Terremoto nel Pd. Il segretario Denaro se ne accorge o fa come gli struzzi?

Il Pd è un partito allo sbando, quanto meno quello ibleo. Lo sapevamo, ma oggi abbiamo avuto la conferma. Un soggetto politico senza identità, corroso mortalmente dagli appetiti e dai personalismi che lo caratterizzano. Naturalmente in ogni partito ci sono personalità di spicco che, più o meno elegantemente, provano a conquistare fette di potere, poi sta ai leaders, ai segretari, alla dirigenza contenere queste forze ed incanalarle. Ma non è il caso del Pd, qui ognuno fa quello che vuole, indifferente alle sorti del Partito e dei suoi iscritti ed il segretario provinciale, Giovanni Denaro, in questa come in altre occasioni ha mostrato tutti i suoi limiti, non riuscendo a risolvere i conflitti e le tensioni. Il Pd è un soggetto politico nuovo, certo, molti suoi esponenti sono alle prime armi, ma non possiamo dimenticare che questo Partito nasce dalle ceneri di un’organizzazione che ha fatto la storia della politica italiana e locale. Ma questo è semplicemente un lontano, un lontanissimo ricordo.

I fatti sono noti. Venerdì a Comiso si è riunito il Pd provinciale per eleggere il tesoriere ed il presidente. Su 271 componenti, aventi diritto al voto, ne erano presenti solo 102. Manca il numero legale, qualcuno chiede di rinviare la seduta, ma il segretario va avanti. Il giorno dopo, ossia sabato, 10 dirigenti del partito scrivono una nota, inviandola alle stampe, dove condannano fermamente questo modo di fare politica e parlano addirittura di “pirateria politica”. Domenica arriva un altro comunicato stampa, tramite il quale Mario D’Asta comunica le sue dimissioni da vicesegretario provinciale del Pd, anche lui in disaccordo con la dirigenza. Un terremoto politico. In un partito normale, tutto ciò dovrebbe creare delle serissime riflessioni, ma non è il caso del Pd. Lì l’arte della politica è un antico ricordo, se va bene. Forse i vertici del Partito democratico provinciale non si sono neanche resi conto di ciò che sta accadendo ed infatti oggi arriva la nota del segretario Denaro. Fa il punto della situazione? Prova a chiarire? Cerca di calmare gli animi? Niente di tutto questo e come se a lui non gli importasse e infatti in questo comunicato striminzito si complimenta con Bartolo Giaquinta, neoeletto presidente del PD. “Una persona perbene – dichiara – un uomo pacato, degno della massima stima”. Ma non solo, si dice pure “soddisfatto dell’esito dell’incontro”, verrebbe da chiedersi quale incontro ha visto oppure cosa dovrebbe accadere per scuotere la sua seraficità, in ogni caso prosegue: “Ora bisogna correre. Il PD ibleo deve affrontare con passione e autorevolezza le sfide di questa nuova e complessa fase storica”. Certo il rischio è, se continua così, che correrà da solo, poi quali emergenze riuscirà a risolvere e grazie a chi è tutto da dimostrare, il fatto è uno, ma Denaro sembra ignorarlo, il Pd deve correre ai ripari quanto prima se non vuole implodere mentre prova a risolvere i grandi problemi della provincia.

di Redazione07 Lug 2014 15:07
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