Ragusa fanalino di coda nella classifica dell’Eurisc

Ragusa non è più quell’isola felice che tutti conoscevamo. A confermarlo è uno studio dell’Eurisc, fatto sulla comparazione delle richieste di mutui e prestiti nell’arco del 2013, rispetto al 2012. Dall’analisi dei dati provenienti dalle aziende di credito (in questo calcolo non rientrano perciò le semplici richieste di informazioni o i preventivi on line) risulta che le famiglie italiane, ma ancor più quelle ragusane, continuano ad essere estremamente prudenti, non hanno fiducia nel futuro e perciò non rischiano. L’Italia ha fatto registrare un calo nella richiesta dei mutui, rispetto al 2012, pari al 3,6%. E’ dal 2010 che queste percentuali sono sempre con il segno negativo. Un dato che in Sicilia scende al 9,1%. Ma è la provincia di Ragusa, con il suo – 18,4%, a rappresentare il fanalino di coda di questa particolare classifica.

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La mancanza di un lavoro o l’instabilità dello stesso naturalmente sono tra le cause principali di questa mancanza di fiducia nel futuro.  L’inversione di tendenza, però, registrata nella seconda metà del 2013, fa ben sperare. Dopo più di due anni e mezzo di dati negativi, per la prima volta, lo scorso luglio, la domanda dei mutui è cresciuta, un trend che non si è arrestato sino al dicembre scorso, che ha fatto registrare un + 6,5% rispetto allo stesso mese del 2012.

L’andamento della domanda dei mutui risulta estremamente interessante se letta alla luce delle forbici che si generano considerando: l’età di chi accende il mutuo (Tab. 1), l’importo del mutuo (Tab. 2) e la durata dello stesso (Tab.3). Questi tre elementi, ognuno in base alle sue caratteristiche, ci comunicano il grado di fiducia e anche il motivo della fiducia di chi ricorre ad un finanziamento. Naturalmente è più richiesto, in questo periodo, un mutuo il cui importo non sia troppo elevato e la cui estinzione non vada troppo aldilà nel tempo. Mentre i più attivi, i più fiduciosi, nella richiesta del credito, sono quelle persone che hanno un’età compresa tra i 45 e i 54, ossia coloro che hanno una posizione lavorativa ormai consolidata. Per quanto riguarda gli importi la quota che ha fatto registrare, nel 2013, il maggior interesse da parte dei risparmiatori è quella che non supera i 75 mila euro, mentre la durata del mutuo, che è stata considerata la più rischiosa e quindi che ha fatto registrare una maggiore flessione è quella va dai 25 ai 30 anni.

 

TAB. 1

età

TAB. 2

red

TAB. 3

durata

di Redazione02 Feb 2014 11:02
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