Ragusa, “C’è un dirigente comunale che abusa del suo ruolo”. La denuncia in Consiglio comunale

Tra i corridoi di Palazzo dell’Aquila, a Ragusa, la notizia circolava già da tempo, ma mai si era fatta abbastanza rumorosa da convincere un Consigliere comunale a farne oggetto di un intervento in aula.

E’ stato il Consigliere del gruppo Insieme Angelo Laporta a comunicarla durante la seduta ispettiva del 20 ottobre: “Caro vice Segretario Generale – il Consigliere Laporta si rivolge al dr. Francesco Lumiera, ndr – Corre voce che qualche dirigente del Comune di Ragusa, approfittando del ruolo che occupa, si rivolge nei confronti di alcuni impiegati comunali in modo offensivo e arrogante. Non so se lei è al corrente di questo – mormorio dal banco della Presidenza – No? Allora, nella funzione che lei occupa, magari – altro mormorio – Ecco, verifichi perché c’è qualche dirigente che abusa del ruolo che occupa. Ci vogliono educazione e modi quando ci si rivolge ai dipendenti comunali. Quindi… Verifichi! Poi magari mi darà risposta al prossimo consiglio”.

Pochi secondi di intervento per denunciare qualcosa di assai grave che occupa quella soglia tra la molestia e il mobbing, nella quale la posizione dell’eventuale reo è aggravata, appunto, dal ruolo che occupa.

Il fatto sarebbe il seguente: un numero sempre crescente di dipendenti comunali lamenterebbe che un dirigente – e non qualche, come dice Laporta – forte del ruolo che svolge, abbia assunto un atteggiamento poco tollerato, esercitando una forma di violenza psicologica e verbale tale da minare non solo i rapporti interpersonali tra superiore e sottoposti, ma la serenità stessa dell’ambiente d’impiego e la qualità del lavoro stesso.

Pare che le lamentele da parte dei dipendenti del Comune di Ragusa, soprattutto negli ultimi mesi, siano montate a dismisura fino a travalicare la sfera del Settore Personale dell’ente e sfociare in quella politica, richiedendo l’intervento dell’Amministrazione e, prova ne sono le dichiarazioni di Laporta, anche dei Consiglieri comunali.

Addirittura, una nutrita delegazione di impiegati, soprattutto donne, si sarebbe recata dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Tringali per chiederne un intervento ufficiale assai prima che ne parlasse il Consigliere Laporta e che non sarebbe neanche la prima volta. Dicono che già Giovanni Iacono, quando era presidente del Consiglio comunale, pochi mesi dopo la sua nomina, si sia trovato costretto a spendere qualche parola per migliorare la situazione, che, in effetti, ha visto un po’ di quiete fino a qualche mese fa.

Si tratterebbe, in ogni modo, di una situazione sulla quale l’Amministrazione dovrebbe far luce, pubblicamente, non solo per garantire ai dipendenti dell’ente la tranquillità necessaria a svolgere il proprio lavoro, ma anche per comprendere le ragioni di un simile atteggiamento da parte di un dirigente.

Capiamoci, a tutti, almeno una volta nella vita, è capitato un superiore insopportabile, ma stando a sentire le “voci” cui ha fatto cenno Laporta, la situazione al Comune di Ragusa ha raggiunto una gravità senza precedenti. Ecco perché sarebbe giusto, anzi doveroso, che il dirigente Lumiera, proprio per il ruolo che ricopre in Comune, non dimentichiamolo è a capo degli Affari Generali, indaghi sulla faccenda, vada a fondo e faccia piena luce su questa denuncia, perché il mobbing è un atteggiamento intollerabile e lo è ancor più in un ente pubblico.

di Leandro Papa24 Ott 2016 12:10
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