Rapinano e riducono in fin di vita un connazionale

fotoarrestatiErano le prime luci dell’alba di domenica 3 novembre, quando due soggetti fecero irruzione all’interno di un casolare di un’azienda agricola in Contrada Gaspanella di Vittoria, scagliandosi contro E.M., 35enne rumeno bracciante agricolo presso l’azienda stessa ove abitava. Introdottisi nell’alloggio mediante la finestra del bagno, previa rottura della rete di protezione, i due sorprendevano la vittima nel sonno buttandogli addosso una coperta per evitare di essere riconosciuti, colpendolo ripetutamente al capo con un mezzo contundente, verosimilmente un’ascia o una fascetta in metallo utilizzata per la copertura delle serre, provocandogli “severe ferita da taglio regione parietale destra, sinistra e regione frontale e padiglione auricolare sinistro”, così come recitava la prima diagnosi dei medici dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria ove lo stesso era stato immediatamente trasportato quella domenica mattina. La vittima era stata ricoverata presso il Reparto Neurologia del citato nosocomio in “prognosi riservata”, venendo successivamente trasportato, mediante ausilio dell’ elisoccorso, presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania per essere sottoposto a delicato intervento chirurgico alla calotta cranica, venendo ivi dimesso lo scorso 25 novembre.
Sul luogo del fatto era intervenuto il Comandante della Stazione di Vittoria supportati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, per i rilievi scientifici del caso e la prima ricostruzione dei fatti. Fin da subito era apparso chiaro che l’aggressione aveva avuto come scopo principale la rapina ai danni del cittadino rumeno, al quale i due avevano preventivamente richiesto la consegna di denaro contante, al cui diniego era scattata l’inaudita violenza. Dall’alloggio era state infatti asportate un telefono cellulare marca Samsung, un i-pad, una tv lcd 12’’ e altro materiale elettronico per un totale di euro 1.500 circa.
Dopo la cristallizzazione della scena del crimine, mediante un’articolata attività tecnica fondata principalmente sul materiale asportato, con particolare riferimento ai dispositivi telefonici mobili, è stato possibile risalire all’identificazione degli autori del grave fatto:
– ZAHARIA CAROL MUGUREL, 33enne rumeno, domiciliato Vittoria – Contrada Pozzo Bollente, celibe, pregiudicato per reati contro il patrimonio;
– MORARU MIHAI, 24enne rumeno, domiciliato Vittoria – Contrada Pozzo Bollente, celibe, incensurato,
i quali nella giornata di ieri a seguito di una perquisizione domiciliare, venivano trovati in possesso di parte della refurtiva, nonché di tutti i dispositivi mobili utilizzati con schede SIM precedentemente installate su uno dei cellulari rubati.
Predetti a seguito di quanto accertato dai militari della Compagnia sottoposti a fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata e tentato omicidio e condotti presso la caserma di Via Garibaldi, da dove al termine delle formalità di rito, venivano associati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica D.ssa Monica Monego, titolare e coordinatrice dell’indagine.
Non si esclude che gli stessi si possano essere resi responsabile di reati simili nella campagne vittoriese, dove ultimamente si è registrato una recrudescenza di reati contro il patrimonio.

di Redazione27 Nov 2013 11:11
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