Trincee e Casematte, un ricordo da recuperare?

Sono molti i modi in cui la Storia ci richiama all’ordine e ci chiede di prestare maggiore attenzione al nostro passato: quando il comune di Ragusa, ordinando un’operazione di pulizia presso la scogliera del Villaggio Gesuiti, solo pochi giorni fa, ha fatto in modo che le trincee ivi stanti risalenti al secondo conflitto mondiale tornassero visibili in maniera più chiara, probabilmente è stata messa in moto una riflessione generale sulle testimonianze che quella guerra ha lasciato sul nostro territorio.

Casamatta in contrada Camemi
Casamatta in contrada Camemi

Sicuramente, è di questo avviso la sezione ragusana dell’Associazione Lamba Doria, impegnata nel valorizzare e sensibilizzare il dialogo intorno alla preservazione del nostro passato, la quale (per mezzo delle parole di Salvatore Marino) plaude all’iniziativa del comune ragusano, ma avverte che c’è ancora molto da fare: molti sono i siti d’interesse storico che attendono quella valorizzazione tanto necessaria a conservare la memoria di un intero territorio, come “la trincea a ridosso di via Ammiraglio Rizzo, dove tanti abitanti di Marina di Ragusa ricordano che, da bambini, andavano a giocare e che oggi rischia seriamente di essere definitivamente distrutta, essendo l’area in questione interessata da opere di urbanizzazione”.

A volte, si ha la sensazione che una pagina importante del nostro passato non sia stata valutata con il dovuto rispetto: a quasi 76 anni dall’operazione “Husky” (luglio del 1943), trincee e casematte distribuite nel territorio e soprattutto in prossimità del litorale, sembrano essere state totalmente assorbite nella routine quotidiana. Essendoci abituati a ad un panorama costellato dalle tracce della guerra, non si può certo dire che ci siamo scordati di cosa accadde più di 70 anni fa; ma dimenticandoci di preservare la memoria, tutelarla e valorizzarla, abbiamo rischiato di svuotare di ogni significato questi residui della grande Storia.

Trincee e turismo

Documentare lo stato delle trincee del nostro territorio. Punta Braccetto
Documentare lo stato delle trincee del nostro territorio. Punta Braccetto

La critica di Marino e della Lamba Doria non riguarda solamente la cattiva strategia di conservazione con la quale ci siamo affiancati a questo patrimonio storico; nell’ottica di un territorio che guarda sempre più ai metodi per captare un numero crescente di turisti, appare ovvio che anche trincee e casematte possano giocare un ruolo importante, considerando le varie forme di turismo culturale cui il pubblico si dirige: “mentre in altre parti d’Europa il patrimonio storico legato agli eventi bellici si recupera, si tutela e si valorizza, in Italia siamo molto indietro, perché qui, spesso, sono soltanto le associazioni culturali, grazie all’iniziativa dei propri iscritti, volontariamente e con gli immaginabili limiti, a prodigarsi per attuare qualche forma di recupero dei vari siti, valorizzandoli con cerimonie in ricordo dei Caduti e attraverso la collocazione di lapidi commemorative e pennoni col Tricolore”.

di Redazione03 Giu 2016 11:06
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