Parco di Serra San Bartolo: la lenta agonia di un “bene comune”.

La settimana scorsa, a seguito di numerose segnalazioni ricevute nelle ultime settimane da cittadini vittoriesi, la nostra Associazione di Protezione Ambientale Fare Verde Vittoria, effettuava un sopralluogo presso il “cuore “del Parco Extraurbano di Serra San Bartolo, riscontrando una oggettiva situazione di desolazione.
Con enorme tristezza, abbiamo avuto la sensazione di un sostanziale abbandono, eccezion fatta per la presenza di un “guardiano”che con la familglia abita presso la struttura principale del parco.
E’ da anni che tentiamo di salvaguardare questo prezioso bene comune ad alta vocazione ambientale denunciandone il degrado ed i continui furti.
La scorsa Amministrazione Comunale dopo un travagliato percorso, finalmente formalizzava un bando di gestione e con criteri per noi alquanto discutibili, il 3 Luglio 2015 affidava il Parco alla Cooperativa Antares con sede a Modica che aveva presentato un progetto di recupero , riqualificazione e valorizzazione del sito , supportato da una serie di attività sociali , a beneficio di soggetti diversamente abili nonchè dell’intero comprensorio. A distanza di oltre un anno dall’affidamento , non si hanno riscontri di attività di alun genere; un cartello di divieto d’accesso inibisce la pubblica fruibilità, le porte del “Museo della Civiltà contadina sono sbarrate e la bambinopoli è deserta. Non si ha riscontro di alcuna opera di valorizzazione , addirittura ultimamente da casa Tumino, uno degli edifici del sito, sono state asportate le pavimentazioni in pece di tutti i locali. Un bene di proprietà del Comune, dunque dei cittadini vittoriesi che gestito in questo modo, rischia di essere definitivamente perso. Su questa vicenda particolare, in passato, si sono espresse diverse sensibilità politiche oggi designate a tutelare i siti di interesse pubblico.
Noi, come cittadini ed ecologisti riteniamo ancora adesso, che quel meraviglioso polmone verde dalle grandi potenzialità, meriti di essere ripensato attraverso una seria progettualità, come ad un luogo che ritorni a vivere realmente. Sogniamo quel carrubeto tra orti comuni e didattici, futuri “Asili nel bosco”, laboratori di educazione ambientale, certamente anche e assieme a persone più sfortunate di noi. Ci auguriamo per la città di Vittoria, che in discontinuità con il passato, l’attuale Amministrazione sappia cogliere le nostre osservazioni dettate unicamente dall’amore per i nostri “beni comuni”.

di Redazione15 Ott 2016 17:10
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