Ragusa: Anche i lavoratori della SRR sono in stato di agitazione

I 21 dipendenti amministrativi ragusani sono stai saldati dall’Ato Ambiente, ma non percepiscono la retribuzione dalla SRR da dicembre 2017.

Concluso finalmente l’iter del passaggio dei dipendenti dall’Ato Ambiente alla SRR Ato Ragusa 7. I 21 lavoratori soggetti a passaggio diretto alla nuova società di gestione degli impianti iblei, la SRR, secondo quanto previsto dal CCNL di categoria, hanno ricevuto il pagamento delle spettanze di fine rapporto dall’Ato Ambiente in liquidazione, chiudendo di fatto il loro rapporto con l’azienda d’ambito numero sette.

Il presidente del Collegio dei Liquidatori, Giancarlo Cugnata, che è stato il “traghettatore” dei 21 lavoratori, sin dal 2014, porterà alla liquidazione l’Ato ambiente di Ragusa, seppur avendo ancora in gestione la discarica di Cava dei Modicani. Proprio questo impianto, importantissimo per la provincia iblea, non è stato ancora acquisito dalla SRR, pare per mancanza di “volontà” di quest’ultima.

Ma la SRR, dal canto suo, non ha iniziato nel migliore dei modi il proprio cammino, poiche’ i lavoratori, assunti da agosto 2017, attendono di ricevere gli stipendi relativi alle mensilità di dicembre, gennaio e adesso febbraio. Ben tre retribuzioni.

E’ bene precisare che la SRR ATO 7 è commissariata dalla Regione Siciliana dal 31 marzo del 2017 e che entro il 31 maggio 2018, il Dott. Nicola Russo (commissario regionale) dovrebbe ricostituire, secondo l’ordinanza 2/rif del 28 febbraio 2018, gli organi fatti decadere, ovvero ricostituire l’assemblea dei soci ed il CDA degli stessi comuni che la costituiscono insieme all’ex Provincia Regionale di Ragusa.

Il sindacato Fiadel, apprezzando gli sforzi notevoli del presidente Cugnata, per quanto riguarda l’azienda cessante, e del commissario, per l’azienda subentrante, che sono riusciti a garantire i livelli occupazionali, si dice, però, fortemente preoccupato per il futuro dei lavoratori oggi in forza alla SRR di Ragusa (in stato di agitazione dal 18 gennaio 2018), proprio perché la gestione commissariale non riesce a garantire loro la retribuzione.

Il commissario regionale, Nicola Russo, dal canto suo si difende addebitando le responsabilità, della mancanza delle somme destinate a pagare i lavoratori, ai Comuni che non versano da mesi (alcuni da anni) le quote spettanti all’Ente gestore degli impianti (CCR e Centro di Compostaggio di Vittoria e Centro di Compostaggio di Ragusa) e dei servizi. I comuni che devono pagare le somme piu’ elevate sono Vittoria, Modica, Scicli e Comiso, rispettivamente 94mila euro, 86mila euro, 60mila euro e 53mila euro. I lavoratori, stremati edisperati, hanno richiesto l’aiuto delle Istituzioni e invitano i Comuni soci a pagare quanto spettante per i servizi resi dalla SRR, affinché questi possa versare loro gli stipendi. Il Segretario provinciale della Fiadel ragusana, Giorgio Iabichella, di comune accordo con il Segretario Regionale, Giuseppe Badagliacca, hanno chiesto al Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti ed al Governatore Musumeci di obbligare i Comuni iblei a versare le somme spettanti alla SRR di Ragusa.

di Redazione13 Mar 2018 11:03
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