La Ragusa-Mare è troppo pericolosa. Marino (Insieme): “Il Comune deve sollecitare la Provincia”

“Due incidenti gravi in appena 24 ore, e per di più entrambi occorsi ad altrettanti centauri, possono bastare. Ogni anno è la solita solfa. Ma non si muove un dito per mettere in sicurezza un’arteria stradale, la Ragusa mare, che, giocoforza, durante il periodo estivo, vede aumentare in maniera notevole il transito veicolare e, in assenza di adeguati canoni di sicurezza, vede crescere proporzionalmente le situazioni di pericolosità”. E’ il senso dell’allarme che arriva dalla consigliera comunale Elisa Marino che, a nome del gruppo Insieme, pone al centro dell’attenzione la sempre presente problematica di una realtà della viabilità iblea dove il numero dei sinistri stradali stenta ad essere contenuto. “Anzi, se possibile, come purtroppo abbiamo avuto modo di notare – continua – si registrano dei picchi che non lasciano ben sperare. Il problema, secondo noi, è sempre lo stesso. Quello, cioè, della mancata adozione di sistemi di sicurezza che consentano alle auto e alle moto di procedere con relativa tranquillità fermo restando che alla base ci vuole, comunque, la necessaria prudenza da parte di chi guida. Ciò nondimeno non possiamo fare a meno di sottolineare che la presenza di numerosi accessi laterali, le non perfette condizioni del manto stradale e altre anomalie simili sono delle pesanti concause che originano gli incidenti stradali in questione. Ecco perché il Comune di Ragusa può fare valere la propria autorevolezza nei confronti del Libero consorzio comunale, ex Provincia regionale, e richiedere che si faccia il possibile, pur in tempi di ristrettezza economica come quelli attuali, per assicurare la necessaria sicurezza alla strada in questione. Abbiamo già avuto modo di appurare come, in casi simili, l’adozione di misure specifiche o, meglio ancora, la concretizzazione di importanti opere infrastrutturali (su tutti valga l’esempio del prolungamento di viale delle Americhe all’uscita di Ragusa verso la superstrada per Catania) abbiano consentito di diminuire se non completamente abbattere il numero degli incidenti stradali. Quante vite dovremo ancora piangere prima che ci si accorga che tutta una serie di rimedi si sarebbero potuti adottare? Questa, secondo noi, è la priorità delle priorità dal punto di vista politico. Prima la sicurezza per salvare vite umane, poi tutto il resto”.

di Redazione17 Lug 2017 13:07
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