale gruppo ausiliario di emergenza per un laboratorio dell’ospedale si è sviluppato del fumo.  Il personale Vigilfuoco è riuscito con immediatezza a spegnere il piccolo focolaio creato dal pacco batterie. L’odore acre sprigionatosi dalla combustione ha interessato il reparto di medicina, ed i sanitari adottando le procedure del piano di emergenza hanno deciso di sistemare in altro reparto i 14 degenti. Sul posto il funzionario di turno Ing. Iacono Biagio. L’emergenza è stata risolta in breve tempo, il nosocomio è rapidamente tornato alle normali attività. Nel contempo l’Azienda Sanitaria di Ragusa in questo nota stampa rassicura la comunità iblea.  Il corto circuito non ha prodotto danni ma ha solo determinato un’invasione di fumo nelle stanze del reparto di Medicina. Sono subito accorsi il personale sanitario in servizio, la squadra di emergenza interna, e i vigili del fuoco. Presenti sul posto il dr. Giuseppe Cappello, dirigente della Direzione Santiaria, i reperibili dell'Ufficio tecnico Giovanni Tribastone, Antonio Bonifacio e il dr. Giuseppe Smecca del Servizio prevenzione e protezione. Sono stati effettuati alcuni rilevamenti dell’aria all’interno delle camere di degenza e si è deciso di sgomberarle, temporaneamente, a causa del forte odore e della fuliggine che si era depositata., Le condizioni ottimali sono state ripristinate, dopo un’accurata pulizia da parte della ditta preposta. Infatti, già stamattina i pazienti sono rientrati nelle stanze di degenza. L’incidente non ha provocato nessun danno alle persone, né ricoverate né in servizio all’ospedale. Inoltre, i pazienti hanno dimostrato grande senso di responsabilità, nessuno si è fatto prendere dal panico e hanno collaborato con le squadre intervenute.