Riduzione della spesa: Prima di tutto lo stipendio dei parlamentari

stipendio-dei-parlamentarE‘ convocata una conferenza stampa per lunedì 9 luglio alle ore 11, presso la sala conferenze del Bar City, a Ragusa, per la presentazione del Comitato promotore provinciale (Comitato del Sole) di cui ho l’onore e l’onere di essere soggetto promotore nazionale e responsabile della Regione Sicilia.
Il Comitato del Sole ha presentato il  quesito referendario il 23 aprile 2012 in Cassazione, quesito uscito il giorno dopo in Gazzetta Ufficiale . Il 24 aprile il Presidente della Camera, Gianfranco Fini ,ha voluto incontrare il Comitato del Sole.  Lo stesso comitato del Sole che  ha cominciato la raccolta firme il 2 giugno, proprio nel giorno della Festa della Repubblica, è formato da centinaia di uomini e donne, giovani e meno giovani, da diverse associazioni e movimenti, che si uniscono per un solo obiettivo : raccogliere 500.000 firme per l’indizione di un referendum abrogativo per la riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Il quesito referendario riguarda la legge n. 1261 del 1965 che disciplina il trattamento dei parlamentari  che a quanto risulta è così compiosto.  

1) indennità parlamentare di 11.283,3 euro lorde

 2) diaria 3503,1 euro

 3) trasporti 1331,7 euro (spesa nulla dato che viaggiano gratis)

 4) spese telefoniche 258,2 euro

 5) dotazione informatica 41,7 euro

 totale oltre 16 mila euro al mese!!!

Per quanto riguarda i senatori della repubblica le cifre sono leggermente superiori, ma a tutto ciò va aggiunto il vitalizio che ogni parlamentare prende al termine del quinto anno di mandato di sole 2.486 euro mensili! Si pensi che in Francia il vitalizio minimo  è di 780 euro!!! Dal 1 gennaio 2012 il vitalizio dei parlamentari è stato sostituito da una pensione con metodo contributivo a partire dai 65 anni o dai 60 se si è ricoperta la carica per due legislature.  Dunque a conti fatti  lo stipendio di un deputato italiano si aggira intorno alle 16.000 euro, quello di un parlamentare francese circa 14 mila e dulcis in fundo il collega teutonico che non arrivano alle 12 mila. Oltre le cifre ci sono però altre differenze sostanziali tra gli stipendi dei vari rappresentanti di governo: in Francia ad esempio un parlamentare riceve 7.100 euro di indennità e 6.412 euro per le spese di rappresentanza. Dunque a differenza dei nostri non riceve la diaria per pagare l’affitto a Roma ma può accedere ad alloggi con tariffe agevolate.Inoltre ai cari amici francesi non viene rimborsato nemmeno un centesimo delle spese per i viaggi e spostamenti ma solo un buono di 40 viaggi andata e ritorno dalla capitale al proprio collegio!

 

Se il compito di ogni parlamentare o deputato che sia fosse svolto con moralità e  nel rispetto della costituzione forse nessuno andrebbe a fare loro i conti in tasca ma l’indifferenza e l’incompetenza della stragrande maggioranza degli avvoltoio che si aggirano dentro i palazzi del potere lascia un po perplessi. Un barlume di coscienza  e di morale non affiora alle menti di questi individui  mentre dalle vetrine delle stanze dei bottoni si vede il proprio paese cadere sempre più nel baratro?

 

di Redazione08 Lug 2012 16:07
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