Unesco ma non troppo!

Qualche anno fa accompagnando un gruppetto di amici in giro per la Provincia di Ragusa  ad u certo punto uno di loro mi disse: Se mi fai vedere un’altra chiesa vado via subito! Di certo non era un ateo ma è anche vero che dopo aver visitato San Giorgio, San Giovanni, la chiesa della madonna e poi di nuovo San Giorgio San Giovanni, il convento etc etc una persona possa rompersi le …. scatole. Ma lo stesso è accaduto con un gruppo di studenti francesi a Ragusa per un gemellaggio. L’insegnante  accompagnatrice ci ha detto che per la prossima volta non ci devono essere più tante chiese da visitare e manco antichi palazzi malandati seppur belli. Questi aneddoti servono a farci capire che per diventare “attrattivi” dal punto di vista turistico-culturale dobbiamo impegnarci a trovare qualcosa di più. Siamo la culla del Barocco è vero ma l’iscrizione alla famosa lista dell’Unesco è soltanto per le facciate e quindi gli interni delle chiese e dei palazzi sono più che altro una scusa per allungare il brodo. Non si può negare che alcune chiese sono interessanti ma poco hanno da dire a chi ha girato in lungo ed in largo l’Europa e viene in provincia o nel Sud Est.  Ora è previsto un meeting delle Associazioni europee dei Siti Patrimonio mondiale Unesco a Scicli  per il 19 ottobre e coinvolgerà decine di delegazioni di tutto il Continente, i vertici del Centro del Patrimonio mondiale.  Dopo Strasburgo 2015, Segovia 2016 e Lubecca 2017, l’edizione siciliana rappresenta la tappa più meridionale e mediterranea e pone una sfida decisiva nella costruzione di un modello di governance e partecipazione delle comunità, e delle Autorità locali, alle  dinamiche di salvaguardia e valorizzazione del Patrimonio materiale ed immateriale iscritto alla World Heritage List.
I 13 Comuni di Caltagirone, Cassaro, Catania, Ferla, Militello Val di Catania, Modica,
Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Ragusa, Scicli, Sortino e Siracusa, nei tre Siti Unesco di “Città Tardo Barocche del Val di Noto”, “Siracusa e Pantalica” e “Piazza
Armerina/ Villa Romana del Casale”, dovrebbero proporre , in piena condivisione, un metodo ed un’azione sinergica nella costruzione di una governance strategica per il Patrimonio Unesco nel Sud Est della Sicilia.
Questo dovrebbe aiutare la candidatura congiunta del Val di Noto a Capitale della Cultura 2020 definendo in modo lucido, armonico e coerente la sequenza di atti, fatti, azioni e circostanze che hanno visto, vedono e vedranno impegnati i 13 Comuni fino alla revisione dei Piani di Gestione. I principi a cui ci si intende uniformare, nella costruzione di una governance condivisa, sono quelli della responsabilità e del bene comune, nella valorizzazione di un’area vasta caratterizzata da omogeneità culturale, pur nella straordinaria varietà del paesaggio, delle forme, dei colori e delle tradizioni.  Attenti però anche alla voglia del turista di trascorrere il proprio tempo con attività collaterali idonee, di toccare con mano le tradizioni e le manifestazioni locali che devono essere interessanti ed originali ed infine, ma non per ultimo, di soddisfare il palato.

Per “confermare” quanto detto nell’articolo a Scicli  diversi siti culturali  saranno aperti aperti dalle 17 alle 24 con questo programma:
L’antica chiesa matrice di San Matteo sarà illuminata di blu.
Aperti al pubblico, dalle 17 alle 24: il set del Commissariato di Salvo Montalbano, la stanza del sindaco di Scicli famosa come Stanza del Questore Bonetti Alderighi, la chiesa diSanta Teresa con gli affreschi ex voto cinquecenteschi del Convento della Croce, il settecentesco palazzo Spadaro, l'antica Farmacia Cartia, nota come farmacia del Commissario Montalbano.
Dalle 17 alle 19 aperto il Santuario di Santa Maria La Nova, che ospita il Cristo Risorto
cantato da Vinicio Capossela.
Dalle 17 alle 22 la chiesa della Consolazione.
Dalle 17 alle 24 la chiesa di San Giovanni Evangelista, che custodisce il Cristo in gonnella.
Dalle 17 alle 24 la chiesa rupestre di San Vito.
Tutto il giorno, e fino alle 22, il Museo del Costume in via Mormina Penna.
Dalle 15,30 alle 22,30 la chiesa di San Bartolomeo, che custodisce il presepe settecentesco del napoletano Pietro Padula.
Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 apertura del Convento della Croce.

di Direttore13 Ott 2018 10:10
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