Finale per la serie B. Il rugby Ragusa non potrà giocare al Selvaggio

rugbyspareggioE’ andata male ai ragazzi del rugby. Sconfitti ieri dai salentini del Trepuzzi, il Padua avrà ora bisogno di tutto il sostegno del proprio pubblico per ribaltare il risultato maturato nella partita di andata e per  la partita di domenica prossima il Padua  ha chiesto di giocare al Selvaggio. Ma la risposta è stata negativa “come se lo stadio ragusano fosse di proprietà della squadra di calcio  e il rugby si deve adattare  a giocare dove può”. Eppure la gara di  domenica prossima  quando  il Padua Rugby Ragusa ospiterà il Gorima Trepuzzi  vale il passaggio alla semifinale dei play off per la promozione in serie B.  Per  questo, anche in considerazione del fatto che la tribuna del campo Petrulli, per questioni di sicurezza, potrebbe ospitare solo una novantina di spettatori, nelle scorse settimane la dirigenza paduina aveva chiesto in forma ufficiale, al Comune di Ragusa, di poter disputare quest’incontro al Polisportivo Comunale “Aldo Campo” di contrada Selvaggio. Il problema è che nella  stessa giornata, alle ore 15:00, il Ragusa Calcio giocherà un’importante partita di campionato, e il  Padua  aveva già proposto l’anticipo  alle ore 11:00 la propria, in modo da liberare il complesso sportivo entro le 13:15.

Naturalmente  il Comune ha negato l’uso del Selvaggio spiegando che il campo era già stato prenotato con largo anticipo dalla società calcistica iblea. Questo in forma ufficiale. Ufficiosamente, invece, ha consigliato alla dirigenza paduina di trovare un accordo amichevole con la dirigenza del Ragusa Calcio.

Detto, fatto. Il presidente Tumino ha inviato qualche giorno fa una mail al presidente Rimmaudo con la quale gli chiedeva la cortesia di acconsentire “affinché Padua Rugby Ragusa-Gorima Trepuzzi possa disputarsi presso lo Stadio Comunale Aldo Campo di Contrada Selvaggio, dandoLe la garanzia di liberare la struttura entro e non oltre le ore 13:15, in modo da consentire il già previsto svolgimento dell’incontro calcistico”.

Il presidente Tumino chiudeva la sua mail rassicurando il Ragusa Calcio sul fatto che il rettangolo di gioco non avrebbe subito alcun danno, “consentendovi perciò di svolgere in modo regolare la vostra partita”.

La risposta è arrivata a stretto giro di posta: “salve sig. Presidente, a seguito della sua gentile richiesta le comunichiamo a malincuore la non disponibilità a concederle l’utilizzo dell’impianto di gioco dello stadio Aldo Campo visto l’impossibilita’ e nella ristrettezza dei tempi a poterci ridare il campo in tempo per la nostra gara il campo che deve essere ridisegnato e pulire gli spogliatoi e poi non ci si puo assicurare che finite per le ore 13,15 di fatti le squadre sia la nostra che quella avversaria saranno allo stadio alle ore 13. Di conseguenza siamo spiacenti di non potervi dare l’utilizzo dello stadio. Per tutto quanto sopra esposto, cordiali saluti. il presidente”   IL commento del rugby Padua è “naturale”  Non c’è che dire… una bella e comprensiva risposta… la risposta di chi si crede il padrone del Selvaggio e si comporta come tale. Oltretutto è anche simpatico, qui il “simpatico” è denso di ironia sarcastica, che il presidente Rimmaudo metta in dubbio che per le 13:15 il Padua non riesca a lasciare lo stadio. Forse non sa che le partite durano 80 minuti, con una pausa, tra primo e scondo tempo, che dura solo pochi minuti. Avremmo dovuto avvisarlo…

Un comportamento veramente poco sportivo, per un uomo di sport.

E poi, che dire del Comune di Ragusa? Forse è meglio non dire nulla. Quando abbiamo detto che per loro ci sono sport, e sportivi, di serie A e altri di serie B, siamo stati duramente ripresi. Ripeterlo adesso ci sembra inutile. Diciamo solo che l’atteggiamento tenuto dal Comune, e dai suoi dirigenti, è a dir poco pilatesco. Avremmo preferito che l’Amministrazione prendesse posizione, facesse valere la propria autorità, anche perché in altre città, senza che nessuno se ne lamenti, si riesce a far coesistere, nello stesso campo, il calcio con il rugby. Evidentemente a Ragusa non è possibile, e gli 11 che giocano a calcio e quella mezza dozzina che lo seguono sugli spalti del Selvaggio hanno più diritti di chi gioca o segue il rugby.

Dunque nulla da fare  domenica si  giocherà  al Petrulli. Ma non per questo i ragazzi di Tumino si danno per vinti . Esiste anche la legge e ad essa intendono  appellarsi.

 

 

di Direttore22 Apr 2013 20:04
Pubblicità

Privacy Preference Center