L’aeroporto Pio La Torre è tra gli scali di interesse nazionale

La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni ha dato, ieri, 19 febbraio, l’intesa sul piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.

Adesso, ma è solo una questione di iter burocratico, si attende il parere delle competenti Commissioni parlamentari e la deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l’aveva già approvato preliminarmente nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verrà sottoposto alla firma del presidente della Repubblica.

“L’Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze. Il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo: 1) Nord-Ovest, 2) Nord-Est, 3) Centro-Nord, 4) Centro Italia, 5) Campania 6) Mediterraneo-Adriatico, 7) Calabria, 8) Sicilia Occidentale 9) Sicilia Orientale, 10) Sardegna”, dichiara il ministro Lupi.

Inoltre, il piano individua anche i 25 scali di interesse nazionale, tra i quali figura quello di Comiso.
“A due condizioni la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza – precisa il ministro – la dimostrazione, tramite un piano industriale, corredato da un piano economico-finanziario, che l’aeroporto è in grado di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio”. La mancanza di queste condizioni, conclude il ministero determinerà l’uscita dello scalo dall’elenco degli aeroporti di interesse nazionale.

di Redazione20 Feb 2015 19:02
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