Sbarchi clandestini. Dal sindaco Abbate ci saremmo aspettati maggiore sobrietà

Allarmismo, ipocondria e propaganda politica, non si può dir altro a seguito dei comunicati che sono giunti in redazione in queste ore da Modica. Emblematico è il caso del consigliere Michele Colombo, che ieri in un comunicato stampa ha alzato un gran polverone, per poi oggi spiegare e schernirsi dicendo solamente che si era fatto portavoce delle paure di alcune mamme. Forse, sarebbe stato il caso di informarsi prima di fare certe affermazioni alla stampa. Sarebbe stato opportuno dire che gli autobus, utilizzati per il trasporto dei migrati, vengono sempre disinfettati, in fondo è interesse della ditta ed è interesse dello Stato, che tramite la Prefettura si fa carico dell’onere della sanificazione dei mezzi. Ma ciò che ci risulta alquanto strano sono le dichiarazioni del sindaco Abbate, che in qualità di primo cittadino nonché massima autorità sanitaria in città, potrebbe evitare di creare inutili e pericolosissimi allarmismi.

Prima di affermare che Modica sta vivendo un’emergenza sanitaria a causa dei “numerosi casi di tubercolosi scabbia e aids, provenienti dai recenti sbarchi”, avrebbe potuto chiedere informazioni più dettagliate all’Asp ed essere più preciso nelle sue dichiarazioni. Il problema c’è, nessuno lo nega, l’importante adesso è riuscire a capire quanto è grave e come contrastarlo.

Sino ad ora pare siano stati accertati nove casi di turbercolosi, un’affezione da aids e alcuni casi di scabbia. Adesso tralasciando la scabbia, che è difficilmente trasmissibile ed estremamente facile da combattere, ed il caso di aids, per il quale non si può proprio parlare di emergenza, la turberlcolosi è una questione seria.
Fatta quest’appunto, l’appello che il sindaco rivolge al Governo regionale e nazionale è giusto, queste problematiche non possono essere scaricate sulle spalle di una città o di un sindaco, occorre un intervento sinergico e strutturato, perché ricordiamolo, si parla di emergenza, ma questo non è un fenomeno sporadico è una realtà che dura da anni e perciò non si può ancora continuare a parlare del fenomeno degli sbarchi come di un evento straordinario.
“Il Governo nazionale – continua il sindaco Abbate – deve cercare soluzioni alternative e mettere a disposizione altri scali per fronteggiare l’emergenza sbarchi anche con l’utilizzo delle forze militari. E’ una questione, continua, che investe tutta l’Europa e non si può più tollerare il silenzio delle Istituzioni e l’assenza di misure idonee per prevenire il pericolo di contagio per coloro che si trovano o possono trovarsi in contatto con immigrati che non abbiano ricevuto un’adeguata profilassi preventiva.
Non può il problema essere di esclusiva competenza del porto di Pozzallo, dell’Ospedale Maggiore di Modica e dei comuni limitrofi ma deve essere l’intero territorio nazionale a programmare degli interventi necessari per fornire cure idonee e adeguata accoglienza a quanti nei prossimi mesi, approfittando della stagione estiva, approderanno nel nostro territorio, anche alla luce del fatto che questi sbarchi sembrano avere una pianificazione già stabilita nel paese di provenienza”.

di Redazione03 Mag 2014 19:05
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