Teatro Quasimodo, il Patto di consultazione in Consiglio: “Nessun successo reale, ma solo l’unica opportunità per gli attori” – Video

“Sul teatro Quasimodo, solo negli ultimi tre giorni, abbiamo letto sulla stampa locale di tutto e il suo contrario”. Lo dichiarano congiuntamente i sette Consiglieri che aderiscono al Patto di consultazione preventiva e permanente al Consiglio comunale di Ragusa, Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita.
“In un primo articolo sulla pagine locali di un noto quotidiano, in data 1 ottobre – raccontano – si parla dell’avviso dell’Amministrazione comunale per acquisire la disponibilità delle compagnie teatrali a tenere spettacoli in quella struttura e di come l’azione della Giunta Piccitto sia riuscita a creare dei malumori perché sono stati messi sullo stesso piano professionisti e compagnie amatoriali; sulle stesse pagine, ma il 3 ottobre, abbiamo potuto leggere di un teatro che ‘funziona’, di un ‘tripudio di consensi’, insomma entusiasmo a profusione. Naturale, in base a ciò, provare un senso di straniamento per posizioni così in contrasto emerse in appena un paio di giorni, ma non è difficile immaginare il motivo di tale mutazione di pensiero”.
“Chi opera nel settore teatrale nella nostra città – dichiarano i consiglieri – pur di andare avanti e ottenere, finalmente, uno spazio idoneo alle proprie attività, è disposto a tutto, pure mandar giù qualcosa che normalmente non sarebbe disposto ad accettare. Ecco il motivo del successo, del ‘tripudio di consensi’… In una città come la nostra, non appena si è reso disponibile un sito degno d’essere definito ‘teatro’, le varie compagnie hanno fatto a gara per conquistarsi uno spazio. Non c’è alcun merito in questo: il teatro Quasimodo rappresenta, per le compagnie teatrali ragusane, l’unica occasione per calcare un palco che dia dignità al loro lavoro. L’Amministrazione, che detiene l’unico spazio pubblico, è diventato monopolista d’opportunità per le loro ambizioni, i loro sogni, la loro professione. Altro che tripudio, una vergogna!”.
“Annunciamo che su questo argomento presenteremo una serie di interrogazioni – aggiungono – perché non crediamo possibile che venga consentito a questa Amministrazione di esercitare un tale potere contrattuale nei confronti di una categoria della città, tale da costringerli a cambiare posizioni in così breve tempo”.
“Ci sono da chiarire numerosi aspetti – conclude Sonia Migliore di concerto con gli altri Consiglieri del Patto – come si fa, per esempio, a creare un cartellone che metta d’accordo tutti? C’è o no un direttore artistico che si assuma la responsabilità non solo di fissare i giorni di utilizzo del teatro per ogni compagnia, ma che si occupi anche di rendere coerente un’eventuale programmazione? Che ruolo ha la scuola Quasimodo in tutto questo? E’ vero che è stato individuato l’ennesimo esperto per gestire la questione? Sono tanti gli aspetti che vorremmo fossero chiariti e chiamiamo l’Amministrazione a rispondere”.

di Leandro Papa04 Ott 2016 19:10
Pubblicità