Per non dimenticare

E’ stata una cerimonia molto sentita quella che si è svolta ieri pomeriggio nel Salone d’Onore della Prefettura per commemorare le vittime dei campi di concentramento tedeschi della Seconda Guerra Mondiale e a ricordo della “Shoah”, presieduta dal Prefetto Annunziato Vardè alla presenza del Vescovo della Diocesi di Ragusa, dei Sindaci della provincia, del Commissario Straordinario della Provincia Regionale, delle massime Autorità Giudiziarie locali, dei vertici provinciali delle Forze
dell’Ordine, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, nonché di una rappresentanza di studenti delle Scuole Medie superiori. Intense di significato le parole pronunciate dal Prefetto che, nel saluto di apertura, ha voluto sottolineare l’importanza del Giorno della Memoria perché “ricordare è necessario, oltrechè doveroso, ed è indispensabile tramandare il ricordo di quei tragici eventi soprattutto alle giovani generazioni, che hanno diritto di conoscere gli orrori di
quella triste pagina della nostra storia, come la follia della “soluzione finale della questione ebraica”: la deliberazione di alcuni uomini di sterminare altri uomini”. Non è mancato al riguardo il riferimento ai deplorevoli messaggi recapitati nei giorni scorsi a Roma ad alcune sedi ebraiche, con un forte richiamo al senso della storia che “alimenta la nostra cultura e nutre la sensibilità di ognuno rafforzando, in questo
caso, i sentimenti più nobili, per un impegno collettivo contro ogni forma di violenza, di intolleranza e di discriminazione, nel rifiuto totale ed intransigente dell’antisemitismo e di
ogni altra forma di odio razziale”. Pregnanti sono stati gli interventi del Vescovo Monsignor Paolo Urso che ha voluto rimarcare il senso del ricordo come affermazione della verità di certi fatti contro ogni forma di negazionismo, del Sindaco di Ragusa Piccitto il quale ha posto l’accento sulla valenza dell’evento come occasione di riflessione su un periodo assolutamente buio della storia moderna, riportando nella circostanza l’esperienza personale della visita di alcuni anni fa al campo di concentramento di Auschwitz, definita Prefettura – Ufficio Territoriale
del Governo di Ragusa come tappa della vita che tutti i giovani dovrebbero percorrere per la maturazione di una coscienza civile basata sui principi di libertà e giustizia ed, infine, del Commissario Straordinario della Provincia Regionale Floreno che, nel condannare ogni forma di odio razziale con richiamo al triste fenomeno dell’immigrazione,
ha ricordato le centinaia di vittime della strage di Lampedusa. La cerimonia è proseguita con una rappresentazione teatrale con musiche
Klezmez che ha fornito molti spunti di riflessione dal titolo:“SHOAH” DOMANDE A DIO SUL DOLORE DEGLI INNOCENTI…..PER NON DIMENTICARE dal racconto “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi KOLITZ (autore lituano di origini ebraiche), con testo adattato e regia curata rispettivamente da due note personalità del mondo culturale e artistico ibleo. A conclusione alcuni insigniti delle “Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati
e internati nei lager nazisti” loro conferite dal Presidente della repubblica negli anni scorsi, hanno reso toccanti testimonianze sulle sofferenze della deportazione e della prigionia nei campi tedeschi, cui è seguito il racconto di un giornalista locale su un suo recente viaggio
effettuato nel campo di sterminio di Mauthausen per conoscere i luoghi ove un proprio congiunto, fortuitamente scampato alle persecuzioni naziste, ha vissuto gli orrori di quei luoghi di morte.

di Redazione28 Gen 2014 20:01
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