Non sappiamo differenziare e manca la comunicazione

Il primo Ecoforum sui rifiuti e sull’economia circolare di Legambiente se da una parte ha certificato che la raccolta differenziata in provincia di Ragusa è triplicata in soli due anni, era al 16,65% nel 2016 è al 48,23 nel dato mensile di ottobre 2018, dall’altra evidenzia che la qualità dei rifiuti differenziati è scarsa se non pessima. Se, come evidenziato dal dirigente della SRR nella sua relazione, gli scarti della  frazione organica conferiti all’impianto di compostaggio di Ragusa si aggirano in media sul 30% ( sedie e cassette di plastica, poltroncine di alluminio, marmitte di automobili, vetro e tanta plastica ) a fronte di una percentuale massima consentita in ingresso del 5% i comuni , e quindi i cittadini, dovranno pagare di più per i costi di conferimento. Inoltre il compost che si produrrà in queste condizioni nell’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani, che dovrebbe avere come destinazione i suoli agricoli della provincia poveri di sostanza organica, avrà difficoltà ad essere collocato nelle aziende agricole dovendo rispettare un livello di plastica al disotto dello 0,25% ad oggi assolutamente irrangiugibile.  Permanendo le attuali condizioni il compost  rimarrà stoccato in impianto fino a che si potrà, poi dovrà essere conferito in discarica o in altri impianti con nuovi costi per i comuni e per i cittadini. Una follia . Ciò perché la comunicazione ai cittadini su come fare la raccolta differenziata è scarsa in tanti comuni, se non quasi nulla in altri. Spicca il caso di Ragusa dove dei 400.000 € previsti il primo anno per la comunicazione sono stati spesi pochi spiccioli e i cittadini non sanno come differenziare l’umido. Ma non è l’unico caso. I cittadini pretendono di essere informati come  dimostrato dal rapporto di Cittadinanzattiva che, tra i motivi che spingerebbero le famiglie a differenziare di più i rifiuti, indicano al primo posto una “maggiore informazione su come separarli”, indicata nel 91% dei casi. A ciò si aggiungono le gare fatte male come a Comiso, ma non solo,  dove non è previsto che il conferimento dell’umido domestico avvenga utilizzando sacchetti biodegradabili forniti dal comune. Infine, ma non per importanza , è emersa la cattiva abitudine di alcuni comuni di non pagare il conferimento negli impianti o di farlo con molto ritardo, con la giustificazione che è l’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani è pubblico. Con questi comportamenti si rischia un nuovo caso Bramini, il gestore delle discariche ICOM di Vittoria e Scicli fatto fallire dai comportamenti innanzitutto dei comuni di Vittoria e Modica, ma anche da altre amministrazioni pubbliche della provincia.

di Redazione04 Dic 2018 09:12
Pubblicità