Ultimi giorni per le liste. A Palermo polemiche in Forza Italia
Ultimi giorni utili per preparare le liste per le elezioni del 12 giugno che si svolgeranno in un unico giorno. I risultati li sapremo durante la sera del giorno dopo visto che gli scrutini per i sindaci inizieranno dopo mezzogiorno.
I candidati a sindaco stanno lavorando febbrilmente proprio per individuare i candidati al consiglio comunale ma non è una operazione facile. Da tempo infatti si nota un certo allontanamento della gente comune dalla politica e poi c’è la teoria che è meglio presentare molte liste per ottenere più eletti. Quindi si va alla ricerca non solo di persone che masticano di politica ma anche si semplici conoscenti, che soprattutto nei comuni più piccoli, dovrebbero raccogliere più consensi tra amici e parenti. Ma non funziona più così. Ce ne siamo accorti alle scorse elezioni quando personaggi politici di grido, convinti di avere più possibilità hanno distribuito i voti in tante liste che alla fine non hanno neanche raggiunto la soglia del 5%. E’ accaduto a Ragusa dove candidati con 700 e passa voti alla fine sono rimasti a casa. Lo stesso a Messina dove Cateno Deluca non si è ritrovato in consiglio neanche un consigliere delle sue liste. Secondo chi vi scrive è meglio avere una lista forte che 3 o 4 non molto rappresentative. Comunque, come dicevamo, le liste con i candidati si devono controllare e depositare, secondo le regole, tra il 13 e il 14 maggio. Intanto registriamo forti tensioni nel centrodestra siciliano. Bisognerebbe capire cosa abbia mai fatto di tanto grave Musumeci a Miccichè visto che quest’ultimo non perde occasione per parlare male del Governatore. L’ultima frizione dopo un’intervista del presidente dell’Ars nella quale è stato detto di tutto contro Musumeci. Naturalmente non poteva chiudersi così e in suo soccorso sono intervenuti esponenti di F.I. che da tempo soffrono le esternazioni di Miccichè. Il forzista Gaetano Armao, vice presidente della Regione e assessore al bilancio dice all’Ansa: “Il Presidente dell’Assemblea é incompatibile con ruolo che svolge, che impone sobrietà, equilibrio e senso delle Istituzioni, l’ho detto e continuerò a dirlo in ogni sede, e questo nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Quel che accade oggi determina un punto di non ritorno”. E sulla stessa lunghezza d’onda si pone l’assessore regionale di Forza Italia Marco Falcone «Stamane abbiamo letto l’intervista di Micciché, rimanendo sbalorditi. Poi, tra le reazioni sconcertate di elettori e militanti di Forza Italia, abbiamo appreso di una sua smentita che ci sembra peggiore dell’intervista stessa. Stentiamo a credere che un quotidiano autorevole possa inventarsi dal nulla interi, pesantissimi, virgolettati. Se così fosse, Miccichè dovrebbe certamente procedere per vie legali. Purtroppo – prosegue – Miccichè appare incattivito, in preda allo squilibrio politico, circostanze che lo rendono sempre meno idoneo ai ruoli che ricopre”.