Sul “fronte apertura ospedale”, un nuovo, mattiniero, bollettino ASL

La battaglia per l’apertura del nuovo ospedale (una specie di storia infinita, che non vogliamo definiamo “tela di Penelope” nell’illusione che nessuno voglia davvero remare contro), combattuta a colpi di comunicati stampa o similia dalle varie forze in campo (con o senza titolo per esserlo), di prima mattina (si direbbe che la situazione inviti a non poltrire) ha appena registrato un nuovo comunicato-bollettino da parte dell’Asl n.7, riguardante l’avvenuta “riunione tecnica” tra la Direzione Strategica Aziendale e l’ing. Antonio Basile, tecnico esterno progettista dei lavori delle sale operatorie. A tale riunione – come rivela il comunicato – era stata ovviamente invitata la ditta fornitrice delle UTA (la Sitalklima di Treviso), che però ha ritenuto opportuno disertare l’incontro. Presenti invece, in qualità di uditori, la Commissione ispettiva dell’Assessorato regionale (guidata dall’avv. Nicosia e composta dagli ing. Milazzo e Cassata), e la Guardia di finanza (il comandante Schiazzi con i propri CTU). Si apprende inoltre che nel corso dell’incontro il direttore generale ha riassunto il quadro attuale e le criticità rilevate dai CTU della G. di F. in alcuni apparecchi UTA, mentre il direttore amministrativo ha invitato l’ingegner Basile a riassumere le caratteristiche delle UTA utilizzate per la progettazione dell’impianto. “In base alla discussione svolta si è deciso di verificare la appropriatezza delle apparecchiature fornite da Sitalklima e le eventuali possibili responsabilità della ditta Pio Guaraldo, installatrice dell’impianto”. Il “cittadino qualunque” signor Rossi, magari potrebbe chiedersi perché tale decisione non sia stata presa prima, ma col cittadino qualunque bisogna avere pazienza ed essere tolleranti: infatti, è risaputo che dispone soltanto del banale “buon senso comune”, per cui è privo della indispensabile “visione generale del problema” e l’altrettanto indispensabile conoscenza della tempistica e dei giusti modi di agire. Ritornando al comunicato, rende noto che la direzione aziendale ha riconvocato per lunedì 10 luglio Sitalklima, l’ingegner Antonio Basile e un nuovo partner aziendale pronto a subentrare immediatamente nel lavoro di analisi ed eventuali interventi tecnici sulle UTA oggetto di disfunzione. Al fine di “avviare quanto più tempestivamente il percorso di correzione delle insufficienti prestazioni osservate a carico di alcune UTA” . Il direttore generale dr. Arico ribadisce che “ è intendimento della Direzione Generale giungere, quanto prima, al ripristino di condizioni ottimali di funzione dell’impianto che permettano la rimozione del blocco funzionale preventivo posto dalla autorità giudiziaria. Naturalmente come Azienda ci rivarremo su tutti i partner che verranno riconosciuti responsabili di forniture inesatte, incomplete o di disfunzioni che siano risultate oggi responsabili delle prestazioni non ottimali dell’impianto; in particolare del gap tra valori minimi di legge, pur raggiunti, e i valori più sfidanti indicati in progetto, cui comunque fornitori ed installatori dovevano attenersi come da contratto, molti anni fa». Il comunicato si chiude con il lieto annuncio che ”a completamento delle attività di verifica straordinaria che l’ufficio tecnico ha condotto anche in collaborazione con Siemens, il direttore dell’ufficio tecnico ing. Aprile ha dichiarato che la Azienda sarà in condizione di presentare al comando dei vigili del fuoco la SCIA entro il 21 luglio. Il che consentirà alla Azienda di rendere attiva la maggior parte del nuovo ospedale, non oggetto di provvedimenti”. Speriamo bene, ma è un fatto che si tratti comunque di un tempo minimo di attesa non inferiore alle due settimane, in una situazione nella quale la “normalizzazione” sanitaria diventa sempre più urgente e irrimandabile. Quanto all’epica brutta figura, ovviamente ormai non è rimediabile, ma quantomeno si faccia in modo che non abbia lunga vita.

di Gianni Papa07 Lug 2017 09:07
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