Pasqua con gusto Ard

Pasqua con gusto Ard

I sapori dell'isola per una Pasqua piena di gusto. In arrivo in tutti i punti vendita Ard
Discount due nuove colombe artigianali firmate “Terre e Tesori di Sicilia”. La prima è
la colomba ricoperta di cioccolato bianco e pistacchi abbinata a un vaso di crema
spalmabile al Pistacchio di Bronte DOP. L'altra è la colomba ricoperta di cioccolato
fondente e scaglie di Cioccolato di Modica IGP con vaso di crema spalmabile al
Cioccolato di Modica IGP. Buonissime, con ingredienti di qualità e confezionate in due
bellissime scatole colorate: Ard ancora una volta propone due ricette assolutamente da
non perdere. Le imminenti festività pasquali saranno vissute inevitabilmente con uno
spirito diverso, con le sue nuove proposte dolciarie l’insegna gestita dalla Consortile Ergon
regala un pizzico di gioia e di piacere alla sua clientela, puntando all'eccellenza siciliana. Il
Cioccolato di Modica IGP e il Pistacchio di Bronte DOP sono infatti tra i prodotti di punta e
più apprezzati al mondo della cucina isolana: il primo, d’ispirazione azteca, è buono e fa
bene; l'altro ha un sapore unico e l'inconfondibile colore verde smeraldo. Gusto, ma anche
immagine: Ard pensa a tutto, anche alle confezioni che si ispirano ai colori e alle trame
dei carretti siciliani. Rosso e azzurro per la colomba al Cioccolato di Modica IGP e rosso
e verde per quella al Pistacchio di Bronte DOP. Belle, vivaci e allegre, perfette anche
come regalo pasquale.
Ma ancora una novità per questa Pasqua. Sulle tavole delle imminenti festività arrivano
infatti anche quattro nuovi e buonissimi formati di pasta ripiena, tutti rigorosamente limited
edition. C’è l’imbarazzo della scelta! Per chi ama i gusti decisi Ard propone le
“Mezzelune” con un cuore di carne brasata, polpa di pomodoro origine Italia e Merlot
origine Italia, ma anche i “Ravioli” al ragù alla napoletana, sempre con polpa di
pomodoro origine Italia. Irresistibile ricetta vegetariana con i “Girasoli” con pomodorino
giallo, burrata e basilico italiano. Per gli amanti del pesce infine i “Ravioli” ai gamberi
piccanti. Quattro ricette, quattro diversi ripieni con gli ingredienti di qualità di Ard, a partire
dalla pasta realizzata con uova di galline allevate a terra. Da provare per imbandire le
proprie tavole nei tradizionali giorni di festa.


La Settimana Santa con prudenza e responsabilità

La Settimana Santa con prudenza e responsabilità

Prudenza e responsabilità in vista della Settimana Santa: è quel che ha chiesto, con una lettera inviata a tutti i sacerdoti, monsignor Sebastiano Roberto Asta, amministratore apostolico della Diocesi di Ragusa. Rifacendosi alle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, che ha incoraggiato i fedeli a partecipare ai riti di questo periodo forte dell’anno, senza però trascurare alcuna delle norme previste dai protocolli sanitari, l’amministratore apostolico, d'intesa con il Collegio dei Consultori, ha ritenuto opportuno sollecitare i confratelli sacerdoti a uniformarsi ad alcune disposizioni che riguardano la Domenica delle Palme (si usi la seconda forma o anche la terza prevista nel Messale e si faccia la benedizione delle palme all';inizio di ogni celebrazione); le Quarantore (è consentita la celebrazione delle Quarantore nel corso della Settimana Santa); la Messa crismale (avrà luogo in Cattedrale il giovedì santo, 01/04/2021, alle ore 10.00); la Messa in coena Domini (oltre a quanto previsto dalla nota CEI, si sottolinea l'importanza di evitare in
ogni modo che, dopo la Messa, vi sia spostamento di fedeli da una Chiesa all'altra per la consuetudine della visita agli altari della riposizione); le Vie Crucis (si possono celebrare in chiesa, a condizione che i fedeli rimangano fermi al loro posto); la Veglia pasquale (la liturgia del fuoco avvenga il più possibile vicino alla porta della chiesa, per favorire la partecipazione dei fedeli, che devono rimanere in chiesa, fermi al loro posto; le candele vengano distribuite da addetti con i guanti monouso); le Processioni (permane il divieto delle processioni e delle altre forme di pietà popolare che comportano assembramenti e movimento di persone, sia all'interno che all'esterno della chiesa). «Il tendenziale peggioramento del quadro epidemiologico, in questi giorni, ci deve spronare a osservare con particolare attenzione – sottolinea l’amministratore apostolico della Diocesi – queste disposizioni, confidando che un prudente e responsabile atteggiamento pastorale – insieme alla campagna vaccinale ormai iniziata – cooperi ad
una più veloce uscita dall'attuale situazione, ancora particolarmente pesante. Il memoriale dell'evento pasquale, ormai vicino, rafforzi la nostra speranza e infonda rinnovato vigore alla resilienza che già da tempo le nostre comunità stanno, anche se con fatica, esercitando».


Quasi già "tutto esaurito". E da noi????

Quasi già "tutto esaurito". E da noi????

Stiamo parlando delle isole Baleari che hanno fatto registrare il quasi "sold out" delle loro strutture alberghiere in pochissimo tempo, ossia dopo la ripresa delle vendite dei voli dalla Germania.

Biglietti dei trecento voli andati venduti in pochissimi minuti e prenotazioni che, rispetto al 2019, sono più del doppio per le isole Baleari. Una sorta di "fuga di massa" dalla Germania verso queste destinazioni, indicate come "covid-free", o quasi, ma in ogni caso super sicure. Tutto nasce dall'ok dato dal governo tedesco alla ripresa degli spostamenti proprio verso le isole Baleari. Queste, insieme ad altre zone della Spagna, sono state indicate come "mete sicure" dal punto di vista della pandemia. Vuol dire che chi si recherà a Maiorca, Ibiza o Formentera in vacanza, al rientro in patria non dovrà osservare il periodo di quarantena obbligatorio. Il ritorno dei turisti è reso possibile dallo "stato di grazia": i 19 casi ogni 100.000 abitanti, tra i più bassi dell’intero continente. Una notizia che corre veloce sul web e che "spinge" altri turisti a scegliere le Baleari come meta del ponte pasquale.

Eurowings, la compagnia low cost del colosso Lufthansa ha annunciato di aver istituito 300 collegamenti aggiuntivi per Maiorca le cui prenotazioni sono state vendute in brevissimo tempo. La Tui, altro vettore che collega gli scali tedeschi con quelli spagnoli ha registrato richieste doppie rispetto allo stesso periodo del 2019 mentre Easyjet che collega Berlino con le Baleari annuncia un trionfale +446% rispetto a un anno fa. Per la Spagna potrebbe trattarsi solo dell’antipasto dal momento che il 17 maggio anche la Gran Bretagna - loro tradizionale bacino di mercato - farà cadere i divieti di spostamento. E in Italia? O meglio, in Sicilia? Le piccole isole potrebbero essere luoghi super-sicuri. I casi sono davvero pochissimi e creare una "bolla" contro il coronavirus, con tamponi a tappeto per individuare gli eventuali asintomatici e porli in quarantena sembra un'operazione abbastanza semplice. Pensiamo alle isole Eolie, patrimonio Unesco, oppure alle Egadi. Invece tutto tace. E i turisti "scappano" verso altre isole felici.


Cerasuolo di Vittoria Docg, il consorzio (ri)elegge il Cda.

Cerasuolo di Vittoria Docg, il consorzio (ri)elegge il Cda.

Alla fine si trova la quadra e il consorzio del Cerasuolo di Vittoria Docg ha il suo nuovo Cda. Il secondo in poco tempo, in realtà. Perché dopo l'elezione che era avvenuta circa un anno fa  il ministero delle Politiche Agricole era intervenuto bloccando tutto. Achille Alessi, allora designato presidente, aveva raccontato alla nostra redazione che si trattava solo di formalità burocratiche . Ma il il nodo è stato presto sciolto. La questione riguardava, tra le altre cose, i consiglieri da eleggere. Erano nove secondo il consorzio, sei, invece per il ministero. Che alla fine ha avuto ragione. E infatti sono sei i componenti del nuovo Cda. Si tratta di Achille Alessi (Terre di Giurfo), Silvio Balloni (Santa Tresa), Rosario Giudice (Horus 2), Gaetana Jacono (Valle dell’Acate), Marco Parisi (Feudi del Pisciotto) e Antonio Rallo (Donnafugata). Rispetto alla scorsa elezione, "saltano" Andrea Annino (Valle delle Ferle), Pierluigi Cosenza (Poggio di Bortolone), Alessio Planeta (Aziende Agricole Planeta) e Giuseppe Romano (Azienda Agricola Romano). Il nome a sorpresa è quello di Marco Parisi che "spunta" nella seconda tornata di elezioni. Ora il 22 marzo si elegge il presidente. Secondo le indiscrezioni, Achille Alessi sarà il numero uno del consorzio. Così come era avvenuto qualche tempo fa.

“Ognuno dei consiglieri - recita una nota del consorzio diffusa ai giornali -  è stato eletto nella categoria in cui si è candidato e cioè in quella di produttore, vinificatore o imbottigliatore, per la Docg o per la Doc Vittoria, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento elettorale, tenendo cioè in considerazione la ripartizione dei voti tra i vari associati (calcolati in base alla quantità di prodotto – uva rivendicata, vino vinificato e vino imbottigliato - nell’ultima campagna vendemmiale precedente l’Assemblea) ed inoltre tenendo presente la richiesta avanzata lo scorso anno dal Mipaaf ossia che la distribuzione del numero dei consiglieri tra le due denominazioni tutelate (Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc) fosse coerente con la quantità di prodotto reale rappresentata dalle denominazioni”. Il consorzio ha una trentina di soci che rappresentano l'80 per cento totale della produzione. Stiamo parlando di oltre 250 ettari di vigneti rivendicati per una produzione media di 710 mila bottiglie di Cerasuolo di Vittoria Docg e 230 mila bottiglie di Vittoria Doc

da cronache di gusto web


Ma quanto ci costi?

Ma quanto ci costi?

Facendo una ricognizione degli immobili che la Regione affitta in provincia di Ragusa emerge un esborso di circa un milione di euro l’anno, e per l’esattezza di ben 912.538,31 euro”. Lo rileva la deputata regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, che ha effettuato uno studio approfondito sulla questione.

“E’ chiaro – prosegue la deputata – che gli immobili attualmente di proprietà regionale non si prestano all’uso richiesto dai vari uffici assessoriali che insistono come sedi decentrate nella nostra provincia, sia per posizione, che per superfice complessiva e composizione. Parlo nello specifico degli uffici della Motorizzazione civile, dell’Ispettorato regionale del lavoro, dell’Ispettorato regionale dell'agricoltura, della sede operativa della Protezione civile e della Condotta agraria. Difatti questi uffici regionali risultano ubicati presso immobili di ditte private e producono un costo complessivo per le casse regionali, e quindi di tutti noi, di circa un milione di euro. Appare quindi chiaro che la Regione, per ridurre al minino il costo di questi fitti passivi, potrebbe condividere tale necessità con enti pubblici, come il Libero consorzio e i vari Comuni stessi della provincia, ma anche con altre amministrazioni di carattere statale, in maniera da trovare un’intesa che permetta un risparmio importante sugli affitti, riattivando al meglio strutture pubbliche attualmente non utilizzate o semplicemente non adeguate allo scopo”.

Su Ragusa, fra l’altro, non si può non pensare ad un utilizzo multifunzionale di palazzo Tumino, enorme immobile sito di fronte all’ex Provincia regionale di Ragusa, di circa 30mila mq e ben 9 piani.

“È vero che non si tratta di una proprietà già pubblica però nel progetto di utilizzo, essenzialmente come Cittadella giudiziaria, si potrebbe aggiungere anche il trasferimento degli uffici assessoriali – conclude Stefania Campo – che in questo momento trovano la propria sede all’interno di immobili di proprietà di privati. Ma ci sarebbe anche un’altra strada percorribile. E mi riferisco alla possibilità, da parte della Regione, di acquistare immobili di alta valenza che ridiano vita al centro storico. Per esempio, sempre restando su Ragusa, l’ex Standa o anche villa Moltisanti, in modo da togliere via via i fitti passivi, prima di tutto quelli in scadenza nel 2022 e poi quelli in scadenza nel 2025. Avere una progettualità che sgravi la Regione di costi è importante. Proprio la progettualità è quello che manca in questa Finanziaria. In un momento come quello che stiamo attraversando, si tratta di cifre che devono essere sottratte ai consueti sprechi di cui siamo tutti a conoscenza: non c’è più motivo di rinviare. Bisogna rimettere certi conti in ordine e bisogna razionalizzare al massimo la spesa regionale. Oltre al fatto che sembra logico il dover utilizzare finalmente in maniera opportuna e lungimirante tutto il patrimonio immobiliare pubblico. Se non cominciamo ora, quando?”.


Ora controlliamo anche i rifiuti

Ora controlliamo anche i rifiuti

Ci sarebbe davvero da inc......avolarsi! Più paghiamo e più ci fanno le angherie. Ora a parte l'amarezza del cittadino questa storia del controllo della spazzatura è davvero surreale. In America sui sacchi della spazzatura rovistati ci fanno i film da noi  ci facciamo i comunicati stampa di soddisfazione. Inoltre c'è da dire che la comunicazione da parte della ditta nei confronti dell'utente ci sembra insufficiente e  non dovrebbe essere il Comune a dirci di leggere i manifesti in giro.
Ora leggiamo il comunicato:

Sono state circa 200 le persone che hanno avviato le procedure per regolarizzare la
propria posizione procedendo conseguentemente al ritiro del kit per la raccolta
differenziata. Questo è il primo risultato raggiunto a seguito dei controlli svolti
venerdì scorso, a cui ne seguiranno altri, sui sacchi di rifiuti conferiti fuori dai
mastelli e delle relative sanzioni che sono state comminate.
Il sindaco Peppe Cassì ricorda quindi quale è la regola per conferire i rifiuti
indifferenziati: “Occorre sempre esporre il proprio mastello grigio e solo nel caso in
cui questo fosse insufficiente, è possibile aggiungere al mastello un piccolo sacco.
Rifiuti esposti solo nel sacco e senza mastello saranno sottoposti a controlli a
campione prima di essere ritirati: in caso venisse riscontrato che appartengono a
trasgressori perché non in regola con la Tari o comunque sprovvisti dei mastelli, si
procederà con le relative sanzioni. E’ importante inoltre che vengano gettati tra i
rifiuti indifferenziati solo quelli che non è possibile smaltire con plastica/lattine,
vetro, umido o carta. In caso di dubbi, è possibile consultare il “Riciclabolario”
disponibile al sito www.bastaunattimo.com Preciso ancora che occorre utilizzare, sia
all’interno del mastello e sia per eventuali piccole eccedenze da aggiungere al
mastello stesso, sacchetti semitrasparenti, così da agevolare i controlli.
Comunico infine che è nuovamente disponibile il servizio di ritiro a domicilio di
rifiuti ingombranti su prenotazione al numero: 800 97 35 33 “.


Sospeso Astra Zeneca: In arrivo altro vaccini.

Sospeso Astra Zeneca: In arrivo altro vaccini.

«Ho firmato la sospensione delle vaccinazioni AstraZeneca in Sicilia in attesa delle decisioni che dovrebbero essere assunte dagli enti regolatori. Quello che sta accadendo in questi giorni è il segnale che la farmacovigilanza funziona in maniera tempestiva, immediata e nell'interesse dei cittadini». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dopo la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco di estendere, in via precauzionale, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.

«In Sicilia fino ad oggi quasi 115 mila cittadini hanno ricevuto un vaccino AstraZeneca e le evidenze scientifiche indicano con chiarezza che si tratta di un vaccino sicuro – ha aggiunto l'assessore - Se io fossi uno dei cittadini siciliani vaccinati con AstraZeneca, in questo momento vorrei sapere se ci sono controindicazioni e se la seconda dose deve essere portata a termine. L'aspettativa sulla vaccinazione era ed è molto alta, non possiamo permetterci di creare tra i cittadini la psicosi del vaccino. Ma per fare questo servono informazioni chiare. Ecco perché anche la Regione chiede alle autorità competenti di fare la massima chiarezza possibile. Solo così, dopo un iniziale e comprensibile rallentamento delle vaccinazioni, sono convinto che ci potrà essere una cospicua ripresa. Il vaccino è l'unico antidoto per uscire da questa pandemia».

In Sicilia sono state utilizzate 400 mila dosi di Pfizer e 19 mila dosi di Moderna. Nei prossimi giorni sarà consegnato un numero minore di dosi AstraZeneca rispetto a quelle previste (10 mila invece di 50 mila), ma nella prima settimana di aprile aumenteranno le dosi di Pfizer: invece delle 50 mila previste, ne arriveranno 100 mila. A questi vaccini si aggiungerà anche Johnson&Johnson.

Razza ha infine annunciato che, come previsto, domani (martedì, 16 marzo) a partire dalle 15, sarà possibile prenotare il vaccino anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili” seguendo i criteri che verranno comunicati nelle prossime ore.


E' tornato alla casa del Padre

E' tornato alla casa del Padre

La notizia ci rattrista perche Silvio Biazzo è stato un valido collaboratore della nostra emittente. Per alcuni anni, compatibilmente con i suoi impegni di lavoro ha anche lettO il telegiornale  poi ha realizzato servizi ed interviste in ambito ecclesiastico mantenendo  i rapporti con il vescovato e le parrocchie. Ci uniamo quindi, in questo momento, all’Ufficio Comunicazioni Sociali e all’intera redazione di Insieme,
nel ricordare il collega esprimendo  vicinanza alla moglie Marisa e i figli Danilo e Katia.  Nella nota dell'ufficio diocesano si legge che Silvio ha accompagnato sin dai primi
numeri la storia del giornale diocesano cui non ha mai fatto mancare il suo contributo di
passione e di competenza. Silvio lascia a loro il compito di proseguire questo cammino
sulla strada di un giornalismo autentico che ha saputo anche accettare la sfida del
rinnovamento e della tecnologia. Lo ricordano  infatti sia puntuale nella consegna degli
articoli per i numeri delle tante stagioni di Insieme ma anche come uno dei più assidui
collaboratori del sito internet del periodico. È stato un riferimento sicuro, un maestro che
ha saputo trasmettere il suo modo semplice, schietto e generoso di vivere l’esperienza di
fede nel confronto con i fatti che la vita ci offre ogni giorno. La sua testimonianza non è
venuta meno neanche nei giorni della malattia che ha affrontato con dignità e coraggio.


Misure meno restrittive per certe aree ????

Misure meno restrittive per certe aree ????

Nonostante la situazione Covid vada facendosi a poco a poco più difficile e in particolar modo nell'aria iblea,  ConfCommercio Sicilia ha inviato  una lettera aperta ai prefetti dell’isola e ai deputati nazionali eletti sul territorio siciliano.

“La presente – è scritto nel documento firmato dal presidente regionale
Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – per significarvi il grave stato di
prostrazione in cui versano i comparti del commercio della nostra isola che, già
alle prese con una crisi economica congiunturale, stanno facendo i conti, da un
anno a questa parte, con gli effetti nefasti dell’emergenza sanitaria. Uno stato
che potrebbe rivelarsi senza ritorno nel momento in cui da domani, lunedì 15
marzo, si acuiranno di nuovo le restrizioni anticontagio, essendo stata la Sicilia
collocata in zona arancione, anche e soprattutto in danno a queste attività, in
particolare i pubblici esercizi e gli operatori della ristorazione”.
“Siamo convinti – prosegue la lettera aperta di Confcommercio Sicilia – che la
tutela della salute debba essere prioritaria ma al contempo non possiamo non
considerare che, con riferimento al numero dei contagi, la nostra isola non versi
in una condizione tale da determinare il passaggio alla fascia successiva (da
gialla ad arancione). Non pretendiamo, naturalmente, di sostituirci alle autorità
sanitarie ma di una cosa siamo certi e cioè che l’applicazione delle misure
protocollari anticontagio, così come stabilito dal Governo nazionale e a cui le
varie attività commerciali si sono adeguate, ha fatto sì che le risposte, in termini
di contenimento del fenomeno, fossero esaustive, almeno per quanto riguarda
gli esercizi in questione”.
“Ecco perché facciamo appello alla vostra sensibilità e alla vostra attenzione
per richiedere la vostra autorevole sollecitazione nei confronti del Governo
nazionale volta a considerare la possibilità di adottare misure meno restrittive
da localizzare in quelle aree del nostro territorio regionale dove il numero dei
contagi risulta essere al di sotto dei parametri. Ovvero, prevedendo le  restrizioni non in maniera generalizzata, così come accadrà da lunedì 15
marzo, ma solo laddove si rende davvero necessario. È un appello che vi
rivolgiamo motivato dalle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto in
queste ultime ore da parte dei titolari di numerose attività (soprattutto pubblici
esercizi e ristoratori) che si dicono certi di non riuscire a farcela e di essere
costretti a chiudere definitivamente le proprie attività, con tutte le problematiche
che ciò comporterà sul fronte della sussistenza delle proprie famiglie. Una
situazione drammatica resa ancora più incerta dal fatto che nessun tipo di
ristoro è ancora arrivato e che il tempo continua a trascorrere inesorabile”.
“Siamo amareggiati – conclude la lettera aperta – per quanto sta accadendo e
ancora di più lo saremo se la nostra rete economica non sarà in grado di
resistere ai colpi inesorabili che arrivano a causa dei provvedimenti assunti. Vi
preghiamo di dare risposta agli operatori siciliani e alle loro famiglie e vi
ringraziamo sin da ora per ciò che riuscirete a fare”


Stazione Fontanarossa Aeroporto. Si può fare di più

Stazione Fontanarossa Aeroporto. Si può fare di più

Inaugurata la stazione ferroviaria Fontanarossa Aeroporto. Finalmente diviene realtà il collegamento tra l’aerostazione e la nuova fermata dei treni. Un intervento che segna certamente, dopo decenni, un passo strategico di fondamentale importanza per i trasporti e la mobilità centro orientale dell’isola.

Secondo il nostro modesto parere c’è stata troppa enfasi per un’opera che certamente doveva rientrare, già da sempre, nella normalità delle cose vista la dislocazione dei binari a ridosso dell’aeroporto e con due stazioni vicine Acquicella e Bicocca.

Una domanda ci sorge spontanea: visto che la fermata dell’aeroporto era stata programmata e prevista per settembre e poi spostata a dicembre 2020 ed ancora spostata di tre mesi per realizzare il collegamento stradale tra la stazione e l’aerostazione, come mai nessuno del Dipartimento Trasporti regionale abbia ritenuto opportuno dover riprogrammare gli orari ferroviari avendo avuto più di due anni di tempo prima dell’apertura, dando così la possibilità di poter prendere i primi voli del mattino?

Siamo perfettamente d’accordo sulla realizzazione dell’infrastruttura, anche se tardiva, facciamo un plauso al governo Musumeci per la realizzazione della stessa ma non condividiamo le affermazioni dell’assessore ai trasporti, Marco Falcone, che evidenzia che la nuova fermata ferroviaria di Fontanarossa avrà una straordinaria importanza considerato che dal 13 marzo la gente potrà partire in treno da Messina, Taormina, Fiumefreddo, Giarre, Acireale, Siracusa, Augusta, Lentini, Caltagirone e, ancora da Enna, Caltanissetta per andare a prendere l’aereo. Desideriamo fare presente che i primi treni del mattino, da qualsiasi direzione si provenga, non garantiscono la possibilità di prendere i primi voli aerei. Infatti, da Messina i primi treni arrivano a Catania aeroporto alle ore 6.08, 6.44, 8.52; da Siracusa 6.02, 6.49, 7.56, 8.52; da Caltanissetta/Catenanuova/Enna 7.24, 7.49, 9.54; da Caltagirone 7.33, 18.00.

Così come per il rientro in serata da Catania Aeroporto in treno per le varie direzioni. Infatti, da Catania aeroporto verso Messina ultimo treno è alle ore 20.42; verso Siracusa alle ore 21.08; verso Catenanuova/Enna/Caltanissetta alle ore 19.53; verso Caltagirone alle ore 19.04. Da notare che non vi è nessun collegamento tra Ragusa e la fermata Catania aeroporto. Potevano creare delle coincidenze tra i treni tra Ragusa, Siracusa e Catania aeroporto. Un dato certo è che tra le città nominate dall’assessore la città di Ragusa non c’è. Potevano creare le coincidenze con i treni provenienti dalla direttrice tirrenica (Barcellona, Milazzo, Patti, etc.) su Messina con i treni per Catania aeroporto ma non è stato fatto.

In conclusione tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa è al momento solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti  nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario (due anni) per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio di mobilità treno - aereo efficiente ed efficace così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”.