Ragusa, tutela più l’associazione animalista che il randagio?

Ritorniamo a parlare di randagi, di soldi e bandi per la gestione del rifugio sanitario ibleo. Per provare a sbrogliare l’intera vicenda fatta da due bandi, di continue proroghe e di soldi, tanti soldi, ci perdonerete, ma dobbiamo fare un po’ di cronistoria.
Iniziamo con la determina dirigenziale del Settore I, n° 179 del 16 dicembre 2013, con cui si approva il bando di gara per la “Gestione del rifugio sanitario comunale”. Con questo bando il Comune impegnava la somma di 85.062 euro per due anni. Questa gara, però, andò deserta forse proprio perché gli oneri che ricadevano sulla associazione erano troppo alti. Quindi i tecnici del Comune, lo scorso 7 marzo, hanno redatto un nuovo testo, decisamente più vantaggioso e non solo da un punto di vista economico.

Innanzitutto l’importo stanziato salì a 62.120 euro per 9 mesi contro gli 85 mila per 24 mesi. Ma non solo, infatti in questo secondo bando si parla esclusivamente di “Affidamento del servizio di cattura, custodia, mantenimento e trasporto dei randagi”, scompare perciò la dicitura “Gestione del rifugio”. Con questa rettifica il Comune non solo solleva l’associazione dall’incombenza delle spese veterinarie, ma rimedia alla confusione che aveva creato con l’Asp 7. Come ricorda la consigliera Sonia Migliore, il 27 febbraio dell’anno scorso, l’Asp di Ragusa chiedeva delucidazioni sulla gestione del canile, infatti se questo è direttamente gestito dal Comune le spese sanitari erano a carico del servizio veterinario, se invece il rifugio fosse stato gestito da terzi, le spese veterinarie sarebbero state a carico dell’associazione. Qui il primo errore del Comune, che mentre afferma, il 28 febbraio, che la gestione del canile è diretta, il 22 marzo affida la Gestione dello stesso all’Aida e perciò stanzia 25 mila euro. Le spese sanitarie perciò dovrebbero essere a carico dell’Aida, però le continuerà a pagare l’Asp. Comunque con il secondo bando questa anomalia viene cancellata.

Con il secondo bando si introduce l’istituto giuridico dell’Avvalimento, questo, nelle gare pubbliche, serve a soddisfare determinati requisiti economici, tecnici ed organizzativi della ditta partecipante, un’attestazione che va fornita tramite la presentazione della SOA, che è un altro soggetto giuridico. Quale è l’utilità di questa new entry? Avere maggiori garanzie? Può essere, ignorando per un momento, che queste garanzie vengono richieste per appalti superiori a 150 mila euro, non possiamo non notare che con l’Avvalimento si dà la possibilità all’associazione animalista di consorziarsi con altri soggetti, ciò risulta estremamente interessante quando nel secondo bando si fa riferimento al fatto che il servizio deve essere effettuato con mezzi autorizzati e attrezzature adeguate ossia se l’associazione animalista non li possiede può utilizzare quelli del soggetto con cui si è consorziata. Inoltre, la possibilità di consorziarsi determina ulteriori 5 punti nella valutazione finale per aggiudicarsi la gara. In tal modo si amplia la platea dei possibili partecipanti e si agevola chi è già consorziato o non ha difficoltà a farlo.

Abbiamo già detto che il nuovo bando non comporta solo un miglioramento economico, infatti i benefici non riguardano solo i 62 mila euro per 9 mesi o il fatto che il rimborso per la cattura del randagio da 30 euro passa a 40 o che il mantenimento giornaliero per ogni animale, passa da 1,50 euro a 2,60 euro, con il nuovo bando vi è un alleggerimento delle incombenze. Tipo, se in dicembre si stabilì che, per favorire l’adozione degli animali, il rifugio doveva aprire al pubblico “almeno 4 ore al giorno e con almeno 3 aperture settimanali pomeridiane”, con il nuovo bando l’apertura al pubblico, scende, a tre ore al giorno, con almeno un’ora di apertura pomeridiana. Proprio un altro bel regalino.

Concessioni, regali e agevolazioni che sembrano favorire più l’associazione animalista che dell’animale stesso. Come si può stanziare solo 2,60 euro per animale quando il decreto presidenziale n°7, del 12 luglio del 2007, stabilisce che la custodia e il mantenimento giornaliero dei cani di media e grossa taglia, cioè superiore ai 10 kg, non può scendere al di sotto dei 3,50 euro ed infine come mai nel secondo bando si parla solo di cattura e mantenimento di cani randagi? I gatti, che fine hanno fatto? Può essere che a Ragusa non ci siano colonie di felini?

di Redazione20 Mar 2014 12:03
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