Palazzo in via Berlinguer. Casa per anziani, sede della municipale o cos'altro? La proposta di Youpolis

Nessun problema per differenti scelte dettate da doverose necessità, e nessuna contrapposizione alle scelte comunali: il progetto che i giovani di Youpolis hanno presentato il 12 Ottobre al seminario regionale sulle politiche giovanili davanti a 60 amministratori siciliani e 40 giovani, a Ragusa può essere destinato altrove. Alla luce della scelta del Comune di Ragusa di destinare il palazzo sito in Via Berlinguer alla nuova sede della Polizia Municipale, i membri dell’associazione politico-culturale Youpolis di Ragusa, ritenendo la loro idea importante e comunque fattibile, non ostano a che si possa pensare ad un’altra opportunità di locazione. L’idea di usare quel palazzo nasceva nei giorni di Festiwall, quando la struttura era aperta per le mostre e gli eventi esterni. Erano i giorni in cui i membri di Youpolis stavano redigendo il progetto per il seminario regionale, durante il quale sarebbero state presentate le migliori proposte dei giovani per le politiche del proprio comune. Una occasione in cui, vedendolo al suo interno, si è arrivati alla conclusione che la predetta struttura poteva essere davvero perfetta per l’idea youpolica: essa, o per lo meno metà della stessa, si prestava bene all’idea pensata e che sarebbe stata discussa al seminario regionale il 12 ottobre: destinarla ad una “struttura cittadina di co-working”
In che cosa consisteva il progetto ideato dall’Associazione? Dare vita ad una realtà cittadina di riferimento per ospitare la nascita, la formazione e lo sviluppo di imprese giovanili, con locali da adibire a direzione, produzione, ricevimento di clienti, incontri formativi (per un periodo di due anni), parallelamente alla creazione di una rete regionale per fare interagire giovani professionisti e imprenditori che hanno avviato la loro attività con diverse finalità (scambio di esperienze; incontri di formazione e confronto; “circolo virtuoso” di forniture aziendali).
Creare una struttura cittadina a cui accedere per merito e originalità/realizzabilità dell’idea permetterebbe ai giovani che iniziano la loro attività imprenditoriale di essere accompagnati per due anni sotto diversi aspetti: Formazione (dare una mano ai beneficiari nella creazione/ottimizzazione di un’idea vincente e che possa avere giusti riscontri sul mercato), Visibilità (dare la possibilità ai propri potenziali clienti di essere ricevuti in una struttura accogliente e di qualità), Economicità (abbattere per i beneficiari numerosi costi per i primi due anni: locali, utenze, etc.) Benessere (lavorare in un ambiente dinamico e stimolante, in un luogo dove ci sono anche altri giovani con cui trascorrere giornate insieme), Un “nuovo indotto” (ritrovandosi in una struttura dove le altre imprese possono avere bisogno di lui, riuscendo a creare un “circolo virtuoso di forniture”)
Il progetto, come detto, è stato presentato in plenaria al seminario regionale, presso l’Hotel Athenèè Palace di Campofelice di Roccella, da Matteo Bracchitta, Michael Cabibbo, Sarah La Rocca ed Ismael Scribano, ed è stato non solo apprezzato, ma anche discusso da numerosi giovani amministratori.
Che fare, allora? “Avevamo già detto espressamente”, spiegano i ragazzi di Youpolis, “all’interno dell’articolo pubblicato sul nostro sito web e fatto circolare in rete, che qualora fosse stato ritenuto destinare la struttura ad una delle due ipotesi precedentemente pensate, non ci saremmo fatti alcun problema; nulla vieta, quindi, che un altro immobile possa essere destinato a questo scopo.” In passato si era parlato della Vecchia Cancelleria, su cui si era pronunciato il Consiglio e proprio Comune e Youpolis avevano presentato una idea, verso un terzo ente nell’ambito di un progetto nazionale. “Potremmo ripensare alla Vecchia Cancelleria o verificare se qualche altro immobile comunale potesse andare bene, e perché no, se non ci sono particolari problemi, pensare proprio a quei locali di Via Mario Spadola che verrebbero lasciati liberi dalla Polizia Municipale”.
“Davanti alla crisi e al fatto che molti giovani amano questa città e qui vogliono restare” spiega Simone Digrandi, Presidente dell’Associazione, “accompagnarli nello sviluppare un’idea di impresa che sappia sfruttare le proprie passioni e le potenzialità del territorio (ce ne sono tanti di ragazzi che hanno fatto questa scelta) permetterebbe loro, finalmente, di intravedere una via per progettare il proprio futuro. Rimaniamo a disposizione, seguendo il giusto iter progettuale, a portare avanti questa idea qualora sia ritenuta utile ed importante”

di Redazione02 Nov 2016 16:11
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