Musumeci vuol far morire gli aeroporti di Comiso e Trapani ?

Ogni festività, estiva o invernale,  ripropone ai siciliani l’annoso ed enorme problema del costo dei biglietti aerei.  Ora se ne accorto anche il presidente Musumeci che nonostante le sollecitazioni del passato, e quindi il disinteresse del governo regionale, si è lamentato che il prezzo dei viaggi aerei dalla capitale alla Sicilia  arrivano a costare quanto “un mezzo stipendio di un impiegato e di un operario”.  Purtroppo la questione diventa d’interesse generale quando appunto per Natale o Pasqua quando qualche deputato spende 500 euro per tornare a casa ed ecco che ci si muove. L’on Cancellieri prendendo spunto dalla suddetta lamentela ha dichiarato:  Siamo contenti che Musumeci sia tornato sulla terra e se ne sia finalmente accorto, chissà che non si svegli dal letargo e si adoperi per far partire la continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, di cui finora si è completamente e vergognosamente disinteressato, nonostante le reiterate sollecitazioni che gli sono arrivate dal ministero dei Trasporti”.  “Onestamente – afferma Cancelleri – non so se arrabbiarmi o ridere per questa incredibile affermazione. Musumeci dice che c’è un dossier aperto col ministero per la continuità territoriale, ma omette di dire che finora, per quanto riguarda quella con gli aeroporti di Trapani e Comiso, la Regione ha clamorosamente dormito.  Ormai non si contano più le sollecitazioni arrivate da Roma per fare partire l’operazione e i viaggi nella capitale degli emissari di Musumeci finiti con un nulla di fatto perché questi si sono presentati al ministero con documentazione carente o mancante”.   “È paradossale – continua Cancelleri – che sia il governo Conte a pressare, quando dovrebbe essere esattamente il contrario, visto che sarebbero la Sicilia e i siciliani a trarne grossi benefici in termine di prezzi dei voli calmierati”.   Eppure i soldi per fare partire l’operazione ci sono. Sul piatto della continuità territoriale con i due aeroporti ci sono infatti  31 milioni di fondi  nazionali e 15 milioni di fondi regionali.  “Ma – continua Cancelleri – da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali non è cambiato nulla. Ci sono stati solo incontri a vuoto, sollecitazioni statali  e documentazione non inviata”. “Speriamo – conclude Cancelleri – che, ora che Musumeci ha constatato di persona quello che i siciliani dicono da sempre, cambi qualcosa e che qualcosa finalmente si muova alla Regione. A meno che il vero obiettivo di Musumeci non sia quello di fare morire i due aeroporti”.

di Direttore28 Dic 2018 18:12
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