Presentata al Kamena l’Associazione “Liberi Cittadini”

Certo, al Kamena proprio non “c’era partita” contro il caldo di prima sera, forte di un paio di reti di vantaggio iniziale anche sul migliore ventaglio e sul deodorante più efficace, eppure l’Associazione “Liberi Cittadini” non si è tirata indietro accettando il confronto: e ne è venuta fuori facendo la sua “brava figura”. E’ stata una sorta di “numero zero”, un incontrarsi prima del raduno in vista del campionato, che sarà lungo, faticoso e difficile, per una squadra nuova di zecca, guidata da un tecnico bravo, esperto e scortato dalle stesse, eccellenti referenze dei suoi giocatori: diversi per ruolo e per passato, ma uniti dalla (dimostrata) voglia e capacità di battersi per un obiettivo e dal non “vivere di politica”. E dal desiderio di fare della loro “unità di intenti tra diversi” un valore aggiunto da assicurare alla proposta in favore della loro città. Certamente ognuno di loro, come del resto annunciato dalla locandina di presentazione, era al Kamena da testimone privilegiato, però il privilegio consisteva solamente nell’avere avuto e nell’avere ancora la possibilità di verificare, conoscere, o comunque di accedere ad una maggiore quantità di dati: il che ha accresciuto il loro potenziale di approccio dal lato giusto ai problemi, e, come corollario, anche il potenziale di ricerca di soluzioni valide e condivisibili. Insieme, attraverso brevi interventi, propedeutici alla prossima, vera “apertura dei lavori” ma già chiare dichiarazioni d’impegno, hanno aperto la strada verso una proposta finale che si annuncia importante e meritevole di grande attenzione. Cultura, sviluppo sostenibile, risparmio (ed efficientazione energetica), centri storici, sanità (con l’apertura del nuovo ospedale come protagonista d’obbligo), più altre “basi” come l’acqua rinviate al prossimo incontro, sono stati i primi punti fermi di un non più rimandabile nuovo discorso fatto di logica, buon senso, rispetto, riconoscimento e doveroso ricorso alle competenze “vere”, coinvolgimento del cittadino nelle proposte e nelle soluzioni. Un discorso che unendo le migliori nuove idee per il futuro alle migliori vecchie idee (trascurate, rinnegate, violentate e, in ogni caso, non messe in pratica) col filo di una ricerca (non facile, impietosa) in noi stessi, di un esame di coscienza fatto con comprensione ma senza troppa indulgenza, si muova nell’ottica di recupero della parte migliore di una identità, purtroppo ormai quasi dimenticata. Un’identità, cosciente quanto orgogliosa, che faccia ritrovare il piacere e la forza di opporsi all’infinità sequenza di “scippi” (e delle giuste speranza contrabbandate per patetiche utopie) che ormai da troppi anni hanno tristemente scandito i passaggi del tramonto del sogno ragusano. Nell’attesa di ampliare e completare l’organico, la prima volta di “Liberi cittadini” ha proposto alla città una squadra affidabile, determinata, con idee chiare e aperta verso chiunque intenda condividerle: il campionato – nessuno lo ha nascosto – sarà molto impegnativo, ma il premio per chi vince, una città migliore, più vivibile e finalmente “più difesa” dai suoi cittadini, merita ampiamente la fatica.

di Gianni Papa10 Ago 2017 16:08
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