Riceviamo e pubblichiamo. “Stati uniti e Cina trovano l’accordo per diminuire la CO2 del 30% puntando su rinnovabili ed efficienza energetica, l’Unione Europea aumenta l’obiettivo di riduzione di CO2 portandolo dal 20% al 40%, E.On la seconda società energetica d’Europa abbandona petrolio e carbone per concentrarsi sulle rinnovabili, il fondo
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E’ in corso un vero e proprio assalto al mare siciliano da parte delle compagnie petrolifere: 12.908 i chilometri quadrati interessati dai cinque permessi di ricerca già rilasciati e da altre 15 richieste di concessione, ricerca e prospezione avanzate. Questo, nonostante, già oggi nel canale di Sicilia vengano estratte (dato
Ritiro immediato delle concessioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel Canale di Sicilia, già rilasciate, e blocco di eventuali nuove richieste in itinere, per garantire la massima tutela dell’intera area. E’ questo l’aspetto principale dell’appello urgente rivolto agli uffici competenti dei Ministeri dell’Ambiente, dei Beni Culturali ed allo Sviluppo
Legambiente Ragusa ha sollecitato tutti i sindaci dei comuni costieri, se non lo hanno già fatto, a presentare urgentemente osservazioni di natura esclusivamente tecnica, ed a costituire/partecipare a comitati contro le trivellazioni insieme alle associazioni ambientaliste alle categorie produttive e ai cittadini per fare sì che i fondali del Sud
L’associazione Partecipiamo aderisce al Comitato NO TRV con l’obiettivo, insieme ad altre associazione culturali, ambientaliste e politiche, di eliminare le trivelle dal nostro mare a dalla nostra terra. E’ necessario che i cittadini si mobilitino di fronte alle scelte insensate e dannose del governo, nazionale e regionale, orientate solo dagli