Piange il telefono…..

riggioIn questi giorni tutti si stanno impegnando per trovare la soluzione alla questione aeroporto. La Prefettura, ad esempio, ha organizzato per il prossimo 4 luglio un incontro tra Enac, Enav, Soaco e ministero per controllare chi, di tutti questi, sta mettendo  davvero i bastoni tra le ruote. Il commissario Scarso è volato ieri a Roma per incontrare i massimi vertici del settore aeronautico convinto di poter trovare un escamotage al problemino dei controllori di volo ed intanto tutto tace sul fronte etneo. Insomma la Sac di Catania continua a restare all’ombra del vulcano in attesa di nuove ma senza mettere un dicto all’acqua calda. Certo loro hanno delle difficoltà del genre politico dovendo riorganizzare la propria dirigenza ma non passa  neanche lontanamente per la loro testa l’idea di impegnarsi con L’Enav.  Anche il sindaco di Comiso si arrabatta telefonando a destra e a manca. Le possibili soluzioni normative per facilitare l’immediata apertura dell’aeroporto di Comiso sono state analizzate dal sindaco  col presidente dell’Enac Vito Riggio nel corso di un colloquio telefonico svoltosi nella serata di ieri.

“Mi sono sentito in dovere di contattare il presidente Riggio, ha detto Alfano,  per confrontarmi direttamente con lui in merito alla sua posizione circa l’utilità dell’aeroscalo comisano nel sistema del trasporto aereo nazionale dopo le recenti notizie di stampa secondo le quali il professor Riggio avrebbe manifestato perplessità. Tali passaggi di stampa mi erano sembrati in effetti contraddittori e stridenti con le azioni e gli intendimenti manifestati negli ultimi anni dal nostro conterraneo presidente dell’Enac nei confronti dell’aeroscalo comisano che ha avuto nel presidente Riggio sempre un sostenitore pur nella consapevolezza che lo stesso va considerato per quello che è: un piccolo aeroporto che, però, può ambire a un ruolo di utilità sicuramente per il territorio del sud-est siciliano e comunque nell’ottica di un sistema nazionale del trasporto aereo in sinergia con l’aeroscalo di Catania. La cordiale telefonata mi ha chiarito ancora di più che immutata rimane la posizione del presidente Riggio a sostegno del nostro aeroporto pur non nascondendo l’esigenza di adeguati supporti normativi che possano sostenere anche di fronte al ministro dell’Economia  l’utilità dell’immediata apertura dell’aeroscalo di Comiso. Il presidente Riggio, mi ha quindi anticipato che è in corso di elaborazione un emendamento che sottolinei il beneficio che il trasporto aereo italiano trarrebbe dall’operatività di Comiso in relazione alle ben note vicende legate alle eruzioni vulcaniche con conseguente pioggia di cenere ad opera dell’Etna che spesso recano disagi e no poche difficoltà all’operatività dell’aeroporto di Catania. Tale emendamento dovrebbe essere portato molto presto all’attenzione del Senato nell’ambito del Ddl 3372 Senato Riordino della Protezione Civile – Conversione in legge del decreto legge n.59/2012 recante disposizioni urgenti per un riordino della protezione civile, in discussione in questi giorni.   Certo che Riggio ha un bel coraggio che qualcuno potrebbe anche definire faccia tosta. Lui è stato sempre vicino a Digiacomo quando si appropriava del sedime e dell’aeroporto stesso. Lo ha appoggiato ad esempio quando Pippo presentava il libro  ” come abbiamo fatto a fare un aeroporto” per poi accusarlo del famoso peccato originale quallo cioè della proprietà dell’aeroporto stesso. Ora arriva la notizia addirittura che ci sarebbe in corso una procedura legale da parte del Demanio Militare per recuperare un bel po di milioni che il comune dovrebbe pagare per aver operato su terreno dello stato. Insomma povero aeroporto. 

di Redazione27 Giu 2012 07:06
Pubblicità