Vertice a Palermo sulla piattaforma per rifiuti pericolosi in c.da Cuturi, Crocetta: “Illogico e orrendo realizzare una tale opera nell’inestimabile patrimonio sciclitano”.

Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, in seguito al vertice conclusosi intorno alle 17 di oggi a Palermo con i deputati e i rappresentanti delle associazioni dell’area Iblea in merito all’ampliamento di una piattaformadi rifiuti pericolosi e non da insediare nel territorio di Scicli, a pochi chilometri dalla città, si è detto “sconcertato” dall’autorizzazione che è stata rilasciata e per questo ha chiesto «delucidazioni alla triade commissariale del Comune di Scicli, sollecitando l’invio di apposita documentazione riguardante il progetto».
Le ragioni sembrano essere le medesime della cittadinanza sciclitana che nel corso delle numerose assemblee e manifestazioni cittadine che si sono svolte nelle scorse settimane ha parlato nella stessa misura: «si tratta di un impianto “sovradimensionato” di rifiuti industriali dal chiaro impatto negativo con il nostro territorio».
«Trovo assurdo ha dichiarato Crocetta – che in un territorio patrimonio dell’Unesco si possa persino pensare di realizzare un’opera del genere. Scicli è una città in grande
espansione turistica e tale impianto comprometterebbe le sue vocazioni territoriali
naturali. Da una prima analisi – continua il presidente – sembrerebbero carenti
diversi aspetti autorizzativi. Il presidente ha comunicato alla delegazione
di cittadini e ai deputati nazionali e regionali del territorio presenti
all’incontro (on.li Orazio Ragusa, Giorgio Assenza, Nello Dipasquale, Vanessa Ferreri, Pippo Digiacomo e la senatrice Venera Padua) di aver dato mandato ai due assessorati competenti, Ambiente ed Energia, di verificare l’iter istruttorio e amministrativo».
In una nota congiunta dei deputati nazionali e regionali presenti all’incontro è stato dichiarato: «sarà approfondito il contenuto del parere concesso dall’Arpa così come quello proveniente dal Comune di Scicli ed è stato altresì preso atto di una mancata adeguata comunicazione alla collettività per quanto concerne la realizzazione del suddetto impianto (non si sa, ad esempio, se è stato affisso qualcosa in merito all’albo pretorio del Comune). In più è stato reso noto che, a suo tempo, la Giunta municipale aveva formalizzato una proposta di variante in ordine al progetto in questione. Ma non se ne è saputo più nulla. Nel corso di una riunione che ha anticipato il vertice e che ha visto protagonisti i deputati con i rappresentanti delle associazioni, è stato deciso che sarà formalizzata una audizione in sesta commissione all’Ars, in seduta congiunta con la quarta, per comprendere quali sono state le autorizzazioni che avrebbero dovuto essere allegate e che al momento non risultano».
Dall’altro canto le associazioni presenti all’incontro, nonostante le rassicurazioni del presidente Crocetta annunciano che «la mobilitazione popolare non si arresterà fin quando non si avranno provvedimenti concreti riguardanti la sospensione prima e la revoca del provvedimento poi».

di Martina Chessari26 Apr 2016 18:04
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