Voli low cost: con i bagagli più cari ci rimette il territorio!

Le low cost sono la croce e la delizia del trasporto aereo. Se da una parte, è vero, ti fanno volare in lungo ed in largo a prezzi spesso bassissimi. (Ieri ho visto un Berlino Catania per sabato prossimo a 19.99 ) dall’altra parte hanno drogato il settore e messo in difficoltà le compagnie di bandiera che pure hanno le loro colpe . I territori, vedi Ragusa con Comiso, vorrebbero essere inondati di voli a 20 euro convinti che questo fa crescere il turismo. E’ vero ma solo in piccolissima parte. Venti euro a volo senza bagaglio serve a pochi perchè il vero turista, quello che poi spende in hotel e ristoranti non viaggia così leggero e quindi dovremmo batterci per avere voli con tariffe certe e stabili per una intera stagione in modo da favorire proprio il turista al quale si possono offrire pacchetti di servizi senza preoccuparsi del costo del volo.  Dovrebbe intervenire l’autorità competente. Ricordo che in Catalogna, qualche tempo fa, le compagnie che atterravano in quella regione spagnola offrivano, come incentivo, la possibilità di portarsi dietro un bagaglio in più invitando quindi il passeggero ad acquistare prodotti o souvenir. Ma la nostra Regione è assolutamente fuori gioco e proprio in campo turistico sembra “arrestata” . Non si sente parlare di turismo ormai da un anno e dire che Musumeci ai tempi della AAPIT di Catania era particolarmente attivo.  Ora è venuta fuori l’ultima boutade del bagaglio a mano a pagamento che appunto peggiora le cose. A fare più rumore, ovviamente, è stato l’annuncio di Ryanair: la revisione della policy bagagli da parte della low cost, oltre ad essere discussa e commentata, non è stata priva di strascichi. Ma il vettore irlandese non è stato l’unico a rivedere le regole sulle valigie da trasportare: recentemente, anche United ha modificato le tariffe. E, stando a quello che riporta la stampa di settore straniera, anche altri vettori oltreoceano stanno
ritoccando il costo dei bagagli per i clienti finali. Secondo gli analisti, l’elenco sarebbe destinato ad allungarsi .I motivi di una scelta : Si potrebbe dire che la colpa è di internet. Ma sarebbe solo una mezza verità, perché le cause, secondo quanto affermano gli analisti, sarebbero anche da ricercare nel costo del carburante.
Meglio ancora: le ragioni dell’aumento delle tariffe bagagli sono entrambe. Da un lato l’aumento del prezzo del fuel, dall’altro le regole sempre più spietate dell’ecommerce e dei comparatori dei prezzi.
Per comprendere come la miscela esplosiva dei due fattori vada a ripercuotersi proprio sulle valigie dei viaggiatori è necessario partire dal primo elemento, ovvero il fenomeno che condizionerà gran parte delle scelte dell’aviazione nei prossimi mesi: il rialzo del prezzo del fuel.
Negli ultimi tempi, il trasporto aereo aveva goduto di condizioni eccezionali per quanto riguarda il prezzo del carburante. Un costo ‘popolare’ del fuel aveva consentito ai vettori di proporre tariffe più aggressive e lavorare con una marginalità interessante. Ma tutto questo sta per finire: il petrolio ha invertito la marcia e il
barile è tornato a crescere. E con esso il costo del carburante.
A questo punto, per le compagnie aeree la scelta è obbligata: come ogni imprenditore (piccolo o grande che sia) sa, se aumentano i costi è necessario incrementare i ricavi. Il che, per le compagnie aeree, si dovrebbe tradurre in un aumento degli introiti per passeggero.
Il ruolo del web Aumentare le tariffe, però, potrebbe non essere una buona idea per i vettori. Oggi come oggi, molto spesso il passeggero compra innanzitutto un prezzo (e solo in seconda battuta un servizio): il cliente vuole arrivare a destinazione e lo vuole fare al minor costo possibile.
Sovente, dunque, i vettori si sono trovati a dover vendere innanzitutto una tariffa: la stessa che viene visualizzata dal cliente sui risultati dei metamotori. O che viene sottoposta dal viaggiatore stesso a una serie
di confronti sui vari siti di Ota e compagnie aeree.
Aumentare la cifra visualizzata dal cliente sul computer o sullo smartphone nel momento in cui deve decidere se effettuare l’acquisto o meno darebbe alle compagnie uno svantaggio enorme rispetto ai competitor.
E qui entrano in gioco i bagagli. Quasi tutti gli ospiti dell’aereo viaggiano con una valigia. Difficile immaginare passeggeri che intraprendono un viaggio all’estero muniti solo di zainetto. Il bagaglio, tranne rari casi, non è una scelta ma una necessità che accompagna il viaggio. Agire sul costo del trasporto delle valigie consente
alla compagnia aerea di aumentare gli introiti senza andare a modificare il prezzo visualizzato dal cliente al momento del confronto e della scelta.
Secondo gli esperti, soprattutto all’estero, sono diverse le compagnie pronte a mettere mano alla policy bagagli. Anche perché il caro carburante non sarà l’unico costo a salire: i vettori stanno anche facendo i conti con la forza contrattuale dei piloti, sempre più richiesti in un mercato in forte espansione come quello dell’aviazione.

di Direttore19 Set 2018 09:09
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