Senza piantine! Ma che turismo è?

La lamentela di un consigliere comunale di Ragusa riguardante la mancanza di materiale informativo all’interno degli uffici turistici cittadini ci da lo spunto per affrontare l’argomento della tassa di soggiorno divenuta cavallo di battaglia per l’amministrazione di Piccitto. E’ innegabile che la suddetta tassa frutta alle casse comunali una cifra abbastanza interessante visto che si sfiorano, ma i conteggi sono sempre nebulosi,  i 600 mila euro. Ora, a quanto è dato sapere, di questa ragguardevole cifra ben poco va alla reale accoglienza ed assistenza al turista. Le somme sono state nel 2017 fino ad oggi suddivise in tanti piccoli aiuti alle associazioni e organizzazioni locali ma la gran parte è però andata nelle macro aree di riferimento. Ad esempio 100 mila euro per Montalbano, 100 mila per l’aeroporto, 50 mila alla chiesa, altri 150 mila come contributi agli alberghi  e 100 mila per un ipotetico protocollo sulla promozione turistica ancora da preparare. Ma c’è anche la voce “miglioramento dei servizi di infotourist” circa 30 mila euro che però sono serviti per mettere a bando la gestione estiva di gazebo a Marina di Ragusa.  Insomma nonostante l’ampio spettro del possibile impiego dei 600 mila euro alla voce, reale, di materiale informativo il comune non sembra ci abbia messo niente. Ed ecco che un operatore del settore ricettivo recatosi all’ufficio informazione in piazza San giovanni per richiedere delle piantine e dei dépliant da donare ai propri clienti si è sentito rispondere che non c’è materiale a disposizione neanche per i  turisti di passaggio.  E’ vero che ci sono i totem, spesso non funzionanti, ma non si possono portare nelle camere e per consultarli o sfogliarli all’ombra del monumento da visitare. Allora ci chiediamo noi a che serve mettere la tassa di soggiorno se poi il primo  fruitore, che sarebbe il turista di passaggio,  non viene soddisfatto? Nelle ultime settimane da parte della amministrazione è stata rimessa in piedi la commissione consultiva , voluta dalla legge, per quanto riguarda la tassa di soggiorno. Il problema è che su pressante richiesta di organismi molto legati alla questione aeroporto, come Confindustria e Confcommercio albergatori,  si cerca di giustificare un ulteriore investimento di 100 mila euro per la Soaco. Il sottoscritto, membro di quella commissione, ha dichiarato ufficialmente di non essere d’accordo a questo versamento al buio. Chi vi scrive ha sempre dimostrato di amare l’aeroporto e di sentirlo quasi proprio ma crede che la politica di sviluppo dello scalo, fino ad ora,  non sia stata quella giusta e non serve continuare a spendere soldi senza una vera strategia.
Abbiamo visto che in altri aeroporti si fa il gioco al rialzo e la Ryanair alla quale si pensa sempre in queste occasioni non sembra accontentarsi neanche di 17 milioni. E allora? Quanti contributi da centomila serviranno nel futuro? E poi mi chiedo se Ragusa mette questa cifra lo fa a proprio nome oppure questi soldi faranno parte di un aumento di capitale per il quale la Sac ad esempio metterà il triplo? Non credo che questo avverrà mai e quindi la richiesta fatta a Ragusa è fine a se stessa a fondo perduto e senza fondo!!
Ma tornando alle piantine turistiche siamo certi che non ci sia una sola città, degna di questo nome, che non abbia una discreta disponibilità di questi supporti. Questa lamentela è davvero una tirata di orecchie nella speranza che si smetta di fare bandi di gara per cose che alla fine non servono e investano un minimo di risorse per tali esigenze.

di Direttore13 Dic 2017 18:12
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