Lettera aperta di Sonia Migliore ai vertici dell’Udc in difesa dell’università di Ragusa

Lettera Aperta

Al Presidente Nazionale UDC On. Gianpiero D’Alia

Al Segretario Regionale UDC On. Gianluca Miccichè

All’ Assessore Regionale UDC On. Giovanni Pistorio

Al Deputato Regionale UDC On. Orazio Ragusa

Spettabili Organi di Stampa

Cari Amici e Autorevoli esponenti del Governo Regionale,
mi rivolgo a Voi, nella qualità di esponente politico e istituzionale della Comunità Iblea nonché di componente della Segreteria Regionale dell’UDC con delega agli Enti Locali, carica che ritengo essere di grande responsabilità e prestigio e che intendo riporre al beneficio del mio territorio.
Ed è proprio per il grande legame che sento nei confronti dello stesso, non posso esimermi dal sottoporVi la travagliata e complessa questione dell’Università Iblea, che da sempre ho difeso e tutelato direttamente e senza lesinare su fatica, impegno e abnegazione.
Mi riferisco, dunque, alle sorti della stessa e del suo imprescindibile Consorzio.

Com’è a Voi noto, il comma 2, lettera f), dell’art. 27 della Legge Regionale del 04.08.2015 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 32 del 07.08.2015) così recita:

f) “sostegno e sviluppo dei Consorzi Universitari presenti nel territorio… già sostenuti dalle ex Province Regionali. I Liberi Consorzi Comunali mantengono la stabile partecipazione, in qualità di soci nei Consorzi Universitari già partecipati dalle ex Province Regionali alla data di entrata in vigore della presente Legge, nei limiti delle previsioni statutarie dei medesimi Consorzi Universitari”.

Fin qui, opera meritoria del Governo.
Ma come ben sapete, la ex Provincia di Ragusa, già socio fondatore del Consorzio, con la reggenza dell’ ex Commissario straordinario Dott.ssa Floreno, deliberò (delib. n.9/28.04.2014) il RECESSO dalla partecipazione al Consorzio stesso, provocando grande sconcerto e viva protesta nella mia comunità.
Le cose non cambiarono con l’attuale Commissario, appena riconfermato, il Dott. Cartabellotta, nonostante le innumerevoli pressioni del territorio, nonché politiche, e nonostante lo stesso si fosse
pubblicamente impegnato a effettuare la REVOCA di quel recesso.

Tutto ciò determina la situazione drammatica e paradossale secondo cui, mentre i Consorzi di Trapani (vittima dello stesso iter, ma poi salvato in extremis), Agrigento, Caltanissetta e Siracusa potranno continuare a esistere ed essere sostenuti “per legge” dalle ex Province, il Consorzio Universitario di Ragusa, UNICO fra i 5 Consorzi siciliani, stante tale situazione, sarà destinato ad un lento ma inevitabile declino, che metterà fine alle speranze dei tantissimi studenti e delle loro famiglie, dei 30 lavoratori che vi operano, nonché al declino socio-culturale ed economico della collettività Iblea.

Capirete che è inaccettabile per un territorio che ha fortemente voluto l’Università a Ragusa, spendendo e investendo ingenti risorse umane, politiche ed economiche, e per me stessa, pensare al ruolo determinante, e in questo caso devastante, che ha avuto questo Governo Regionale nell’aver consentito non solo che si determinasse una così grave disparità di trattamento, ma anche una così evidente e grossolana “discrasia normativa”, che mette fuori gioco un solo Consorzio Universitario: quello dei Ragusani, che ha già subìto ingiustizie inammissibili, come quella in cui si è visto escluso dai consistenti contributi finanziari regionali, riservati nella legge finanziaria solo al Consorzi di Trapani e Agrigento.

Né tanto meno è immaginabile legare l’esistenza del Consorzio, alla sola volontà politico-amministrativa del Comune di Ragusa, oggi governato dal M5S, che, solo per una logica partitica e politica, tanto ne avrebbe da trarre se trovasse ulteriore terreno fertile nell’imputare al Governo Crocetta la responsabilità politica della chiusura del Consorzio.

Già costituisce fatto aggravante ed incomprensibile non aver impedito alla ex Provincia, per mano dei suoi Commissari, di effettuare il RECESSO, né poi di aver “imposto” la deliberazione di REVOCA, visti anche, per esempio, i rapporti che l’ UDC ha intrattenuto con il Dott. Cartabellotta, già Assessore Regionale in capo al Partito.
Senza contare il grande rammarico che provo, e che provano i ragusani, nell’aver preso atto che ai Parlamentari Iblei possa essere sfuggito un articolo di legge che, nei fatti, diventa “ad escludendum”.

La SOLUZIONE non può che essere una: portare in Aula una MODIFICA della lettera f), comma 2, dell’art. 27 della Legge sui Liberi Consorzi , riportandone la dicitura, ma inserendo “alla data del 31.12.2013” e non “ all’entrata in vigore della presente legge”, con conseguente reperimento dei fondi necessari.

Una modifica, questa, indispensabile per il territorio Ibleo e che io chiedo fortemente a nome della mia Comunità e la CHIEDO a Voi amici, nonché illustri rappresentanti di Partito, con in testa l’Assessore Pistorio che è, appunto, rappresentante di Governo con delega agli Enti Locali.

L’occasione mi è propizia per chiedere, ufficialmente, un immediato incontro con l’Assessore Pistorio, l’On. Ragusa e il Commissario Cartabellotta che, spero, non tarderà ad arrivare.

di Redazione11 Set 2015 14:09
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