Mensa scolastica a Ragusa, le critiche del Lab 2.0

“E’ bastato il primo giorno di svolgimento del nuovo servizio mensa scolastica per far andare su tutte le furie tanti genitori, una rabbia che non si può biasimare”. E’ il commento che arriva dal direttivo del Laboratorio politico 2.0 in merito all’avvio del servizio di refezione scolastica.
“Pasti arrivati in ritardo, in alcuni casi freddi, bambini affamati, tempo in più da attendere perché i piccoli finissero di mangiare. Una serie di disservizi – raccontano – che potrebbero spingere i genitori a quello che alcuni organi di stampa hanno definito ‘sciopero della refezione’. Questo perché si potrebbe essere disposti a dei disagi in più pur di avere la certezza che i propri figli mangino in orario e bene”.
“Temiamo – dicono dal Lab 2.0 – che l’anomalo ribasso del 30% presentato dalla ditta aggiudicataria del servizio possa essere alla base di questi inconvenienti o generarne altri ancora più spiacevoli. Nell’equilibrio tra obblighi contrattuali e l’utile che un’azienda deve giustamente ricercare per il proprio lavoro, un tale ribasso potrebbe spingere a sacrificare la qualità del servizio a vantaggio dei guadagni, ma in danno ai bambini. Né depone a favore della ditta l’essere piuttosto ‘chiacchierata’. Già qualcun altro ha ricordato che si tratta della stessa azienda affidataria del servizio nell’aprile 2014 quando a un bambino venne servita un piatto di minestra con una chiave inglese dentro. Un incedente deplorevole che però, ai tempi, non ha destato la preoccupazione dell’Amministrazione comunale la quale, come se nulla fosse ha continuato a prorogare il servizio. Ciò nonostante la battaglia del nostro portavoce in Consiglio comunale, Sonia Migliore, che aveva chiesto la revoca dell’affidamento e proposto soluzioni alternative. A distanza di qualche anno, invece, siamo tornati a temere cosa accade nelle mense per i più piccoli?”.
“Adesso, dopo questo primo giorno non proprio entusiasmante cosa intende fare il Comune? – chiedono – Ci piacerebbe sapere che saranno aumentati i controlli, soprattutto sulla qualità dei cibi, e che verranno prese delle contromisure. Su un piano puramente tecnico pare che l’ente di Palazzo dell’Aquila abbia agito correttamente, con la scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa, anche se sappiamo da notizie di stampa che una delle altre ditte ha espresso delle perplessità. E’ dovere del sindaco e dell’assessore competente – concludono – dare le dovute spiegazioni e prendere eventuali provvedimenti”.

di Redazione09 Gen 2018 17:01
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