Turismo: Amore ed Odio.

Venerdi 14 dicembre alle ore 16 presso il centro servizi culturali di Ragusa in un convegno dal tema ” La governace turistica e gli strumenti finanziari per il settore” si affronteranno alcuni dei temi più scottanti nell’ambito del turismo regionale. A confrontarsi saranno i responsabili dei due distretti turistici dei quali fa parte Ragusa che cercheranno le soluzioni immediate da mettere in pratica se non si vuole abdicare anche in questo essenziale tassello dell’economia locale. Lo sviluppo del settore turistico, che può dare un contributo anche notevole alla crescita dell’intera economia, in Sicilia è di sicuro sottodimensionato rispetto a quello potenzialmente sostenibile dalle risorse turistiche originarie dell’isola. In pochi posti del continente europeo si possono mettere insieme tante peculiarità come la storia ed i monumenti, le risorse ambientali,le produzioni agroalimentari locali, e così via). Prima di tutto però per sostenere la crescita del settore occorre individuare quali settori del turismo sono rilevanti per noi e trovare poi il modo più efficaci di promuoverli. Si ritiene, per la nostra regione, che il turismo più rilevante è il culturale e che, data la forte diffusione nel territorio del patrimonio storico-artistico, il turismo organizzato (di massa) non pare compatibile con la fruizione turistica del gran numero dei centri minori, che possiedono larga parte di quel patrimonio. È altrettanto importante, a quel fine, l’orientamento nelle diverse destinazioni sulla tipologia della produzione turistica nel suo complesso, ovvero dell’attività ricettiva, di ristorazione, degli accessori per il divertimento, e così via. Ciò perché la modulazione di questi insiemi di produzioni possono generare “caratteristiche” di consumo (ad esempio livello di affollamento e di rumorosità) diversificate, che vanno guidate.
L’orientamento, infatti, deve seguire criteri di specializzazione posti in relazione alle esigenze della domanda delle categoria dei turisti interessati alle risorse originarie delle destinazioni: incongruenze in questo contesto possono generare consistenti riduzioni di domanda.
L’attività di policy, in questo settore, costituisce un elemento portante dello sviluppo, specie in regioni in cui la produzione turistica è affidata a imprese di piccola dimensione. Alla governance locale è infatti affidata la costruzione dell’immagine turistica della regione sia in termini di risorse originarie che di tipologia della produzione turistica, nonché il controllo di quest’ultima. Purtroppo dobbiamo constatare che proprio questa importante parte della filiera turistica. Mancano ad esempio gli strumenti di incentivazione delle imprese per ottenere maggiori risultati nel settore prescelto. Ma l’assenza di una politica adeguata da parte della regione. Altri obiettivi forti di politica del turismo riguardano la formazione di reti organizzative di imprese, come ad esempio i consorzi e i centri di promozione e prenotazione unificati, la capacità di negoziazione con i tour operator, ma anche con imprese leader dell’attività produttiva in senso stretto, sull’attività di investimento privata cui far corrispondere un impegno di investimento pubblico in grado di incentivare le imprese. Per saperne di più, dunque, si può partecipare al convegno di venerdi.

di Redazione12 Dic 2012 12:12
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