Patto di consultazione tra sette consiglieri, è la nuova opposizione a Piccitto?

Sette Consiglieri comunali, tutti rappresentanti di cinque diversi movimenti civici, ma accomunati soprattutto dall’essere l’opposizione più dura all’Amministrazione Piccitto, hanno deciso di siglare un patto di “consultazione preventiva e permanente” per operare di comune accordo sui temi dello sviluppo economico, dell’urbanistica e dei centri storici, della cultura e del turismo. Insomma, quasi la totalità degli argomenti dei quali un’amministrazione comunale dovrebbe occuparsi. Sono Mirella Castro e Giovanni Iacono (Movimento Partecipiamo), Sonia Migliore e Manuela Nicita (Lab 2.0), Gianluca Morando (Movimento Civico Ibleo), Carmelo Ialacqua (Movimento Città) e Giorgio Massari (Partito Democratico).

Nel documento che hanno presentato alla stampa si legge che “considerato il confronto su alcune problematiche inerenti il territorio comunale e la condivisione di comuni chiavi di lettura relativamente a percorsi di soluzione e innovazione, concordano per una consultazione preventiva e permanente” sui temi sopracitati e che i Consiglieri, “pur mantenendo la loro autonomia di azione e di iniziativa, si impegnano ad attivare un rapporto di collaborazione per iniziative comuni propositive”.

In pratica hanno stretto una sorta di contratto con il quale si obbligano a vicenda di muoversi unanimemente su determinate questioni, quasi fossero una coalizione politica a parte nel civico consesso. Hanno inventato l’unione civile dei movimenti civici, la convivenza tra diversi, e l’hanno resa ufficiale a ridosso di una seduta di Consiglio comunale giusto per vedere “l’effetto che fa” e andare immediatamente alla prova d’aula (siederanno tutti vicini?).

In verità, non stupisce eccessivamente questo passaggio se ci si avvale della memoria a breve termine. Da settimane, ormai, i sette consiglieri si citano a vicenda, si ricoprono di complimenti, sostengono uno la posizione dell’altro. Ma questo appartiene alle dinamiche d’aula, si dirà. In un periodo nel quale c’è una maggioranza (continuamente inquieta) che sulla carta può vantare 16 consiglieri e un gruppo di opposizione, Insieme, composto da altri cinque e che, frequentemente, strizza l’occhio se non proprio all’amministrazione, al presidente Tringali, è normale che si ragioni per la massima “il nemico del mio nemico è mio amico”.

Stupisce, invece, che quanto presentato oggi in conferenza stampa abbia superato il limite dell’aula consiliare coinvolgendo i vertici dei movimenti dai quali questi consiglieri provengono. Chi avrebbe mai potuto immaginare, per esempio, un Carmelo Ialacqua dialogante con una Sonia Migliore? Certo mai come un Nello Dipasquale all’interno dello stesso partito di Peppe Calabrese… Eppure: se la stesura del documento odierno è stata possibile lo si deve certo alla volontà dei movimenti stessi che, altrimenti, avrebbero potuto esercitare un veto (nei fatti no, ma morale sì) a questa azione.

“Il tentativo è quello di superare l’isolamento” ha detto Ialacqua; “Un’officina civica” ha commentato Migliore; “Un metodo per semplificare il quadro politico per migliorare il modo di dar voce alla povera gente”, Iacono; “Un approccio ad un’opposizione reale a questa amministrazione, invece, è la definizione che Giorgio Massari, Pd, ha voluto dare dell’evento.

E proprio la presenza del Consigliere dem, secondo noi, qualifica ancor di più l’intenzione dell’intero gruppo. Sì perché Massari è un po’ quello che “rischia” di più. In fin dei conti è iscritto a un grosso partito, con segretari e segreterie, con correnti e capetti, con statuti e regolamenti. Insomma, gli altri Consiglieri sono un po’ tutti “padroni a casa propria”, ma Massari? Ecco, ciò è degno di nota perché dà il peso della volontà di di fare opposizione all’avversario pentastellato in modo nuovo, abbastanza e a tal punto da coinvolgere uno come il Consigliere Massari e, sicuramente, chi lo sostiene.

Qui di seguito alcune dichiarazioni raccolte oggi:

di Leandro Papa27 Set 2016 17:09
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