Rifugio sanitario per animali. Per il Comune di Ragusa la colpa è dell’Asp che non paga

Riceviamo e pubblichiamo. Lettera aperta di Sonia Migliore.

Una lettera aperta della consigliera comunale Sonia Migliore, avente ad oggetto la gestione del rifugio sanitario per animali e l’assistenza sanitaria nel sito in questione, è stata indirizzata al direttore del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp di Ragusa, Giuseppe Licitra, e al responsabile dell’unità operativa di zooantropologia e attività assistite con animali della stessa Asp, Gaetano Gintoli, e, per conoscenza, al prefetto.

“Lo scorso 11 febbraio – scrive Migliore nel documento – si è tenuta al Comune di Ragusa la prima commissione consiliare, di cui sono componente, nel corso della quale si è discusso circa la complicata questione del randagismo nel nostro territorio e circa la gestione del rifugio sanitario, con la importante presenza, fra gli altri, del dottor Gintoli nella sua qualità di professionista del settore. Dall’interessante dibattito che si è sviluppato, sono emerse diverse “zone d’ombra” sulla delicata questione ed in particolare sulla assistenza sanitaria e sulle spese farmacologiche in favore degli animali ricoverati al rifugio e sulla gestione dello stesso: gestione diretta da parte del Comune, con l’assistenza sanitaria e farmacologica a carico dell’ Asp; o invero gestione affidata a terzi, con assistenza sanitaria e farmacologica a carico dell’associazione che gestisce il rifugio”.

“Abbiamo appreso in commissione – continua la lettera aperta – che il Comune ha dichiarato all’Asp (nota del 28 febbraio 2013 – protocollo n.17634/18/I – Settore I) di voler gestire il rifugio/canile in modo diretto e quindi con spese di assistenza sanitaria, farmaci, vaccini e materiale ambulatoriale a carico dell’Asp. Di conseguenza, il protocollo di intesa concordato e sottoscritto, in data 22 marzo 2013, dal Comune di Ragusa e dall’Asp di Ragusa, riporta la stessa clausola e al punto 13 si sottoscrive che l’assistenza sanitaria e gli interventi di sterilizzazione sono di competenza dell’Asp; così come, il materiale di consumo, compresi farmaci e vaccini da destinare alle prestazioni effettuate dai medici veterinari, sono a carico dello stesso servizio veterinario dell’Asp. Le stesse cose ha dichiarato, come da verbale della commissione, il dottor Gintoli, che però ha sollevato un dubbio di interpretazione su questo punto e la non chiarezza manifestata nei fatti dal Comune: visto che, se il Comune continua a far riferimento, nella convenzione stipulata con l’associazione Aida che gestisce il rifugio/canile, all’allegato 4 del d.p. n.7/2007, allora l’Asp non è tenuta a dare prestazione dei medici e farmaci. Infine, il dottor Gintoli ha chiaramente dichiarato che l’Asp si sta attenendo alla convenzione secondo cui i farmaci sono prescritti dai veterinari dell’Asp e solo questi sono rimborsabili. Dunque sembra tutto chiaro, se non fosse che, in una precedente commissione sullo stesso argomento, l’associazione Aida aveva dichiarato che l’assistenza sanitaria e i farmaci sono a carico della stessa. Peraltro, ulteriore confusione abbiamo nutrito quando scopriamo che il costo per cane al giorno era di 3,50 euro (comprensivo di spese sanitarie), mentre nel bando per l’affidamento della gestione del canile, espletato nel mese di dicembre, fu fissato a 1,50 euro (gara andata deserta) e infine nell’ultimo bando del mese di marzo, il costo è stato fissato a 2,60 euro”.
Il consigliere Migliore aggiunge che “a questo punto, in cui emerge una evidente mancanza di chiarezza, ho presentato all’Amministrazione comunale due interrogazioni a risposta scritta per avere dalla stessa indicazioni chiare e precise.

Dalla risposta scritta alla prima interrogazione, che mi è pervenuta in data 27 marzo 2014, l’Amministrazione nella persona dell’ assessore Conti, fra le altre cose, dichiara: ‘La variazione delle tariffe applicate è stata suffragata dalle difficoltà gestionali in materia di spesa sanitaria, la cui competenza gestionale ricade interamente sull’Asp, ma che per ritardi burocratici o malcelato assenso, la stessa Asp ha disatteso ed il cui onere finanziario (spese per acquisto farmaci, spese per analisi di laboratorio e spese per interventi medico-veterinario h 24) è stato supportato invece dall’associazione Aida e costantemente rendicontato al Comune’.
A questo punto, visto che ci troviamo dinanzi a dichiarazioni discordanti fra Asp e Comune, nell’ interesse della comunità che comunque è chiamata sostenere le spese pubbliche e in ossequio dei principi di legalità e trasparenza, e nella mia qualità di consigliere comunale, invito l’Asp a chiarire se, allo stato attuale, fornisce o meno l’ assistenza veterinaria e le spese farmacologiche richieste per la cura degli animali, all’interno del rifugio/canile sanitario gestito dall’associazione Aida, e che, secondo quanto aveva dichiarato il dottor Gintoli che viene nei fatti sconfessato dalle dichiarazioni scritte dell’assessore Conti, sembrerebbero confermare la tesi dell’ Aida. Ovviamente sarebbe auspicabile l’ intervento del prefetto affinché possa fare luce su questa spiacevole problematica che vede due enti pubblici al centro di una diatriba istituzionale”.

di Redazione29 Mar 2014 18:03
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