No voucher #con2Sì. Anche Ragusa si mobilita per il referendum

Banchetti coloratissimi per la prima “Giornata nazionale” promossa dalla Cgil, con lo slogan ”Libera il lavoro #Con 2 Sì, Tutta un’altra Italia” a sostegno dei due referendum proposti dal sindacato, sono stati organizzati e predisposti anche nel territorio ibleo.
Iniziative con volantinaggio si sono tenute a Ragusa ( dove erano presenti Valeria Firrincieli, segretaria confederale, Franco Renna segretario organizzativo, ​​Franco Cascone Segretario generale della Fillea e Gaetano Martello responsabile Sunia), a Comiso (con Mario Vivera della segreteria Regionale SPI), a Modica (presenti Salvatore Terranova, segretario confederale, Francesco Maltese Segretario generale della Fiom, Francesco Pisana della segreteria Filcams e Graziana Stracquadanio Segreteria regionale Fillea), a Pozzallo (presenti Nicola Colombo Responsabile camera del lavoro, Aldo Mattisi Segretario Prov.le Funzione Pubblica) e infine a Scicli con Antonio Modica responsabile della locale camera del lavoro.
La Cgil di Ragusa si è dunque mobilitata per sensibilizzare e per confrontarsi con la pubblica opinione sulla necessità di votare sì ai due quesiti referendari che propongono di abrogare le norme sul voucher e quelle per la responsabilità solidale in materia di appalti.
Le iniziative, che si sono svolte in contemporanea in tutta Italia, sono utili per sollecitare il Governo a definire al più presto la data dei referendum e il Parlamento a discutere la legge di iniziativa popolare sulla “Carta dei diritti universali del lavoro”.
La vittoria del sì sarà decisiva e importante per un cambiamento della precaria situazione occupazionale, soprattutto giovanile, nel Paese dove necessitano nuove politiche economiche e sociali, più giuste e inclusive.
Si è registrato anche un momento festoso quando alle 12.00 si sono alzati in cielo migliaia di palloncini con gli slogan dei due referendum popolari per il lavoro. Un gesto simbolico per sottolineare l’impegno della Cgil nella battaglia per liberare il lavoro.
Il primo quesito, l’abrogazione dei voucher è uno strumento “malato” che andrebbe “azzerato” a favore di una riforma per una contrattualizzazione pulita e esplicita che regolamenti il lavoro occasionale.
Il secondo per la “responsabilità sociale negli appalti” riguarda milioni di lavoratori del nostro Paese e non è un fenomeno marginale come si va sostenendo.

di Redazione13 Feb 2017 12:02
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