Più acqua e riqualificazione della vallata dell’Irminio Massari propone sei interventi e lancia un grido d’allarme «Ragusa non merita di continuare a essere mortificata»

Sei interventi per dotare Ragusa, Marina di Ragusa, San Giacomo e le contrade Camemi, Gatto Corvino, Cerasa, Cerasella, Principe, Spadola, Mangiabove, Fontana Nuova dell’acqua necessaria all’approvvigionamento idrico delle famiglie e all’agricoltura. Li prevede in dettaglio il programma del candidato sindaco Giorgio Massari. Interventi che mirano ad evitare le crisi idriche che puntualmente si verificano, le emergenze di acqua ai nitrati e che restituiscono ruolo e valenza al fiume Irminio e alla sua splendida vallata. Non mancano soluzioni innovative, sostenibili e a basso costo che porrebbero la nostra città ancora all’avanguardia. Tra queste la realizzazione di un dissalatore alimentato dal nostro mare e dall’energia del sole.
Sinora il Comune di Ragusa e i ragusani sono stati penalizzati dalle scelte che hanno riguardato l’utilizzo dell’acqua del fiume Irminio e della diga di Santa Rosalia (che ricade per intero nel territorio di Ragusa) a beneficio di altre realtà. Le amministrazioni che si sono succedute sono state assenti e hanno favorito l’impoverimento delle risorse e l’accrescersi di un problema del quale ci si rende conto solo quando diventa emergenza. Contemporaneamente si è consentito di mortificare l’Irminio e la sua vallata, consentendo un prelievo eccessivo che ha ridotto al minimo la portata del fiume.
È necessario proteggere l’Irminio, salvaguardare i pozzi da cui attinge l’acqua Ragusa. Nel programma di Giorgio Massari si punta alla riqualificazione e valorizzazione dell’area del bacino idrografico dell’Irminio e al miglioramento della qualità ambientale del fiume, recuperando quello che negli anni ci è stato tolto, a partire del ripristino del naturale regime idrico del fiume, del rilascio direttamente dalla diga dell’acqua fluente, soprattutto nel tratto deli fiume dove sono giacenti i nostri pozzi, dai quali il Comune di Ragusa per il fabbisogno idrico preleva circa 12 su 14-15 milioni di metri cubi l’anno.
Un’altra fonte per reperire acqua potabile o irrigua è il mare. Può essere utile la realizzazione di un dissalatore lungo la costa ragusana per soddisfare le esigenze di Marina di Ragusa, delle aziende agricole, serricole e zootecniche, degli insediamenti produttivi e di servizio soprattutto nei mesi estivi in cui si ha un notevole aumento della popolazione. Oggi, c’è un grande vantaggio a produrre acqua dissalata perché per desalinizzare l’acqua del mare si possono utilizzare le moderne tecniche che sfruttano l’energia del sole e per questi interventi esistono finanziamenti anche regionali cui il Comune non ha mai attinto.

di Redazione21 Mag 2018 12:05
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