Torna in ballo la questione Province

Tutti i nodi stanno ora arrivando al pettine e ci si accorge della follia fortemente voluta dal governo di cancellare le province, ”Ora è ufficiale: la legge approvata da questa maggioranza per l’abolizione delle Province fa acqua da tutte le parti” e quanto afferma   Nino D’asero, dopo la audizione in Prima commissione legislativa permanente affari istituzionali del commissario della Provincia di Trapani, il dottor Pellos, del rappresentante del consorzio universitario di Trapani e Caltanissetta e del delegato del Governo”

“Durante l’audizione – riprende D’Asero – è emerso a chiare lettere che occorre fermarsi a riflettere prima che sia troppo tardi per rimediare ai guasti. Quanto più volte affermato dal Pdl si è avverato. I commissari straordinari stanno per dismettere tutte le partecipazioni in società, enti, consorzi: un danno enorme per il tessuto sociale siciliano; sono condannate a morire istituzioni importantissime come i consorzi universitari che con fatica e tanta lotta sono stati creati per dare la possibilità di frequentare l’università a 5000 studenti che non risiedono nelle tre province ove insistono gli Atenei. E che dire degli aeroporti – continua – Punta Rais è partecipata al 40% dalla Provincia di Palermo, lo stesso vale per l’aeroporto di Trapani Birgi. Rischiamo la paralisi nei trasporti, nei servizi di assistenza ai diversamente abili, i licei che, come è noto, dipendono dalla provincia, rischiano di non  poter programmare l’incombente anno scolastico”.
Il dirigente degli enti locali mandato in rappresentanza del Governo ha affermato che servono 80   per continuare la normale gestione ha affermato… ma non ci sono.
“Finalmente, la commissione – conclude D’Asero – su mia iniziativa, appoggiata da tutte le forze politiche, ha deciso di convocare urgentemente il presidente della Regione e tutti gli altri commissari straordinari affinché  una norma nata per abbattere il costo della politica non si trasformi in tragedia per il popolo siciliano”

Entra in ballo anche il sindacato  Fp. Cgil Regionale che LaProvincia Minimappaha inviato nella 1° settimana di luglio 2013 una lettera aperta al presidente della Regione, Rosario Crocetta, perché riconvochi il tavolo governo – sindacati avviato a metà maggio e che avrebbe dovuto riunirsi dopo 15 giorni per discutere delle tante questioni sul tappeto, ad iniziare dal riordino delle Province Regionali. Da quel giorno – scrive il segretario generale F.P. Michele Palazzotto – nonostante l’impegno a rivederci per definire l’intesa sui precari e per l’avvio del confronto sulle Province Regionali e sulle altre problematiche delle  AA.LL. abbiamo riscontrato il sistematico rinvio degli appuntamenti fissati, con motivazioni piuttosto incomprensibili che testimoniano una reale carenza di volontà politica a portare a compimento quanto promesso. E’ da oltre un mese che dagli uffici della presidenza, nonostante le sollecitazioni della Fp Cgil, non arrivano risposte. La Cgil chiede a Presidente Crocetta di essere coerente con quanto promesso agli stessi lavoratori nella partecipatissima assemblea dei 15 maggio a Palermo. Occorre riconsiderare la Legge sul riordino delle Province Siciliane alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il D.L. Monti di riforma delle Province. L’amministrazione pubblica siciliana necessita di un processo condiviso – non unilaterale – che contrastando sprechi, privilegi e megastipendi delle “alte burocrazie e della politica”, sappia avviare un riordino armonico e complessivo inteso a garantire funzioni e competenze atte a fornire servizi pubblici efficienti per i cittadini e adeguate garanzie, tutele e valorizzazione dei pubblici lavoratori.  In assenza di risposte, La CGIL annuncia con forza che tornerà dai lavoratori per decidere insieme le forme di lotta da mettere in atto per garantire i servizi ai cittadini e per tutelare diritti e dignità di Tutti i Lavoratori.”

 

di Redazione17 Lug 2013 20:07
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