Soccorsi 207 migranti. La polizia arresta tre scafisti

Vengono soccorsi in 207 ed erano a bordo di due gommoni.
I fermati sono 3, in due su un gommone, mentre l’altro era condotto solo da un migrante.
Salgono a 26 gli scafisti fermati nel 2016; nel 2015 sono stati 147.

La Polizia di Stato lavora a pieno regime anche in tempo di notte, al fine di poter trasferire quanti più migranti possibile dopo l’identificazione, considerato che sono in corso le fasi di sbarco di altri 324 migranti.
All’Hot Spot di Pozzallo sono stati movimentati in meno di 48 ore, più di 1500 migranti, tra nuovi arrivi, partenze e trasferimenti.

I migranti a bordo di due gommoni, questa volta sono 207, tutti soccorsi e condotti a Pozzallo da una nave norvegese.
Le indagini hanno portato al fermo di: NDOUR Issa, nato in Senegal il 01.10.1997, TEGA Samuel, nato in Nigeria il 15.02.1993 e OGHENEKAYEMU David, nato in Nigeria il 22.04.1986.
I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti provenienti da diversi paesi del centro africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo o subito trasferiti a Trapani.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE

Alle ore 11:50 del 23.02.2016 su disposizione dell’IMRCC di Roma l’unità navale “SIEM PILOT” convergeva verso la posizione della nave della Marina Militare italiana “CIGALA FULGOSI” che aveva a bordo 207 clandestini soccorsi in acque internazionali in due distinte operazioni di salvataggio. Alle 14,25 riceveva i predetti migranti e alle successive ore 16,30, la SIEM PILOT dirigeva verso il porto di Pozzallo dove giungeva alle ore 09,00 del 23.02.2016. Dopo le operazioni sanitarie di rito, iniziavano le operazioni di sbarco al cui termine i migranti venivano ospitati presso il locale Hotspot.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

La Polizia di Stato ha dovuto gestire questo nuovo arrivo e contemporaneamente le nuove partenze verso altri centri degli ospiti sbarcati in precedenza, in quanto il centro era pieno e bisognava fare posto per gli altri.
Il Funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni e l’accoglienza di centinaia di migranti.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 60 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, Esercito Italiano ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Al riguardo, le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultavano complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti, così da permettere anche un immediato invio degli ospiti in altre strutture d’accoglienza.
La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati i migranti approdati e gli uomini della Polizia di Stato sono già pronti per accogliere il nuovo sbarco di 324 migranti che è tuttora in corso.

LE INDAGINI

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini in 14 ore dall’arrivo in banchina dei migranti.
Sono bastate poche ore per individuare i responsabili e molte altre per redigere gli atti inerenti l’attività di Polizia Giudiziaria particolarmente delicate, stante soprattutto le difficoltà dettate dalla lingua.
Grazie al prezioso lavoro di polizia e interpreti è stato possibile anche questa volta scovare tra i migranti gli autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I in questo caso si è registrato come dato mai verificatosi a Pozzallo, che il gommone fosse condotto da due nigeriani che si sono alternati al timone ed alla bussola.
Altro elemento diverso dal solito modus operandi è stato registrato dalla presenza di una sola bussola per due gommoni.
Addirittura i libici non hanno fornito neanche due bussole, ma una sola per i due gommoni che sono riusciti a viaggiare insieme
La pericolosità di questo dato registrato è enorme, considerato che come spesso accade, i due gommoni dopo poche ore si separano per differenti velocità e quindi, il gommone privo di bussola avrebbe potuto tranquillamente perdere la rotta e diventare quasi irrintracciabile.
I migranti giunti in acque internazionali hanno chiamato i soccorsi e sono stati così soccorsi celermente e condotti a Pozzallo.
La media del prezzo pagato si aggira intorno agli 800 dollari questa volta, elemento che anche in questo caso ha fatto registrare un ingente incasso per gli organizzatori.

LA CATTURA

Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

Nel 2016 sono 26 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

di Redazione24 Feb 2016 11:02
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