Manifestazione di protesta per il 6 settembre

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Per Mercoledi 6 settembre un tassista che lavora all’aeroporto di Comiso ha richiesto, in questura, il permesso per una manifestazione di protesta da svolgersi davanti al Pio Latorre. E’ un segnale emblematico del fatto che chi opera per la struttura sente fortemente il disagio di questi tempi. Lo scalo dopo lo sgarbo della Ryanair , in vergognosa combutta con la Sac di Catania , è assolutamehte sotto dimensionato con un paio di voli al giorno. Va da se che il tassista non puo trarre risorse da questo tipo di servizi ed allora, con uno scatto d’orgoglio, si è recato in questura per farsi autorizzare alla protesta. Non è quindi un politico ma solo uno che vorrebbe che l’aeroporto funzionasse meglio.  Ora sulla rete ha diramato l’invito a partecipare a tutte le forze sociali nella speranza di fare un po di rumore  intorno al motivo della protesta e cioè “la  mancanza di investimenti e di prospettive politiche di crescita per lo scalo”. Purtroppo  caro amico Paolo, questo è il nome del tassista che ha avuto il coraggio di metterci la faccia, la protesta non servirà a nulla perchè sono tutti d’accordo a mantenere le cose cosi come stanno. Con incarichi e stipendi anche se poi nello scalo ci sono appena 2 voli al giorno, grazie a Dio quelli almeno ci sono, vanificando ogni sforzo di chi aveva creduto in futuro migliore. Comiso è stato un tassello della grande manovra della Sac che in un colpo solo si è liberata dei costi della Ryanair e mantenendo la struttura in condizioni tali da non nuocere e magari aggiungendola al malloppo della possibile vendita. Molte volte mi hanno chiesto che biosgna fare? Si dovrebbe fare una rivoluzione copernicana cioè cambiare tutto partendo da principi assolutamente diversi. Prima di tutto occore capire che la Sac è proprietaria di una società che ha la concessione per gestire le attività aeroportuali- L’aeroporto, pista e terminal sono ancora del Comune di Comiso.  La protesta si deve fare quindi davanti al comune e chiedere al sindaco conto e ragione per gli errori fatti che hanno regalato l’aeroporto al suo concorrente più agguerrito e senza pietà. La politica dovrebbe comprendere che non si può reggere il moccolo alla Sac che ha sulla coscienza i milioni sprecati per Comiso e ora anche i danni causati dall’incendio. Come dicevo io tanto faranno per confermare che loro, il cda della Sac, non c’entra niente ma qualcuno dovrebbe pagare per quell’orrido mese a Fontanarossa. Insomma vedremo quante persone si riuniranno davanti alla scalo ma  come diceevamo non servirà a nulla.

di Direttore25 Ago 2023 19:08
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