Sequestrata area di circa 400 mila mq sottoposta a vincolo paesaggistico. Erano in corso lavori di scavo

Una vasta area sottoposta a vincolo paesaggistico, dove, tra l’altro, insistono alcune catacombe, è stata sequestrata dalla polizia locale di Modica in Contrada Calamarieri. Nel corso di un servizio predisposto dal Comando, è stata rilevata la presenza di mezzi meccanici, in due zone diverse, coi quali si stavano eseguendo lavori di scavo. Il Nucleo di Polizia Giudiziaria è intervenuto, a questo punto, per verificare l’esistenza di autorizzazioni, bloccando all’uopo i lavori in corso. Esaminati gli atti, è emerso che le due diverse imprese che si trovavano in attività erano in possesso di autorizzazione da parte della Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Ragusa ma che, nei fatti, stavano violando le prescrizioni in essa contenute. I lavori sono stati bloccati ed è stato, quindi, disposto un sopralluogo congiunto tra polizia locale e Sovrintendenza. Sopralluogo che è stato compiuto, appunto, alla presenza dell’arch. Giorgio Battaglia, dirigente dei Beni Paesaggistici, e del geom. Maria Ausilia Ruta, funzionario direttivo della Sovrintendenza, e al termine del quale è stata sequestrata un’area di circa 400 mila metri quadrati dello stesso proprietario giacché è stata accertata l’esecuzione di lavori di spietramento del terreno, sbancamento e scavo di roccia in difformità delle prescrizioni riportate nell’autorizzazione e in assenza del nulla osta della Sovrintendenza e di Concessione Edilizia. L’autorizzazione dell’organo di tutela ambientale prevedeva lo spietramento superficiale e manuale dell’area autorizzata senza l’utilizzo di mezzi cingolati. Sul posto, invece, erano presenti ruspe ed escavatori e in talune zone erano stati eseguiti scavi oltre un metro di profondità della roccia.
Alla luce di ciò è stato disposto il sequestro preventivo dell’area e sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Ragusa quattro persone: P.M., 80 anni, modicano, proprietario dell’area, E.I., 67 anni, modicano, direttore dei lavori, R.S., 41 anni, modicano, imprenditore, nei confronti dei quali sono stati ipotizzati, in concorso, reati paesaggistici e urbanistici, mentre A.P. sciclitano di 61 anni, è stato deferito, in concorso con P.M. e E.I., del reato urbanistico.

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di Redazione05 Feb 2016 18:02
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