Passalacqua: S. Martino si vendica, giovedì sera arriva il Galatasaray

IMG_6594Il settimo stop in campionato, secondo al PalaMinardi, viene da lontano e ha molti padri : stanchezza, un serio infortunio del quale si vedrà in settimana l’entità (non sarebbe male un’offerta votiva alla dea degli infortuni, l’avremo offesa senza saperlo) e tanti errori evitabili, soprattutto nei tiri liberi (in totale 9 su 20). Già costretto a rinunciare al capitano Lia Valerio, per una brutta botta allo zigomo (magari sarebbero meglio due offerte, chiedendo alla dea di “occuparsi” anche degli allenamenti) ed a rischiare Beba Bagnara al rientro (positivo) dopo un’assenza lunghissima, Gianni Lambruschi ha dovuto limitare al minimo le indispensabili rotazioni: quindi stanchezza aggiuntiva per atlete sfiancate da impegni duri e ravvicinatissimi che non danno tempo per rifiatare, con inevitabile calo della lucidità (vedi tiri liberi sbagliati). Purtroppo, la mamma della sconfitta ha “concesso i suoi favori” anche ad altri padri: il nervosismo (letale nei momenti decisivi), il carico dei falli personali (troppi da qualche tempo), il solito pizzico di sfortuna. E se vogliamo, sebbene non sia certo una giustificazione, anche un’incontenibile Jelena Ivezic, ex mortifera con 22 punti di score (ma li ha mai fatti quando era in biancoverde?). Peccato, perché le aquile erano riuscite a metabolizzare l’uscita di Laura Spreafico, che aveva appena iniziato la sua solita striscia di bombe da tre, stringendo i denti e dimostrando di essere una squadra vera, che sbaglia, va sotto ma si riprende e prima di arrendersi manda in tilt le ghiandole sudorifere per overdose di produzione. Detto dei “padri”, resta comunque anche il resto della famiglia, cioè i problemi da affrontare e risolvere: i momenti di buio (quasi palpabili i cambi di atmosfera), i troppi break subiti, alcuni canestri che proprio non andrebbero sbagliati, forse anche l’impiego o no di Laura Nicholls. Anche se, ne siamo convinti, il problema principe è la fatica, che abbassa la condizione: e di sicuro, con Lia Valerio da “mascherare” per proteggerla se si vuole rischiarla e Laura Spreafico che “speriamo bene”, già soltanto giovedì (ore 20,30) non ci voleva proprio una panzerdivision come Galatasaray. Lo squadrone di Istanbul, costola della maggiore società sportiva turca, vanta un roster da favola con una torre da 205 cm ed è guidata da una leggenda come Marina Maljkovic (serba, scudetti in mezza Europa, vincitrice degli Europei 2015 e bronzo a Rio). Ma la palla è rotonda anche nel basket per cui, parafrasando Vujadin Boskov (un altro serbo che allenava squadre di calcio, ma il discorso non cambia) “partita finisce quando sirena suona”. Martedì e mercoledì, dalle 18 alle 20, al PalaMinardi segreteria aperta per ritirare i biglietti a 5 euro, riservati ad abbonati a pagamento e omaggio. P.S. ovviamente domenica è di nuovo campionato, con la trasferta a Torino. Foto Alessio Mauro
Passalacqua

di Lina Giarratana06 Feb 2017 11:02
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