Ricalcolo retroattivo delle rette per opere pie, Migliore (Lab 2.0): “Tentativo vergognoso di fare cassa”

“Abbiamo appreso che il Comune di Ragusa ha proceduto al ricalcolo delle quote di compartecipazione al costo delle rette per il ricovero nelle Opere Pie della città, applicando degli aumenti retroattivi. Temiamo si tratti di una volgare manovra per rimpinguare il bilancio dell’Ente che si aggiunge alla già pesante politica di aumento delle tasse che denunciamo da tempo”. E’ la posizione del portavoce del Laboratorio politico 2.0, Sonia Migliore, che aggiunge: “Con determinazione dirigenziale 2297 dello scorso 12 novembre, il Comune di Ragusa ha disposto il ricalcolo delle rette in base alle attuali condizioni economiche di chi usufruisce del servizio. Nel corso degli anni la posizione ISEE di qualcuno è cambiata poiché, trattandosi in massima parte di soggetti anziani o con delle disabilità, si è aggiunto al calcolo il contributo che lo Stato versa, per esempio, per l’accompagnamento. Il Comune considera questi introiti come veri e propri redditi e, per quanto possa risultare corretto un lieve aumento nel costo del servizio, solleviamo dubbi sulla legittimità giuridica di una tale pretesa oltre che censurare convintamente, sul piano morale, l’atteggiamento del Comune”.
“Nella maggioranza dei casi – continua Migliore – si parla di soggetti nullatenenti o che versano in gravi condizioni economiche, a malapena in grado di pagare le quote fissate fino a questo momento. Alcuni dei crediti che il Comune va esigendo da questi soggetti ammontano anche a oltre 20mila euro. Somme che l’Ente non sarà mai in grado di recuperare, ma che tuttavia andranno comunque iscritte a bilancio. A questo punto ci chiediamo: come si comporterà il Comune di Ragusa nei confronti di chi non sarà in grado di pagare le quote ricalcolate in modo retroattivo? Gli ospiti delle Opere Pie che non saranno in grado di pagare verranno buttati per strada?”.
“Invitiamo l’Amministrazione comunale a ravvedersi – conclude Migliore – revocando gli atti con i quali si applica un aumento retroattivo alle rette e, su un piano morale, di porre le proprie scuse agli anziani e ai diversamente abili ragusani che, oltre a vivere i già complessi disagi delle loro condizioni, devono anche subire le assurde decisioni contabili del Comune”.

di Redazione23 Nov 2015 12:11
Pubblicità